Da oggi in Città metropolitana si #cambiapasso

Conferenza stampa venerdì 26 gennaio a Palazzo Valentini dei consiglieri metropolitanani del gruppo di centro sinistra Le Città della Metropoli

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Palazzo Valentini in Roma - sede del Consiglio Metropolitano

C’è voglia di contare, e di riprendersi il ruolo di programmazione e coordinamento, elemento centrale nell’idea fondativa della Città Metropolitana di Roma Capitale. Questa è la sintesi della conferenza stampa svolta oggi (venerdì 26 gennaio ndr) a Palazzo Valentini dal gruppo di centro sinistra “Le Città della Metropoli “. Oltre ai media, incoraggiante anche la presenza di tanti Amministratori locali, a riprova della voglia di un nuovo protagonismo dei territori dell’ex Provincia. “Un Ente – dichiarano i Consiglieri – dove il Movimento 5 stelle non ha la maggioranza numerica in Consiglio,  ma sino ad oggi si sono comportati come se l’avessero, malgrado in alcune sedute di Consiglio ci siamo allontanati dall’aula proprio per rimarcare che senza il nostro apporto manca persino il numero legale. Come se nulla fosse, hanno continuato ad ignorare il dialogo con le altre forze presenti in Consiglio, con qualche colpo basso e trascinando a volte il dibattito più in modalità corrida che non dialettica politica. Così l’Ente si è pressoché paralizzato, andando avanti per inerzia e per l’impegno profuso dai dirigenti e dai dipendenti, alle prese con risorse economiche ridotte e mancanza di indirizzi programmatici. Due dati – ha sottolineato  il Capogruppo Ascani – vengono in soccorso alle nostre affermazioni: nel 2017 sono stati convocati solo una dozzina di Consigli Metropolitani, alcuni anche andati a vuoto per mancanza del numero legale. La Sindaca Raggi è stata presente ad un solo Consiglio. In un anno ha prodotto 131 Decreti, che sono una sorta di Delibere di Giunta, praticamente uno ogni 3 giorni. Un Ente immobile quindi, che non dialoga con nessuno. Fatica pure a dialogare con il Comune di Roma, a tal punto che ad esempio un’importante convenzione per garantire l’avvio dei corsi della Scuola delle arti  e dei Mestieri ha avuto una gestazione lunga e travagliata, e forse risolto solo in questi giorni. Da dicembre il Vice-Sindaco, che per mesi ha di fatto governato da solo l’Ente, ferreo esecutore dell’oltranzismo grillino (al punto di arrivare a negare gli spazi alle OO.SS. ed eludere ogni rapporto con le altre forze politiche), è stato messo alla porta. A oggi non è stato nominato un sostituto, e deleghe importanti come la viabilità, in un momento dove le strade sono utili solo per le prove della Dakar, sono nel limbo. L’immobilismo della Raggi sta creando quindi grossi danni, è questa la denuncia corale del Consiglieri presenti alla Conferenza. E’ di questi giorni il caos rifiuti romano, che qualcuno pensa di poter risolvere scaricando i rifiuti fuori dal GRA. Ad aprile  e maggio – ha ricordato  Gabbarini – la Città Metropolitana ha inviato a tutti i Sindaci una nota avente per oggetto: individuazione delle aree idonee alla localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti “ con la quale si chiedeva di “ fornire una mappatura delle aree idonee e non idonee per il posizionamento degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti, da poter mettere a disposizione delle amministrazioni locali e statali. La lettera scatenò numerose polemiche, perché dava l’idea di voler scaricare i problemi di Roma nei territori esterni. Nella seduta del 3 luglio del Consiglio Metropolitano fu approvato un odg con i voti favorevoli del nostro gruppo, che aveva proposto una mozione in tal senso, e dei consiglieri del M5S. L’odg impegnava la Sindaca tra l’altro a prolungare i termini per le osservazioni, convocare una successiva Conferenza Metropolitana e soprattutto impegnarsi in un fattivo confronto con la Regione, affinchè si arrivasse alla definizione del nuovo Piano di gestione dei rifiuti regionale.

NULLA DI QUESTO E’ STATO FATTO

L’aggiornamento del piano regionale dei rifiuti è quindi fermo perché manca il documento di sintesi della Città Metropolitana. Il 18 dicembre infatti una nota della Città Metropolitana attestava il ritardo nella predisposizione di questo documento. Noi non abbiamo notizie di altri documenti, ma apprendiamo da alcuni quotidiani che è pronto un documento di sintesi. Nei prossimi giorni convocheremo in audizione nella Commissione Ambiente gli uffici ed il Consigliere Delegato per avere  chiarimenti in merito. Ricordiamo alla Sindaca – hanno rimarcato le consigliere Baglio e Celli – che detto documento deve passare al vaglio della commissione Consiliare, del Consiglio Metropolitano e della Conferenza dei Sindaci, così come votato anche dai suoi nell’odg di luglio. Il tutto con l’impegno finale che prevedeva la contrarietà ad utilizzare i territori della Provincia come pattumiera della Capitale. Trait d’union tra le questioni ambientali e la viabilità di competenza della Città metropolitana è la situazione delle discariche abusive e dei cumuli di rifiuti che si formano sulle banchine di molte arterie. Emblematica ed ormai elevata a simbolo è la situazione dell’Ardeatina, nel tratto compreso all’interno del Comune di Roma ma esterno al GRA. L’Ente ha sempre evitato di affrontare il problema, malgrado le proteste dei cittadini, le istanze e le mozioni da noi presentate in Consiglio.Come   Presidente della Commissione Viabilità – ha sottolineato  Borelli – ho scritto a tutti i soggetti, dal Comune di Roma alla ASL alle forze dell’ordine, financo al Difensore civico Regionale. Ho convocato in audizione l’allora DG dell’Ama, il Dr. Bina il quale dichiarò l’assoluta disponibilità della società ad intervenire, fatto salvo il pagamento delle prestazioni, non previste a suo dire nel contratto di servizio con il Comune di Roma. Ho scritto allora al Dirigente del Comune di Roma, dr. Pelusi, invitandolo in Commissione. A oggi, nessuna risposta. La situazione delle strade è a oggi simile ad un bollettino di guerra, tra frane, voragini e ampi tratti stradali chiusi al traffico o parzializzati. Da settimane manca il Delegato del Sindaco, peraltro impegnato nei mesi passati prioritariamente a curare le arterie del suo bacino elettorale. E pensare che vi sono oltre 11 milioni di euro a disposizione trasferiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma capitale per finanziare un programma straordinario di riqualificazione sulle arterie del quadrante sud. Questo, oltre a risolvere le problematiche di quel quadrante, liberebbe risorse per finanziare gli interventi più urgenti sugli altri territori. TUTTO FERMO. Forse detti finanziamenti sono stati congelati per poi essere utilizzati a sostegno della viabilità del futuro stadio della Roma, punto dolente del progetto? A oggi , grazie agli emendamenti da noi presentati al Bilancio 2017, e l’impegno degli uffici, sono in corso di predisposizione le gare per la sistemazione di alcuni dei tratti stradali, ma manca una visione d’insieme e soprattutto le sinergie necessarie. In questo settore è del tutto evidente che il governo Raggi, per mesi delegato all’ex Vice Sindaco Fucci, ha completamente ignorato i territori all’esterno del GRA. Anche su alcuni progetti di parcheggi di scambio siamo al fermo amministrativo. Al di la di qualche filmato postato su You Tube, nessun atto è stato fatto, se non per il vecchio progetto del parcheggio di Roviano. Tutto fermo per il parcheggio alla stazione di Ostia Antica, come per l’importante sottopasso FS di Anguillara, bloccato dal Comune guarda caso a guida M5S. Un progetto finanziato dalle FS, con tanto di faticosa predisposizione di un protocollo d’intesa. Opera e finanziamenti fermi, in ossequio all’incompetenza di chi dovrebbe agire celermente, pena la perdita di finanziamenti che potrebbero essere dirottati altrove. Infine, la questione – rimarcata da Sanna – della trasparenza e della comunicazione   A tutt’oggi, malgrado mozioni, istanze ed odg, tutti visibili sul sito Istituzionale nella sezione dedicata, la Città Metropolitana non ha la diretta streaming delle sedute del Consiglio Metropolitano, ne sono on line i verbali delle Commissioni consiliari. Il sito Istituzionale, così come i profili social, sono gestiti dall’Ente spesso come mera cassa di risonanza della maggioranza, con dichiarazioni contro altri Enti, piuttosto che come strumento neutro di comunicazione delle attività della Città Metropolitana. Abbiamo l’impressione – ha concluso Alessandri – che la Raggi ed il Movimento 5 stelle vogliano congelare l’Ente sino a marzo. Noi non ci stiamo, e da oggi ci impegnano per ridare invece autorevolezza e credibilità a questo Ente. Palazzo Valentini deve tornare ad essere un palazzo dove vive la politica e aperto alle istanze  degli Amministratori Locali, e non come oggi, corridoi deserti e silenziosi”. Così dichiarano i componenti del Gruppo Consiliare “Le Città delle Metropoli”.