
La Carlisport Cogianco continua a sfoderare ottime prestazioni. La squadra di mister Alessio Musti, dopo aver battuto nell’infrasettimanale l’Acqua&Sapone al PalaCesaroni, ha colto un bel 4-4 sul campo dell’Asti.
Una gara dai due (anche tre) volti, come spiega Luca Ippoliti. «A mio modo di vedere abbiamo giocato un ottimo primo tempo in cui siamo riusciti ad andare in vantaggio con Waltinho e poi abbiamo sfiorato il raddoppio prima di incassare la rete del pareggio. Nella ripresa, il calcio di rigore con cui l’Asti è andato sul 2-1 ci ha fatto “spegnere la luce” per qualche minuto e gli avversari sono andati fino sul 4-1. A quel punto non sarebbe stato facile per nessuno uscire con dei punti da un campo come quello di Asti e contro una squadra come quella piemontese: per questo faccio i complimenti ai miei compagni per aver acciuffato il 4-4 e addirittura sfiorato la rete della vittoria allo scadere con Waltinho che però aveva già fatto una splendida doppietta».
Due gol li ha siglati anche lui. «Sinceramente l’ultima mia doppietta in serie A non la ricordo – sorride Ippoliti –. E’ stata sicuramente una bella soddisfazione anche perché è avvenuta nel giorno del mio compleanno: mi sono fatto un bel regalo, ma soprattutto sono felice di aver contributo ad un bel risultato della Carlisport Cogianco».
A proposito di emozioni, chissà se Ippoliti ne vivrà venerdì quando al PalaCesaroni di Genzano arriverà un pezzo importante della sua vita sportiva, la Lazio. «Ho vestito per otto anni quella maglia – dice il difensore -, ma sinceramente non credo che proverò emozioni. Questo perché a livello dirigenziale non c’è più nessuno della “mia” Lazio e mi riferisco ai vari D’Orto e Di Saverio con cui ho trascorso delle belle stagioni. Sarò solamente concentrato sulla partita: vogliamo cercare di vincere perché la classifica è un po’ strana ed indefinibile viste le tante squadre con numero di partite “sfalsate”. La Lazio è una squadra combattiva che, tra l’altro, incassa sempre pochi gol: sarà una gara da giocare con intelligenza» conclude Ippoliti.