“La raccolta di rifiuti, nei paesi civili, non è un problema, ma una risorsa. A Frascati e in altre località laziali la sua gestione appare sempre incerta – inizia così la nota di Centro Democratico Frascati. Se ne occupa la società Lazio Ambiente Spa diretta da Gregorio Narda, nei cui confronti sono debitori tutti e 22 i comuni serviti per un ammontare di ben 12.421.821 euro; a tali costi si aggiungono quelli di circa 700mila euro previsti per la dirigenza e quelli di 222.800 euro per le consulenze. Lazio Ambiente conta 385 lavoratori, ma per la chiusura di alcuni impianti ne mantiene con il Fondo di integrazione Salariale (Fis) 50-60 unità, e ne conosce inoltre un’esubero di 40. La Regione, proprietaria della società, si è limitata a promuovere la cessione totale delle quote sociali; il neosindaco di Frascati Roberto Mastrosanti si è impegnato a confermare il ruolo dell’azienda e a rispettare il piano di rientro messo a punto dal commissario prefettizio Bruno Strati, e quindi conferire il pagamento delle quote previste, versando nel periodo immediatamente successivo al suo insediamento le quote di 700mila + 470mila euro (che si aggiungo ad un’altra di 700mila euro versato il maggio scorso). L’esposizione finanziaria non è l’unico problema della società: la riaccensione degli impianti di incenerimento, per la quale sono stati erogati 7 milioni di euro, è stata fortemente contrastata da almeno 17 comuni, primo tra tutti Colleferro, che dovrebbe diventare destinatario dei rifiuti di Roma. La capitale, che attraverso Ama controlla il 40 per cento di una delle due linee di incenerimento, vede impegnata Virginia Raggi in un estenuate braccio di Ferro con la Regione guidata da Nicola Zingaretti, con la quale invece Frascati sembra voler tenere saldi rapporti, scavalcando peraltro le richieste avanzate da più parti di indire una nuova gara di assegnazione del servizio – continua così la nota. Le misure per rilanciare l’azienda, salvaguardare l’occupazione e ricapitalizzare la società con 12,6 milioni di euro appaiono ancora di dubbia realizzazione. L’incontro con i vertici della Regione Lazio e con Lazio Ambiente deciso per il consiglio comunale del 4 settembre rappresenta un passo utile a discutere della questione, che potrà risolversi soltanto in un’economia di scala che, portando i comuni dell’area metropolitana ad interagire con efficacia attraverso un servizio Multicomune, sia capace di realizzare un piano che, oltre a curare le fasi di spazzamento e raccolta, sappia dare peso adeguato al riciclo ed ad associare in modo virtuoso efficienza del servizio, tutela dei lavoratori e salvaguardia dell’ambiente. Esiste poi anche un’ordinanza per cui chi possiede un terreno deve obbligatoriamente tenere pulito il fronte stradale e il terreno stesso: spesso però non se ne ricorda nemmeno chi dei rifiuti poi si lamenta – conclude così Centro Democratico Frascati”.
Centro Democratico sulla raccolta rifiuti a Frascati
Centro Democratico Frascati, "Raccolta rifiuti: è possibile risolvere la crisi di Lazio Ambente?"