CALCIO A 5. Marco Giustinelli : “Sono al servizio del Progetto Albano!”

Il Direttore Generale si confessa: "Dobbiamo continuare a togliere i ragazzi dalla strada ... e dal divano!"

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Marco Giustinelli è il Direttore generale dell’Albano calcio a 5. Una figura voluta fortemente dalla Famiglia Sette per rilanciare la squadra castellana dopo la scomparsa del Presidente Angelo Sette. Un dirigente a 360 gradi che la prossima stagione vedremo anche in campo nello staff tecnico della formazione Under 15

Un ruolo importante, in una società storica?

“Un ruolo essenzialmente di servizio. Il calcio a questi livelli deve essere puro divertimento e per esserlo ha bisogno di persone che si mettano a disposizione con la loro esperienza e le loro competenze per rendere i contesti dove si pratica questo sport, sempre più sani e sicuri. Sotto ogni punto di vista. E poi all’Albano è importante chi lavora e se mi ritenete importante vuol dire che lavoro molto (ride)!”

Voci di corridoio ci dicono che tornerà anche in panchina la prossima stagione?

“Farò parte dello staff che seguirà la squadra dei ragazzi Under 15, insieme a mio figlio Simone. In realtà quello bravo è lui. Ha giocato in passato con l’Albano e a Pavona e ha fatto anche una esperienza internazionale a Londra e ha tutte le carte in regola per buttarsi in questa avventura con successo. Io curerò la parte organizzativa, i rapporti con gli arbitri e, con il permesso del Mister, darò anche una mano in campo. Cercheremo di rinnovare le metodologie di allenamento, partendo dalla squadra di base del settore agonistico. Abbiamo tante idee, molte certezze e diverse speranze. E tantissima voglia di lavorare.”

Anche quest’anno l’Albano non ha fatto selezioni nella scelta dei giocatori per Scuola Calcio e Settore Giovanile?

“Personalmente penso che le selezioni a questa età siano una fesseria. Dove le facciamo è sulla scelta degli allenatori. Chi sta in campo con i ragazzi, soprattutto se minorenni, deve essere una garanzia di serietà e di competenza. Le statistiche ci dicono che un ragazzo su 40.000 arriverà a giocare una gara in Serie A. Noi dobbiamo curare i 39.999 che invece faranno i medici, gli avvocati, gli operai , i geometri, gli insegnanti ….

E comunque dobbiamo anche garantire a quell’ uno su quarantamila di riuscire a coronare il suo sogno. Una bella sfida. Mai come in questo periodo la frase “dobbiamo togliere i ragazzi dalla strada” ha un forte senso di attualità. E aggiungerei “ … anche dal divano”. Dobbiamo recuperare quella socialità persa durante la pandemia. E lo sport in questo ci può essere di grande aiuto.”

 

E’ anche il Delegato del Club per la Tutela dei Minori?

“Abbiamo sposato, come Albano calcio a 5, il progetto della UEFA sulla salvaguardia degli atleti più piccoli. Purtroppo, non esistono più zone franche come una volta lo erano gli oratori, la scuola, le società sportive, il medico. Oggi bisogna che noi adulti riusciamo a garantire la massima sicurezza a chiunque entri nel nostro impianto sportivo. E la FIGC ci sta aiutando, grazie all’impegno del Settore Giovanile e Scolastico e agli strumenti che mette a disposizione delle società. La figura del Delegato è un po’ simile a quello che una volta era l’Ufficiale di collegamento, una figura che si relaziona con le famiglie, i ragazzi, la società e la Federazione. Quelli bravi la definirebbero come un “facilitatore”. E’ un ruolo che mi permette di condividere con questa comunità sportiva, la mia storia di insegnante, di genitore, ma anche di esperto di Sistemi di Qualità. “

 

Una organizzazione importante quella dell’Albano calcio a 5?

“Se una società esiste dal secolo scorso, un motivo ci dovrà pur essere. I fondatori, Angelo e Tonino Sette si sono sempre circondati di validissimi collaboratori come, per citarne uno tra tutti, il mitico Enzo Bellardinelli, una persona che ha fatto la storia di questo sport. Ieri era Enzo, oggi sono Luigi Tirocchi, Davide Cardillo, Luca Palazzoli, il nostro psicologo, e tutte le figure tecniche e di supporto che garantiscono il regolare svolgimento dell’attività. Io faccio parte di questa squadra, magari con qualche responsabilità in più, e ne sono orgoglioso. Il centro di gravità permanente, per dirla con il grande Franco Battiato, resta comunque la Famiglia Sette. Stefano è il motorino inesauribile intorno al quale gira tutta l’organizzazione e il presidente Tonino è l’umiltà e la saggezza impersonificate. Persone con le quali è impossibile non andare d’accordo e che ogni giorno sono da stimolo e da esempio per tutti noi.”

Gli obiettivi a breve, medio e lungo termine dell’Albano calcio a 5?

“ A breve la conferma di quanto fatto di buono fino ad adesso. L’unico timore è non riuscire ad accontentare tutte le richieste di iscrizione che ci stanno arrivando. La segreteria ci conferma che, quando mancano ancora due mesi all’inizio delle attività, abbiamo superato l’80% delle nostre capacità di accoglienza nella Scuola Calcio e vogliamo evitare di formare squadre pollaio. Quindi stiamo cercando soluzioni concrete per evitare di dire stop a nuove iscrizioni, soprattutto in determinate categorie. A medio termine c’è l’impegno di far ripartire al meglio il Settore Giovanile, in particolare Under 15, Under 17 e Under 19. Su questo c’è l’impegno diretto di Stefano Sette e, ovviamente, del sottoscritto. A lungo termine, diventare i più bravi del mondo in questo sport! Per ora è, ovviamente, solo un sogno. Ma è dai sogni che si parte per realizzare le imprese più belle.”

 

E gli obiettivi di Marco Giustinelli?

“L’anagrafe mi dice che sto giocando, ormai, il Secondo tempo della Vita. Ma è proprio nel secondo tempo che si verificano le cose che determinano l’esito finale della gara. Vorrei continuare a dare il mio contributo fino a quando sarà possibile e poi, quando arriverà il momento di lasciare, avrei piacere che questo club sia migliore di quando sono arrivato. E per fare questo … c’è ancora molto da lavorare. Forza Albano!”