Bus in fiamme, nota di Cotral Spa

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Autobus Cotral
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Autobus Cotral

“COTRAL, BUS IN FIAMME: MEZZI VECCHI, MA DOPO 10 ANNI NE ARRIVANO 300 NUOVI 

L’incendio divampato questa mattina (2 maggio 2016 ndr) su un bus Cotral in transito sulla strada provinciale Montelanico – Segni è da ascriversi alla vetustà e all’usura del parco mezzi. Lo scorso mese di dicembre i vertici di Cotral Spa hanno presentato un esposto in Procura su cinque casi specifici di incendio. Per quel che riguarda gli ultimi due episodi è necessario puntualizzare che probabilmente rientrano in una casistica nazionale dalla quale Cotral non riuscirà a sottrarsi fino a quando non entreranno in servizio i nuovi bus. Il sistema delle manutenzioni è stato recentemente efficientato ma in mezzi in circolazione hanno una media di quindici anni di età e percorrono quasi 100mila chilometri ogni anno.

Dopo dieci anni nei quali nessuno ha provveduto a rinnovare la flotta, l’azienda grazie ad un finanziamento della Regione Lazio, ha aggiudicato una gara per l’acquisto di 300 nuovi pullman. Solo con la progressiva sostituzione dei bus più vecchi si potranno scongiurare simili episodi” così l’ufficio stampa di Cotral Spa dopo l’incendio su un mezzo dell’Azienda sulla strada provinciale Montelanico – Segni.

COTRAL: BUS IN FIAMME, COLACECI: BASTA SPECULAZIONI

“Trovo sia di cattivo gusto – dichiara la Presidente di Cotral Amalia Colaceci- che da parte di persone che ricoprono importanti ruoli istituzionali o sindacali, si strumentalizzi la vicenda degli autobus che vanno a fuoco. Azzardare ipotesi di cattiva manutenzione è al limite della querela. Purtroppo i nostri autobus sono vecchi e sottoposti ad uno sfruttamento intensivo. Eventi di questo genere si verificano anche in altre aziende di trasporto nel resto d’Italia. Questa situazione si risolverà progressivamente con l’arrivo dei nuovi autobus e grazie al lavoro di risanamento economico della società che permetterà a Cotral di fare stabilmente investimenti sul parco mezzi. Questi i fatti- conclude la Colaceci- di cui daremo conto, con i numeri, nelle sedi competenti”.