Caso buoni mensa a Lariano, Cavola solidale con le famiglie

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La scuola Colombo di Colle Fiorentino a Lariano
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La scuola Colombo di Colle Fiorentino a Lariano

“C’è forte tensione a Lariano – dichiara in una nota il Movimento Civico Il Coraggio di Cambbiare tramite il suo portavoce Giovanni Cavola – dopo le presunte promesse ai cittadini non mantenute sulla riduzione del buono pasto della mensa scolastica, negli ultimi anni aumentata oltre ogni limite dall’ attuale amministrazione, a trazione centro-sinistra (PD), senza aver minimamente tenuto conto delle reali condizioni sociali ed economiche delle famiglie di Lariano. Tanto che, contro ogni proposta e senza ascoltare le proteste di una parte dell’opposizione, hanno approvato un regolamento – continua Cavola – con fasce ISEE talmente restrittive da costringere tutti gli onesti cittadini a pagare. Neanche gli indici ISTAT sulla soglia di povertà, fatti presenti in commissione dal consigliere dr. Gianluca Casagrande Raffi, sono stati presi in considerazione dalla maggioranza. Le lamentele da parte dei genitori degli alunni non sono mancate, visto che già al termine dello scorso anno scolastico, al mancato pagamento anche di soli pochi euro– il giorno seguente alla scadenza- hanno ricevuto un sms: “la sollecitiamo ad effettuare il pagamento della mensa, ed il mancato adempimento comporta con effetto immediato la sospensione del servizio”. Un sms minatorio non è comunque un avvertimento sufficiente per fare ciò, senza avere almeno un contatto diretto con i genitori. Alcuni genitori meno abbienti, non potendo sostenere l’aumento della tassa, saranno costretti a ritirare i propri figli dal tempo pieno o a cambiare loro scuola, visto anche il divieto della libertà del pasto portato da casa(per quale motivo??!!).Un bambino incolpevole e ignaro dei fatti, un bambino “moroso”, che per pochi euro si sentirà sicuramente mortificato ed escluso rispetto ai suoi compagni con problemi che potrebbe portarsi dietro per tutta la vita. Pratiche dal sapore discriminatorio che servono a salvaguardare solamente i bilanci comunali, senza vedere gli sperperi in affidi ed incarichi diretti, nonché in appalti pubblici senza gara ad evidenza pubblica (trasporto locale, costruzione parcheggi, lavori pubblici).Grande Solidarietà quindi – conclude la nota di Cavola – per le Famiglie in difficoltà economica, che con grandi sforzi mandano i loro figli a scuola. Citando soltanto i diritti che riporta la nostra costituzione citiamo:

“Gli art. 33 e 34 della Costituzione Italiana sanciscono il diritto allo studio anche se privi di mezzi economici.”

Il Diritto allo studio ed i Servizi connessi non sono una spesa. Sono un investimento sul futuro dei nostri figli.

La scuola e l’istruzione sono la base della vita di tutti i bambini, non roviniamola per pochi spic