Castelli al voto, Di Felice festeggia, Crestini e Savini le sorprese

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Parco dei Castelli Romani
Castelli Romani
Parco dei Castelli Romani

Dopo il primo turno di elezioni amministrative ai Castelli Romani, solo Roberto Di Felice può festeggiare la sua vittoria, al secondo tentativo dopo quello del 2011, di arrivare alla carica di Primo Cittadino della città di Ariccia. Negli altri municipi chiamati al voto, Marino, Genzano e Rocca di Papa, si dovrà attendere l’esito del ballottaggio fissato per il prossimo 19 giugno.

ARICCIA: E’ Roberto Di Felice, sostenuto da una coalizione civica appoggiata da candidati di Forza Italia, a vincere le elezioni con il 58% dei suffragi, lasciando al 33% Mauro Serra Bellini, candidato del Pd e di liste civiche di centro e sinistra. Solo le briciole agli altri due candidati in lizza: Roberto Cuccioletta, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, che con il 4%  sfiora la possibilità di entrare in Consiglio Comunale, e Luisa Sallustio, ex Presidente del Consiglio Comunale nelle giunte Cianfanelli ed uscita dal Pd locale dopo la mancata concessione delle primarie, che ha ottenuto il 3%. Campioni di preferenze l’ex Sindaco Emilio Cianfanelli con 421 voti, oggi capolista del Partito Democratico, ed Enrico Indiati, più votato della lista Patto Sociale per la coalizione di Di Felice con 509 voti.

GENZANO: Sfumate le speranze di chiudere la partita già al primo turno per il Sindaco uscente e ricandidato dal Pd e da una coalizione di centrosinistra Flavio Gabbarini, che con il 42% dei voti se la dovrà vedere con il Movimento Cinque Stelle di Stefano Lorenzon, che con il 21% ha quasi triplicato i consensi ottenuti 5 anni fa in città. Terzo classificato il Consigliere Comunale uscente ed esponente storico della destra genzanese Fabio Papalia, fermo al 13%, sostenuto da tre liste civiche. Straordinario ed oltre le attese il risultato di Michele Savini, giovane candidato Sindaco sostenuto da due liste civiche, tra cui AttivaMente Genzano, che ha ottenuto l’11% dei suffragi, sfiorando il terzo posto finale. Buona affermazione infine per l’ex assessore di Gabbarini Patrizia Mancini che, con l’8% rivendica per la sinistra genzanese uno spazio politico che, anche al ballottaggio, non sarà affatto marginale.

MARINO: Dopo 15 anni è finito il regno del centrodestra a Marino. Dopo Adriano Palozzi e Fabio Silvagni, non è riuscito Stefano Cecchi a riconquistare Palazzo Colonna alla Officina delle Idee, erede della Coalizione dei Moderati di palozziana e silvaniana memoria. Saranno i Cinque Stelle con Carlo Colizza, primi in classifica con il 31% al primo turno, a sfidarsi al ballottaggio con Eleonora Di Giulio del centrosinistra, la quale dopo le amarezze del 2014 si è presa la sua rivincita, sottolineata altresì dagli ottimi risultati della sua Lista Civica che, con il 10% ha praticamente eguagliato il Pd marinese nei seggi. Per Cecchi resta la consolazione del buon risultato della sua lista civica personale, mentre in forte calo è risultata la lista di Forza Italia.

ROCCA DI PAPA: La sorpresa più grande, ma ai più attenti osservatori una sorpresa relativa, è rappresentata dall’affermazione di Emanuele Crestini che, con una coalizione di liste civiche si è guadagnato la pole position in vista del ballottaggio, con il 42% dei consensi, in una città da sempre feudo del centrosinistra e del Pd. Silvia Sciamplicotti si è fermata al 36% ottenendo tuttavia il ballottaggio con il Pd e due liste civiche. Sfiora il 20% l’Avvocato Grassi, sostenuto da liste civiche di centrodestra, che al ballottaggio farà pesare i suoi consensi, mentre ultimo è arrivato Spinetta sostenuto da un’alleanza di sinistra.