Interessi diversi ma anche e soprattutto modalità di fruizione diversa, ecco come giovani e meno giovani si approcciano al fenomeno del gaming e del gambling.
Il mondo è cambiato e cambiano anche le differenze generazionali. Se i nostri nonni non sapevano minimamente cosa potesse essere un videogioco, i nonni di domani non solo lo sapranno ma molto probabilmente lo utilizzeranno ancora.
Millennials e boomers, infatti, sono sempre più votati al gaming e al gambling, con delle differenze però che restano sostanziali. “Cambiano ovviamente le ricerche e quindi le piattaforme – spiegano dalla redazione di ItalCasino.net – e cambiano anche le modalità in cui si gioca, il tempo passato online, i device scelti. I Millennials scelgono sempre di più gli smartphone, mentre gli over40 sono ancora molto legati ai computer e al gioco tradizionale e terrestre”. Procedendo con l’età, poi, cambia il concetto di gioco in sé. Lo ha messo in evidenza il rapporto “Giocare da Grandi – le rivelazioni dell’Osservatorio sul gioco pubblico 2020-2022” svolto da SWG insieme a IGT.
“Nel passaggio all’età adulta il gioco si trasforma dando più spazio alle regole (ad esempio con una decisa trasformazione verso lo sport e i giochi strutturati) e alla bravura (e quindi alla competizione a 360°) – si legge nello studio – perdendo in parte la sua accezione di purezza e spensieratezza e introducendo nuove componenti semantiche come quelle della vincita, del rischio e del denaro”. Nel report si definisce anche un quadro molto interessante, organizzato in quattro grandi settori: gli over 65 che si dedicano soprattutto ai giochi di carte; gli adulti, che risultano più propensi ai giochi con vincita in denaro; i giovani, appassionati di giochi di competizione e infine gli adolescenti, con i giochi da cellulari.
“Il grande trend del momento, infatti, è quello del mobile gaming – commentano ancora da ItalCasino – un fenomeno che era già partito nel periodo prima del Covid 19 ma che poi è letteralmente esploso con l’avvento della pandemia, delle chiusure e delle restrizioni, che hanno spinto giovani e meno giovani a usare il proprio smartphone come strumento prediletto per giocare”.
Insomma, il gioco cambia e si evolve durante l’età. Quello che non cambia mai è l’importanza di un comportamento che sia sempre responsabile e rispettoso di sé, perché anche nel gioco bisogna riconoscere i propri limiti e far sì che possa essere sempre e solo un divertimento.