“Chiediamo di valutare se non ricorrano le condizioni per proclamare uno stato di emergenza abitativa, coinvolgendo l’Agenzia Regionale di Protezione Civile e l’Amministrazione Comunale di Ciampino, in iniziative e provvedimenti opportuni per far fronte ai disagi della popolazione recentemente evacuata dalla palazzina di Via S. Francesco d’Assisi e da quelle limitrofe”. E’ quanto chiesto oggi in una lettera alla Prefetta di Roma dottoressa Gerarda Pantalone dai Consiglieri Regionali Marta Bonafoni, Gino De Paolis e Giuanluca Quadrana (Lista Civica Zingaretti), Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), Paolo Ciani (Centro Solidale – Demos) e Daniele Ognibene (LeU). “Dall’inizio di dicembre – spiega la Consigliera Bonafoni – 74 nuclei familiari stanno vivendo una condizione di estremo disagio, a seguito di due ordinanze comunali d’interdizione all’utilizzo delle proprie abitazioni e della constatazione da parte dei vigili del fuoco di un cedimento strutturale riscontrato in una palazzina di civile abitazione. Parliamo di nuclei, in alcuni casi, con presenza di disabili e minori a carico, a basso reddito o che vivono situazioni di prolungata disoccupazione, costretti a vivere lontano da casa e a far fronte alle spese alloggiative alternative. A totale loro carico – dice ancora Bonafoni – gravano poi le spese immediate per le opere di messa in sicurezza dell’immobile, che ammonterebbero a circa 130mila euro, oltre a quelle del consolidamento strutturale, ancora da quantificare, necessarie a rimuovere le cause di dissesto riscontrate, in corso d’indagine. Si annunciano tempi lunghi ed incerti per la soluzione della vicenda, con situazioni di grave disagio e tensione sociale destinate a crescere, cui le istituzioni e gli enti pubblici devono in qualche modo farsi carico”. Lo dichiara in una nota Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti alla Regione Lazio.
Bonafoni sul caso delle palazzine evacuate a Ciampino
Ciampino, palazzine evacuate per rischio crollo. "Prefetto valuti stato di emergenza abitativa" chiedono in una lettera 6 consiglieri regionali