Atletico Lariano under 19 guarda al futuro

Parla mister Mirko Leoni

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L’Under 19 regionale dell’Atletico Lariano sta disputando il classico torneo di fine stagione, tra presente e futuro. Qualche elemento classe 2006 dell’attuale gruppo di mister Mirko Leoni rimarrà in organico, gli altri usciranno “per motivi anagrafici” e quindi ci sarà da ricostruire la rosa. “Abbiamo iniziato un torneo a Cecchina, giocando la prima partita coi padroni di casa, mentre sabato faremo la seconda gara col Rocca Priora – dice Leoni – Stiamo cercando di vedere all’opera i 2007 che già facevano parte della nostra Under 17 regionale che purtroppo ha perso la categoria. Assieme a tutto il gruppo di lavoro societario e al mio vice Simone Tedesco stiamo ragionando sugli elementi che serviranno per allestire la prossima Under 19 regionale. È chiaro che molto dipenderà dagli obiettivi: se si punta a fare un campionato di vertice serviranno più interventi, se si cerca una tranquilla salvezza il discorso è diverso. Inoltre le nuove regole che hanno abolito gli “under” per le prime squadre, a mio modo di vedere, creeranno un grosso “terremoto” pure nell’Under 19 e alla fine credo che si alzerà ulteriormente la qualità di questa categoria, anche se la filosofia dell’Atletico Lariano sulla valorizzazione dei giovani non cambierà”. Leoni fa un passo indietro per tirare le somme dell’annata che si è conclusa: “Abbiamo centrato la salvezza con ampio anticipo e anzi, a un certo punto del campionato, eravamo anche molto vicini alle posizioni di vetta. È venuto meno qualche ragazzo della prima squadra che era comunque impegnata per obiettivi importanti e alla fine non siamo riusciti a tenere il passo delle migliori, ma siamo comunque abbastanza contenti anche perché più di qualche elemento del nostro gruppo è entrato nel giro della Promozione e questo è sicuramente un fattore fondamentale per un gruppo Under 19”. L’allenatore sta per iniziare il quarto anno con l’Atletico Lariano: “Lo dico in ogni intervista, qui ho trovato la realtà familiare e seria che cercavo, con un forte attaccamento alla maglia e l’ambiente giusto per fare calcio”.