Castel Gandolfo, Colacchi attacca la giunta sul Castelletto

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Il Castelletto di Castel Gandolfo, confiscato dalla Polizia al Boss della Magliana Enrico Nicoletti
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Il Castelletto di Castel Gandolfo, confiscato dalla Polizia al Boss della Magliana Enrico Nicoletti

“Il trasferimento al Patrimonio Indisponibile di questo Comune – dichiara in una nota il Presidente del Consiglio Comunale di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi – per essere destinato a finalità istituzionali, dell’immobile sito in via dei Pescatori, 14 comunemente conosciuto come “Castelletto” richiese un lungo e complesso lavoro iniziato nel 2001 e concluso nel 2012. L’assegnazione della struttura in questione  fu aggiudicata al Comune di Castel Gandolfo dall’ “Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” grazie alle attività che ci eravamo impegnati a svolgere: sede Polizia Locale e Protezione Civile, ricovero mezzi e punto di primo soccorso a favore dei frequentatori del bacino lacustre. La situazione di abbandono e di degrado in cui oggi versa sia la struttura che l’area circostante è sotto gli occhi di tutti. Invece di intervenire e mettere in sicurezza – continua Colacchi – i luoghi si continua a fantasticare e promettere improbabili rimedi. A distanza di oltre 4 anni l’attuale Amministrazione comunale ci comunica per mezzo stampa che: “Il Castelletto, bene confiscato alla criminalità organizzata, sarà probabilmente destinato ad una Associazione contro la violenza sulle donne che ne farà una vera e propria struttura di accoglienza”. Questo stravolge le finalità istituzionali, che ci hanno permesso di battere l’agguerrita concorrenza delle varie Associazioni, per le quali abbiamo ottenuto l’affidamento del bene confiscato. La passata Amministrazione, guidata dal sindaco Colacchi, presentò alla Provincia di Roma un progetto di riqualificazione dell’area e degli edifici del vecchio Mattatoio di Via Gramsci ed ottenne un finanziamento di circa 300.000,00 €. Era  finalizzato ad una Casa Famiglia per giovani madri con difficoltà e vittime di soprusi. Un’ ottima idea che conseguì i complimenti del Presidente della Provincia Zingaretti espressi durante l’inaugurazione del giugno 2012 in particolare per la cura e la  funzionalità della struttura. La stravaganza è che da oltre  4 anni abbiamo una struttura, l’ex Mattatoio, realizzata per accogliere le donne con difficoltà o che abbiano subito violenze ed è stata consegnata, da circa un anno, come sede alla Protezione Civile e abbiamo un “Castelletto” che deve ospitare la Protezione Civile e lo si vuole destinare ad una Associazione contro la violenza alle donne. Questa è la totale confusione in cui versa l’Amministrazione Monachesi. Inadeguatezza e incapacità” conclude la nota di Maurizio Colacchi.