Cesano di Roma, Casapound Italia “Striscioni e fuochi d’artificio contro speculazioni e biodigestore”

Lo scrive in una nota stampa Casa Pound Italia

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Casa Pound

“Decenni di promesse, decenni di speculazione sulla pelle dei cittadini”, “Basta speculazioni sul nostro territorio” e “No biodigestore”. Questi i testi degli striscioni affissi dai militanti di Casapound Italia nella notte. Fuochi d’artificio “contro il buio della vostra politica”.

«Apprendiamo dalla stampa – afferma CPI in una nota – la notizia che Roma non riceverà i 100 milioni di € di finanziamenti del PNRR per la costruzione dei biodigestori di Cesano e Casal Selce, progettati per trattare 120 mila tonnellate ciascuno di rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata. Casapound Italia, che già dal 2017 aveva espresso la propria contrarietà al progetto ed era scesa in piazza al fianco dei cittadini per manifestare contro la costruzione degli impianti in questione, ha ribadito con l’affissione di striscioni la propria posizione e quella di diversi comitati di quartiere.

CPI, già da prima dei tempi delle scelte scellerate della Raggi, ha sempre lottato per il benessere del territorio e per il suo sviluppo sostenibile: lo farà anche con l’amministrazione guidata da Gualtieri, il quale ha dichiarato di non accettare la decisione del Governo e che farà di tutto per far pervenire i fondi necessari alla realizzazione di questo progetto nocivo per la zona.

Il biodigestore è una struttura ad altissimo impatto ambientale per il territorio e può provocare rischi alla salute dei cittadini a causa dell’emissione di gas, i quali si aggiungerebbero a quelli emessi dall’ENEA. La parte nord del XV Municipio è provata a sufficienza: nello stesso quadrante dove dovrebbe sorgere il biodigestore, ovvero quello tra Cesano ed Osteria Nuova, sorgono infrastrutture d’interesse nazionale e locale, ossia impianti nucleari e della filiera idrogeno ENEA, le antenne di Radio Vaticana ed il mega-depuratore COBIS.

Questa nuova infrastruttura – prosegue la nota – aggraverebbe ulteriormente la già difficile vita del territorio, e a farne le spese sarebbero i cittadini della nostra periferia: il tutto a causa dell’emergenza rifiuti legata a decenni di amministrazioni incompetenti.

Cesano non merita un altro ecomostro. Il sindaco Gualtieri pensasse a terminare tutti gli edifici legati al “Piano di Zona B20”, incompleto da decenni, di cui fa parte il Palazzetto dello Sport, e che avrebbe dovuto arricchire la nostra periferia con verde sportivo, spazi sociali, servizi scolastici e di viabilità.

Tuttavia, l’unica cosa che si vede da queste parti sono scheletri di edifici e cantieri abbandonati.

Il Piano B20, giova ricordarlo, fu approvato con delibera regionale n. 7387/1987 e con successivo atto consiliare nel 1996.

 

Casapound Italia, con questa azione, vuole ribadire che Cesano non è un quartiere di serie B, dove ogni amministrazione può permettersi di ammaliare i cittadini con improbabili progetti politici e sociali in campagna elettorale, salvo poi speculare periodicamente nei quartieri di questa città.

Abbiamo voluto accompagnare l’affissione degli striscioni con dei fuochi d’artificio, volti ad illuminare il buio della politica scellerata delle amministrazioni precedenti ed attuali.

Non permetteremo – conclude la nota – ulteriori speculazioni nei nostri territori: saremo sempre qui, al fianco dei cittadini».