CACCIATORE (M5S LAZIO): PIANO ASSETTO PARCO APPIA ANTICA, PRESENTATO EMENDAMENTO A TUTELA DEL DIVINO AMORE
Chiunque abbia seguito la storia politica e le battaglie di cui mi sono fatto Portavoce fino ad oggi, ereditate dal percorso in particolare del M5S a Marino, conosce quante energie e quante risorse abbiamo speso per garantire la salvaguardia dell’area conosciuta come “Divino Amore”. Un sito salito solo recentemente alla ribalta delle cronache giudiziarie nazionali, ma che da anni rappresenta una situazione emergenziale da tutelare nell’interesse del territorio. Su quei terreni, a partire dal 2009, a volte con la partecipazione e a volte con l’assordante silenzio di Giunte di centro-destra a Marino e Giunte sia di destra che di “sinistra” in Regione, è pianificata la più grande speculazione edilizia della Regione Lazio. Non potrebbe definirsi altrimenti un insediamento di 1.400.000 metri cubi di cemento, circa un miliardo di investimento, per un impatto devastante sulla qualità della vita di una città già carente a livello di infrastrutture, servizi e c.d. “standard urbanistici” (termine tecnico per definire i criteri di misurazione della vivibilità di un luogo, area, territorio). Un progetto cui la Giunta ed i Consiglieri 5 Stelle a Marino hanno deciso coraggiosamente di opporsi, sospendendo lo scorso 28 febbraio i Protocolli d’intesa ed i Print che, nel 2011, avevano generato la pianificazione: i c.d. Protocolli Palozzi-Polverini, che facevano seguito ai precedenti Palozzi-Montino.
Palozzi che, agli arresti domiciliari proprio per la natura dei rapporti emersi nell’ambito della recente inchiesta, è stato sospeso dalla propria carica di Consigliere regionale a seguito del Decreto del Prefetto, in attesa di notifica da parte del Consiglio Regionale.
E’ giunto il momento di compiere un altro decisivo passo a tutela del Divino Amore, dando seguito a quanto il Sindaco Colizza ed i colleghi Portavoce marinesi hanno avuto la forza ed il cuore di iniziare.
Il M5S Lazio infatti ha presentato un Emendamento a mia prima firma, nell’ambito del Collegato alla Legge di Stabilità, proponendo l’ampliamento dei confini del Parco Regionale dell’Appia Antica, includendo nella perimetrazione l’area del Divino Amore, così come le molte altre aree previste nel perimetro originale del parco e negli anni escluse, “stralciate” dalle zone di tutela.
E così forse, dopo uno scossone giudiziario, possiamo sperare che il Divino Amore tornerà ad identificarsi con uno storico santuario, anziché con la più grande pianficazione cementizia della Regione.
Auspichiamo che le altre forze politiche vogliano condividere la nostra battaglia, schierandosi in Aula unanimamente dalla parte dei cittadini, dei territori, delle realtà che vivono quotidianamente sulla proprie pelle contesti simili, e che chiedono a gran voce di tutelare gli interessi della cosa pubblica.”
