“Abbiamo appena inviato all’amministrazione Borelli una richiesta scritta di convocazione, per decidere insieme il da farsi, basta chiacchiere, servono fatti concreti”. Queste le parole diramate in una nota stampa congiunta dell’Associazione Salute Ambiente Albano – Cancelliera e del omitato Uniti per la Salvaguardia del territorio.
“Il pomeriggio del 22 dicembre il sindaco di Albano Massimiliano Borelli e l’assessore ai Rifiuti Maurizio Sementilli hanno convocato con urgenza l’associazione Salute Ambiente, il comitato UST-Uniti per la Salvaguardia del Territorio e il comitato No Inc, alla presenza della comandante della Polizia Locale, Maria Luisa De Marco.
Alla fine del faccia a faccia il sindaco ha accettato di pubblicare un comunicato congiunto con l’Associazione Salute Ambiente Albano e il Comitato UST (che siamo sicuri non rinnegherà!) che recitava: “il comune di Albano non esclude più di essere costretto, laddove la proroga venga confermata, a sottoscrivere una ordinanza di chiusura urgente della discarica, sula base dell’inquinamento riscontrato da Arpa Lazio nelle falde acquifere negli ultimi mesi. Istituzioni e cittadini sono pronti a reiterare all’Ufficio Rifiuti Lazio la richiesta di revoca in autotutela delle vecchie autorizzazioni classe 2009 mai revisionate e aggiornate, ma su cui si fonda la riapertura del VII invaso”.
“Quanto ci siamo detti e quanto abbiamo scritto – dichiarano l’associazione Salute Ambiente ed il Comitato UST – erano solo chiacchiere da bar? Alle parole ora seguano i fatti”.