La sfida ora sarà replicare questa pratica di civiltà nei licei, negli istituti tecnici e nelle Università di tutto il Paese, e non solo. Nel 2020, ad esempio, su 68 atenei universitari pubblici, 32 hanno offerto la possibilità di iscriversi richiedendo il profilo alias. La prima ad introdurlo fu l’università di Torino nel 2003.
Al tempo stesso, c’è la necessità di implementare politiche attive di sostegno all’interno dell’ambiente scolastico, per tutelare e difendere la libertà di formazione e scelta degli studenti””. Lo scrive la responsabile Famiglia e Pari Opportunità di Italia Viva della Provincia di Roma Benedetta Onori