Polemica tra Stefano Giannini e Marietta Tidei.
Il segretario Dem di Civitavecchia Stefano Giannini attacca, il consigliere regionale del Lazio di Italia Viva Marietta Tidei risponde.
Marietta Tidei, già deputato e rilevante esponente politico dell’area di Civitavecchia, non ha bisogno di presentazione e replica alla presa di posizione dello stesso Giannini.
Ecco Daniele Giannini:
“Qualche giorno fa l’Onorevole Luciano Nobili, Deputato di Italia Viva e membro della Commissione Trasporti, nel commentare la visita al Porto di Civitavecchia si è espresso favorevole al rilancio del Porto e della Città, tramite anche “l’interlocuzione con Enel per le aree disponibili alla trasformazione della Centrale da carbone a gas”. Ritengo questa dichiarazione gravissima, se Italia Viva stesse davvero lavorando in questa direzione, mentre tutto il Territorio si è unito sul fronte diametralmente opposto, sarebbe un atto di ostilità contro le nostre comunità e i nostri concittadini. Confido che Marietta Tidei, autorevole esponente di Italia Viva sul territorio, che nel ricoprire il ruolo di Consigliere Regionale presiede anche una Commissione importante, smentisca subito il suo collega di partito e si schieri apertamente contro la costruzione di altre centrali a turbogas sul nostro litorale”. Così il segretario del Partito Democratico di Civitavecchia Stefano Giannini.
Ecco la replica dell’Onorevole Tidei:
Civitavecchia, Tidei Italia Viva: “Da Giannini accuse strumentali su Nobili, sviluppo non è diatriba su gas”
“Il segretario del Pd locale Stefano Giannini ha tirato in ballo l’onorevole Luciano Nobili in maniera assolutamente faziosa e scorretta. Nobili non ha assolutamente espresso parere favorevole rispetto alla riconversione a gas, ma ha solo parlato di questa eventualità come una delle vari opzioni sul tavolo. Probabilmente Giannini non ha ascoltato o capito bene l’intervento di Nobili, che comunque non ha bisogno di essere né smentito né confortato da una mia dichiarazione. Per quello che invece riguarda le mie posizioni sul tema, mi preme ribadire quello che sostengo ormai da mesi in tutte le sedi istituzionali e di confronto pubblico e privato. Sono felice che nel 2025 il carbone venga dismesso. Il gas, piaccia o no, è considerato una fonte utile per tenere in sicurezza il sistema elettrico nazionale nella prospettiva della transizione energetica che dovrà fortemente aumentare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Dall’eolico, al fotovoltaico, all’idrogeno. Nessuno è innamorato del gas, qualcuno magari lo è del carbone, ma ritengo che ridurre la discussione sullo sviluppo futuro del territorio alla diatriba sul gas sia insufficiente, oltre che fuorviante. L’autorizzazione alla riconversione di Torre Nord non dipende certo da me, nè dal Consiglio regionale visto che il procedimento è incardinato a livello centrale. Sul Piano Energetico regionale ho sottoscritto tutti gli emendamenti proposti dal Presidente Patanè che vanno in favore delle rinnovabili e dell’idrogeno perché quello della transizione ecologica deve essere l’obiettivo di tutti. Non mi sembra d’altronde, aldilà dei posizionamenti locali, che a livello nazionale, neanche nel Pd, coloro che potrebbero sul serio bloccare questa ipotesi si siano espressi nel senso indicato dal segretario locale del Pd. Io mi sono adoperata per chiedere l’apertura di un tavolo specifico al Mise. Lo sanno l’Amministrazione e tutti i soggetti chiamati a quel tavolo e con i quali mi sono confrontata più volte. All’Enel ho chiesto in tutte le sedi di impegnarsi per portare a Civitavecchia quanto di più positivo stanno realizzando nel mondo: dalle energie rinnovabili, incluso l’idrogeno, alla digitalizzazione delle reti, alla logistica, a tutte le innovazioni che stanno sperimentando con EnelX. Ho chiesto inoltre di coinvolgere tutte le imprese locali nelle loro nuove linee di business. Sono convinta che su questo con Enel sia necessario interloquire. La mia è una posizione esplicitata da tempo. Se non piace al Pd locale pazienza. Me ne farò una ragione”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva).
GIANNINI RISPONDE AL CONSIGLIERE TIDEI
“Se davvero ho mal interpretato la posizione dell’Onorevole Nobili, non vedo che motivo ci fosse di affrettarsi a modificare la dichiarazione sui social, cancellando il passo in cui si parla di “trasformazione della Centrale dal carbone al gas”. Sarà stata una svista, poco importa. Ciò che davvero importa sono le reali intenzioni che ci muovono. A tal proposito non so chi sia innamorato del Carbone, magari qualcuno che da Sindaco lanciava l’idea nel 98, o che ha firmato un rinnovo dell’AIA aumentando le tonnellate da bruciare davanti alla nostra città alcuni anni dopo, ma non è questo il tema. Il tema oggi è non ripetere gli errori del passato, sperando che i protagonisti siano davvero diversi dai predecessori. L’approccio, in tal senso, è tutto. La diatriba gas si, gas no non è affatto fuorviante, è la base fondante e imprescindibile dalla quale partire perché, come si sa, il diavolo si nasconde nei dettagli. Sappia il Consigliere Tidei che qualsiasi interlocuzione con Enel su questo territorio, che venga o meno tenuta in presenza dell’Amministrazione di destra, può partire soltanto dalla netta ed esplicita contrarietà alla costruzione della nuova Centrale a gas. Non ci sono “linea di business o Enel IX” che tengano, perché troppo è stato sacrificato sull’altare di uno sviluppo economico che, la storia ne è testimone, si è sempre rivelato una chimerica bugia. Questi baratti hanno soltanto impoverito il tessuto del territorio a tutti i livelli, da quello sanitario, a quello ambientale, sino a quello economico/imprenditoriale. Magari non per tutti, magari pochi eletti hanno giovato delle vittorie di Enel, ma adesso anche basta.