Caso Moccia, “il femminicidio non è amore”

"Caro Moccia, il femminicidio non è amore. Tre metri sotto terra?" l'interrogativo dei firmatari della petizione dopo la lettera al Corriere dello scrittore

0
1209
3metrisottoterra
3 metri sotto terra

“Caro Moccia, il femminicidio non è amore. tre metri sotto terra?

Non bastavano il disegno di legge Pillon, il Papa che paragona l’aborto all’assoldamento di un sicario, la squallida narrazione della vicenda Ronaldo, ennesimo imponente attacco alle donne e alla loro presa di parola di fronte a molestie e violenze.

No.

Il 10 ottobre 2018, ci si è messo anche lo scrittore dell’amore, l’uomo dei lucchetti a Ponte Milvio, quello dei “3 metri sopra il cielo”.

Federico Moccia, dalle pagine dell’edizione romana del Corriere della Sera, ha pensato bene di dire la sua sui femminicidi.

Come se ne sentissimo la mancanza.

Come se avessimo bisogno dell’ennesimo punto di vista maschile ed assolutorio su una questione di genere.

“Se un uomo di una certa età decide di uccidere la moglie, (…) la loro colpevolezza è pari”.

La constatazione che “poverino, era deluso” rende entrambi colpevoli, come a dire: “Tu mi annoi? Tu mi ferisci? allora io reagisco e ti ammazzo e la colpa è tanto mia quanto tua”.
Siamo di nuovo al mascheramento di un problema, all’omicida romanticamente dipinto come uomo troppo innamorato, alla citazione furba di Martin Luther King, altro uomo, che sta lì quasi ad incolpare la vittima anche di indifferenza, siamo alla bassa letteratura del “se l’è cercata”.

Grave che oggi si giustifichi dicendo che voleva intendere altro.

Gravissimo che il Corriere della Sera pubblichi tali bassezze.

Non abbiamo bisogno di pareri misogini di scrittori dal discutibile talento, abbiamo bisogno di centri anti violenza, investimenti governativi, una sanità pubblica che tuteli il diritto alla salute.

Chiediamo l’immediato ritiro dell’articolo e la pubblicazione delle scuse da parte del Corriere della Sera e di Moccia.

Perché affidare ad uno che scrive romanzi d’amore un editoriale sul femminicidio?
Il Corriere della Sera chiarisca in modo convincente che il femminicidio non è amore.

Ci volete schiave, ci avrete libere e ribelli!

Prime firmatarie e firmatari

Elena Mazzoni
Anna Camposampiero
Stella Isacchini
Clarissa Castaldi
Claudia Golisano
Eleonora Montani
Nilde Guiducci
Tiziana Uleri
Michela Becchis
Teresa Mecca
Paola Bassi
Jacopo Ricciardi
Rosa Romano
Marco Ferretti
Umberto Spallotta
Stefano Macioci
Valentina Sannino
Francesca Zaccari
Andrea Ticconi
Roberta Cecili
Daniela Ruffini
Maria Teresa Imbellone
Alessandra Zampetti
Angela Di Lecce
Fausta Cimini
Maria Claudia Benincà
Cleofe Frezza
Bruna Frezza
Elena Di Pietro
Donatella Quaresima
Tiziana Giolini
Marta Amantini
Camilla Castaldi
Marco Castaldi
Daniela Decinti
Terrone Carolina
Massimo Ceccarini
Elena Raimondi
Enrica Guzzonato
Silvia Conca
Loredana Capparelli
Cinzia Scaffidi
Sara Spera
Maura Pastore
Rosa Carbone
Giovanni Casu
Simona Macerollo
Enrica Glonfoni
Giulio Macioci
Claudio Macioci
Angelo Mazzoni
Marina Giannini
Carla Giannini
Consuelo Di Giampaolo
Roberto Gargiullo
Roberta Maltempi
Chiara Santacroce
Sarah Bocciardi
Chiara Buono” questa la petizione online sul sito charge.org

(vedi link: www https://www.change.org/p/federico-moccia-caro-moccia-il-femminicidio-non-%C3%A8-amore-tre-metri-sotto-terra)

Diamo spazio alle parole della Responsabile Ambiente di Rifondazione Comunista ed attivista di Non Una di Meno Elena Mazzoni, promotrice e prima firmataria di tale petizione che dichiara a Meta Magazine:

“Federico Moccia il 10 ottobre, in un editoriale del Corriere della Sera, ha parlato di pari colpevolezza della donna e dell’uomo nel femminicidio.

Non ci interessa la rettifica blanda affidata al sito “Giornalettismo”, vogliamo altro.

Siamo di nuovo al mascheramento di un problema, all’omicida romanticamente dipinto come uomo troppo innamorato.

Su Change, al link sopra riportato, trovate una petizione che invito a firmare e far girare.

Ringrazio le donne che si sono indignate come e con me ed hanno contribuito alla prima stesura, soprattutto Anna Camposampiero Clarissa Castaldi Stella Viola Loló Capparelli”.