Cibo per l’anima: Davide Cerullo all’Alberghiero di Marino

“Un incontro ad alto tasso di emotività”: si è aperto con queste parole Cibo per l’anima

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“Un incontro ad alto tasso di emotività”: si è aperto con queste parole Cibo per l’anima – Storie di vite significative, il convegno che si è svolto venerdì 27 gennaio al Centro Metropolitano di Formazione Professionale Istituto Alberghiero di Marino e che visto protagonista Davide Cerullo, ex spacciatore affiliato alla camorra a Scampia, rinato attraverso la lettura e la poesia.

La storia di Davide Cerullo è una storia che ti prende, ti fa venire un nodo in gola, ma lancia un messaggio di speranza ai giovani e nei confronti dei giovani, anche quelli che sono nati o vivono nell’anticittà: “Scampia è l’anticittà, ma di Scampia ce n’è una ovunque”. Scampia è l’esempio, l’emblema dell’anticittà, dove le istituzioni non arrivano, dove la scuola e la famiglia non fanno il loro dovere. Mancano.

“Avrei voluto qualcosa dall’altro. Non avrei mai voluto dire o scrivere certe parole – ha detto Davide Cerullo. Sono stato bambino, ma non ho avuto un’infanzia. Ero solo nella moltitudine, solo in una famiglia con quattordici figli. Dov’erano gli adulti che dovevano indicarmi la strada?

Mi mancava l’istruzione, mi mancava la parola. E quando non hai l’istruzione, non hai la parola, non sei libero. Non sei libero di scegliere”.

Parole forti, importanti. Davide Cerullo è stato un fiume in piena e i ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Marino concentratissimi nell’ascolto. Tante le domande che hanno posto allo scrittore e fotografo, proprio a partire dai brani del suo libro “L’orrore e la bellezza” sui quali i ragazzi hanno lavorato in classe in questi mesi proprio in vista e in preparazione di questo incontro.

“Parole che ci danno speranza – ha detto il Direttore dell’Istituto CMFP Alberghiero Giampaolo Grimaldi. La speranza di vivere liberi la bellezza della vita. Questo periodo l’abbiamo vissuto molto intensamente all’interno della scuola attraverso la lettura del tuo libro. Grazie Davide per essere qui, grazie per aver accolto l’invito ad aprire la prima edizione di Cibo per l’anima, una giornata all’insegna della consapevolezza che la crescita professionale passa necessariamente per la crescita personale. La consapevolezza che si può uscire dalla ragnatela, dalla ragnatela del crimine ma anche da quella dei condizionamenti che in qualche modo ci bloccano. Grazie a voi ragazzi – ha concluso Grimaldi – per il lavoro che avete fatto e la concentrazione esemplare. Davide oggi ci ha insegnato ad impegnarci non per essere i migliori ma per essere migliori ogni giorno”.