BiblioPop: cultura iraniana, politiche dei diritti, conosciamo i registi Mehrdad Hasani e Khashayar Pirelmi

Gli Organizzatori e partner di questo appuntamento sono:  Bibliopop, Cineclub Mark Film, Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC), Una Città non Basta, Associazione Senza Frontiere ONLUS, ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia sezione di Marino, ANPI Provinciale di Roma, ANPI Quadrante dei Castelli romani.

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“Il nostro arcobaleno di pace, che caratterizza il logo di Bibliopop, non è un vezzo modaiolo, ma un concreto indirizzo che l’associazione persegue da anni – commenta il presidente dell’associazione Acab/Bibliopop APS a proposito della pregevole iniziativa che sarà svolta a Bibliopop venerdì 11 ottobre -. Infatti il contenuto della Sedicesima Edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli intitolata “Creiamo una Cultura di Pace”  che si svolgerà nel mese di Novembre 2024 nell’area urbana della Città di Napoli in modalità ibrida (on line e in presenza), è proprio uno dei nostri solchi che perseguiamo, come dimostrano le innumerevoli iniziative unitarie, di associazioni e partiti e comunità palestinese circa la pragedia di quel popolo. Perciò – continua Santinelli – l’obiettivo principale del Festival 2024 che è comunicare che la Pace è anche una professione, particolarmente complessa e delicata, e quindi è opportuno incoraggiare, stimolare, promuovere il mestiere della Pace attraverso la presentazione di istituti e scuole di pace che formano gli operatori che possono operare nelle situazioni di pre e post conflitto e nelle mediazioni tra le parti in causa, è pienamente attinente alla nostra azione. Per tale motivo, come sottolinea la comunicazione di ANPI – conclude il Presidente – è totalmente rispondente al nostro sentire, ed invitiamo quindi sostenitori, soci e cittadini a partecipare a questo importante appuntamento.”. CINEMA E DIRITTI UMANI: Storie di Resistenza e Speranza.

Due registi iraniani perseguitati arrivano a Marino. Venerdì 11 ottobre 2024, ore 18:00, presso Bibliopop, Via Goffredo Mameli, Santa Maria delle Mole, Marino con

La Rete del Caffè Sospeso, impegnata dal 2021 a sostenere intellettuali perseguitati e dissidenti, ospita con grande piacere i registi iraniani Mehrdad Hasani e Khashayar Pirelmi. Questo tour italiano, ha preso il via domenica 6 ottobre da Napoli, e approderà a Marino per una serata speciale presso Bibliopop. La Rete del Caffè Sospeso, promossa dal Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è sostenuta dalla FICC Federazione Italiana dei Circoli del Cinema e dalla rete nazionale dei circoli aderenti e dalle tante associazioni in difesa dei Diritti Umani e dalla libertà di pensiero. Programma della serata: Durante l’evento saranno proiettati due cortometraggi di rilevanza sociale e politica:  “Adjustment” di Mehrdad Hasani (17 minuti, Iran) e Regia di Mehrdad Hasani (Sinossi: Shahrokh, un bambino di nove anni, si confronta con il suo villaggio e i compagni di scuola dopo aver deciso di vivere apertamente la sua nuova identità di genere. Il film tratta la tematica LGBTQ, affrontando le difficoltà di un giovane che vive il rifiuto e l’emarginazione in una società conservatrice.). Questo cortometraggio ha vinto il premio FICC nell’edizione 2023 del festival. “Freedom Morning” di Hossein (Khashayar) Pirelmi (20 minuti, Iran), Regia di Khashayar Pirelmi (Sinossi: Soraya e Amir sognano la libertà per il loro padre, prigioniero politico. Il regista usa simbolismo e favole per evocare la dura realtà vissuta dai giovani iraniani, sempre in cerca di una vita migliore.). Il contesto culturale e politico

Questa edizione speciale del festival, posticipata a ottobre a causa delle difficoltà burocratiche per l’ottenimento dei visti in Iran, rappresenta molto più che una semplice proiezione. Il cinema iraniano è ormai da un decennio uno dei protagonisti del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, e la presenza di Hasani e Pirelmi simboleggia una resistenza artistica in un Paese dove la libertà di espressione è sempre più limitata. La Rete del Caffè Sospeso ha voluto accogliere questi due artisti per permettere loro di raccontare le storie di un Paese chiave nel Medio Oriente, dove politica, religione e tradizioni si intrecciano in un contesto complesso e spesso oppressivo. Attraverso il loro cinema, Hasani e Pirelmi offrono uno spaccato di vita che interroga e fa riflettere non solo sull’Iran, ma anche sulle sfide che il mondo arabo affronta nel rapporto con l’Occidente. Durante l’evento sarà possibile interagire con i registi, discutendo dei temi trattati nelle loro opere, come la condizione delle donne, dei minori e dei prigionieri politici in Iran. Questo scambio servirà a comprendere meglio le ragioni per cui molti intellettuali iraniani sentono il bisogno di lasciare il loro Paese, portando con sé la ricchezza di una cultura millenaria. Il tour dei due registi proseguirà poi verso il nord Italia, con tappe a Trieste e Forlì, dimostrando la loro volontà di avvicinarsi sempre più a un’Europa che rappresenta per loro una nuova possibilità di espressione e libertà. Gli Organizzatori e partner di questo appuntamento sono:  Bibliopop, Cineclub Mark Film, Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC), Una Città non Basta, Associazione Senza Frontiere ONLUS, ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Marino, ANPI Provinciale di Roma, ANPI Quadrante dei Castelli romani.

14 Ottobre 2024 –

, a BiblioPop: Mehrdad Hasani e Khashayar Pirelmi con i tre cortometraggi proiettati protagonisti dell’evento riuscito per presenza di pubblico e qualità dei contenuti

 

 

Le storie alla base dei cortometraggi, proiettate venerdì 11 a Bibliopop, potrebbero essere definite come vita quotidiana della realtà di sottoproletariato delle periferie iraniane. “Questo incontro nasce in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Napoli e dalla necessità di creare uno spazio dove storie di oppressione e resistenza possano essere condivise e comprese, grazie anche all’arte di registi come Hasani e Pirelmi. – ha esplicitato nell’intervento iniziale Luciano Saltarelli, presidente di Senza Frontiere onlus – Il nostro obiettivo oggi è duplice: da un lato, mostrare il potenziale del cinema come strumento di resistenza; dall’altro, creare una rete di solidarietà e supporto che possa amplificare il messaggio di questi registi coraggiosi. La Rete del Caffè Sospeso, di cui facciamo parte, incarna perfettamente questa missione, accogliendo artisti e intellettuali perseguitati, offrendo loro visibilità e voce, non è solo un appuntamento di appassionati del cinema, ma lanciare anche un messaggio politico.”. Quindi ha poi così concluso: “Grazie a questa rete, artisti come Mehrdad e Hossein non solo riescono a raggiungere un pubblico internazionale, ma trovano anche un sostegno tangibile. L’obiettivo finale è quello di creare un osservatorio di tutela, che monitori la sicurezza di questi intellettuali e promuova la libertà di espressione a livello globale. Un ringraziamento speciale va a Mehrdad e Hossein per essere qui oggi e per condividere con noi le loro storie di lotta e speranza. Siamo certi che le loro opere lasceranno un segno profondo in ciascuno di noi.”. In precedenza, aveva accolto i partecipanti (che hanno riempito tutti i posti a sedere e con la porta della biblioteca aperta e persone ad ascoltare all’esterno) il Presidente di Bibliopop, Sergio Santinelli che in modo semplice ed efficace aveva riproposto il concetto “dove c’è cultura c’è pace, dove c’è pace c’è cultura. Questa è parte della nostra missione associativa”. Per questo omeggerà i registi con un volume “Viaggio in Iran” donato loro da Bibliopop. Annamaria Scialis per l’ANPI dopo aver ricordato che l’Iran non è una democrazia liberale (intanto che è sotto minaccia della democraticissima Israele), in segno solidale con le lotte del popolo e dei registi presenti ha donato loro i “fazzoletti partigiani”. Interventi sono stati svolti in segno di saluto e solidarietà anche dai consiglieri Barbara Cerro (M5S) e Franca Silvani (PD). Presenti varie personalità: Eugenio Pisani (Lega), presidente del consiglio comunale; Gabriele Narcisi, consigliere M5S; Schiaffini del PD; Aversa del PCI e Antonio Giglio dell’ANPI Lanuvio. Le tre storie hanno raccontato di un canarino da liberare come simbolo di libertà dall’oppressione. Liberazione agognata da bambini e concretizzatasi in età post adolescenziale. Poi una storia di un bambino che si sentiva bambina e di questa condizione subiva l’ostracismo degli altri. Ma alla fine con consapevolezza giungerà a recarsi a scuola nei suoi abiti di ragazza. Una terza storia è quella, geograficamente svotla in confine iraniano/afghano dove un ragazzo svolge il ruolo di portalettere, ed a causa di questo, porterà un pacco, che si rivelerà essere un pacco-bomba. L’importanza del legame, tra l’evento, i tre registi e la Sedicesima Edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli intitolata “Creiamo una Cultura di Pace”  è stato rappresentato dal regista napoletano che li ha accompagnati, mentre preziosa è stata l’opera di traduzione della signora Azità, cittadina di S. Maria delle Mole  (Marino). Il tour dei due registi proseguirà poi verso il nord Italia, con tappe a Trieste e Forlì, dimostrando la loro volontà di avvicinarsi sempre più a un’Europa che rappresenta per loro una nuova possibilità di espressione e libertà. Intanto per questo successo “marinese e castellano” i meriti vanno ascritti agli organizzatori e partner di questo appuntamento sono:  Bibliopop, Cineclub Mark Film, Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC), Una Città non Basta, Associazione Senza Frontiere ONLUS, ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Marino, ANPI Provinciale di Roma, ANPI Quadrante dei Castelli romani.