Baldi, “Da gennaio all’Umberto I impossibile servizio interruzione di gravidanza”

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Michele Baldi, Consigliere della Regione Lazio Capogruppo Lista Civica Zingaretti
Michele Baldi, Consigliere della Regione Lazio Capogruppo Lista Civica Zingaretti
Michele Baldi, Consigliere della Regione Lazio Capogruppo Lista Civica Zingaretti
Michele Baldi, Consigliere della Regione Lazio Capogruppo Lista Civica Zingaretti

“A breve al Policlinico Umberto I sarà molto difficile esercitare il diritto di interruzione volontaria di gravidanza – a dichiararlo è Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio – Dal 1 gennaio 2015, infatti, a causa del raggiungimento dei requisiti pensionistici – spiega Baldi – terminerà il rapporto di lavoro con il Prof. Massimo Minozzi, responsabile del centro di interruzione volontaria di gravidanza e piccola chirurgia del dipartimento di scienze ginecologiche e urologiche. A causa di ciò si incrementerà una situazione di carenza, già piuttosto importante, di personale medico-sanitario operante presso la struttura e si verificherà, conseguentemente, una riduzione del numero degli interventi effettivamente realizzabili. Considerato che la Regione Lazio deve promuovere i servizi socio-sanitari relativi all’interruzione volontaria di gravidanza e che la legge, al fine di garantire la salute di chi si sottopone a tale procedura, prescrive che la procedura stessa debba essere praticata da un medico del servizio ostetrico-ginecologico presso un ospedale generale, ho presentato – continua Baldi – un’interrogazione a risposta immediata al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Si chiede, al fine di garantire l’effettiva prosecuzione del servizio di interruzione volontaria di gravidanza all’interno dell’azienda ospedaliera Umberto I, quali misure urgenti si intendano adottare. E’ fondamentale, infatti, che le aziende ospedaliere che erogano il servizio in questione, abbiano in organico personale medico-sanitario in numero sufficiente ed idoneo a garantire il concreto esercizio di quello che è un diritto fondamentale. L’interrogazione è pertanto presentata nell’ottica di continuare ad assicurare una risposta efficace alle tante richieste presentate dai cittadini alle aziende ospedaliere, coerentemente con le altre iniziative perseguite da questa Presidenza di recente”, conclude Baldi.