Aumento mensa scolastica a Ciampino “Le famiglie chiedono risposte”

Lo dichiara in una nota il gruppo politico ciampinese Diritti in Comune

0
169
comune_ciampino
Comune Ciampino

“Come già è stato accennato dopo la commissione pubblica istruzione del 3 ottobre scorso il servizio mensa erogato da ASP subirà un aumento dei costi di circa €1,00 (da alcuni centesimi per le fasce medio-basse, fino ad 1€ per le fasce ISEE più alte) arrivando ad un tetto massimo di circa €7,00 per singolo pasto che prevede solo il pranzo (primo, secondo, contorno e frutta), merende escluse. Tale aumento, giustificato dall’incremento del costo delle derrate alimentari, ma che si inserisce nella cornice dell’eterna crisi aziendale ASP, è già stato attuato dall’azienda per tutto il 2023. L’amministrazione ha garantito che fino a fine anno sarà una spesa coperta dalle casse comunali, mentre dal 2024 ci sarà la suddetta modifica delle tariffe, che comunque presenta “una particolare attenzione alle fasce più deboli”, le cui tariffe non saranno toccate.

Crediamo sia giunto il momento di fare una operazione verità su questo servizio e i suoi costi: a Marino così come a Roma la tariffa della mensa è notevolmente inferiore ed i servizi erogati sono maggiori (ad esempio viene fornita la merenda). La qualità del cibo è certamente importante nella valutazione complessiva, ma abbiamo chiesto di poter valutare voce per voce, insieme alla dirigente e all’assessore competente, tutti i costi e le spese del servizio previsti dal contratto: un’ analisi necessaria e non più rinviabile per fare trasparenza e dare risposte serie ai genitori.

Abbiamo già espresso la nostra contrarietà al fatto che cittadini residenti fuori Ciampino si ritrovino a pagare la tariffa massima, quando nel passato si era provveduto a sottoscrivere una convenzione, ad esempio con il VII Municipio, permettendo anche a tali utenti di pagare il servizio in funzione della loro fascia ISEE. Su questo abbiamo ricevuto un’apertura ma attendiamo una risposta definitiva dall’amministrazione comunale.

Sempre a proposito di fasce ISEE, ci risulta che queste siano state ridotte, per cui nella stessa fascia si trovano situazioni economiche molto differenti tra loro a pagare la stessa tariffa, perdendo il principio di progressività degli aumenti in base al reddito.

Pochi giorni fa i genitori hanno ricevuto da ASP una mail in cui si esortava le famiglie a provvedere all’acquisto anticipato dei pasti sufficiente a coprire il fabbisogno almeno del mese in corso. Questo sollecito non è stato accettato di buon grado dalle famiglie che ci hanno segnalato l’inadeguatezza della richiesta. E’ vero che a Roma si paga in anticipo ad inizio mese, ma si paga un bollettino da 80€ (praticamente il 40% in meno rispetto a Ciampino) e si paga a prescindere dalla presenza. I genitori non sono disposti a pagare in anticipo un servizio oltremodo caro e legato alla presenza a scuola del figlio.

Un ultima postilla riguarda il “Progetto Goccia” nelle scuole, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata: è passato un anno dalla sua approvazione in consiglio comunale, e già nel bilancio corrente erano state bloccate le risorse necessarie per l’acquisto degli erogatori di acqua nelle scuole. Non capiamo francamente come sia possibile che gli erogatori ancora non siano stati ancora comprati né installati. Riusciremo a vederli prima della fine della consiliatura”. Lo dichiara in una nota il gruppo politico ciampinese Diritti in Comune.?