Ciampino, l’assessore Gentile e il consigliere Pizzonia sull’Igdo

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Igdo
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“Lo sguardo che rivolgiamo all’IGDO, come cittadini, è quello che ce lo fa immaginare nelle vesti universitarie – dichiarano Gentile e Pizzzonia. Se potessimo scegliere la sua finalità sicuramente prevarrebbe quella accademica come ad esempio sede del DAMS in rispetto di ciò che ha rappresentato nel suo passato. Ma troppo spesso bisogna fare i conti con una realtà che impone scelte obbligate da cui non si può prescindere. In veste istituzionale non possiamo esimerci dal considerare che la nostra Amministrazione non potrà partecipare all’asta e, qualora fosse possibile, in caso di aggiudicamento affrontare i costi per la ristrutturazione sarebbe difficile e non ne assicurerebbe la sua realizzazione in tempi brevi senza contare la sottrazione di risorse indispensabili per mantenere la macchina amministrativa.

Ciò non toglie – continuano l’assessore e il consigliere ciampinese – che sarà protagonista vigilando sulla trattativa e sul rispetto della sua destinazione d’uso. E’ doveroso fare una piccola considerazione in merito al fatto che le precedenti consiliature avrebbero potuto avviare un procedimento propedeutico finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo.

Rivolgendo uno sguardo alle tematiche nazionali riteniamo che il referendum è un istituto giuridico elettorale in virtù del quale gli elettori esprimono un consenso o dissenso rispetto ad una decisione riguardante singole questioni. Secondo noi è espressione di democrazia diretta che permette ai cittadini di pronunciarsi senza intermediari. Partendo da questo presupposto – concludono l’assessore Gentile e il consigliere Pizzonia – nostri rappresentanti istituzionali in merito all’imminente referundum sulla privatizzazione dell’acqua si dichiarano contrari in quanto lo considerano un bene pubblico”.