Come diventare insegnanti di italiano per stranieri

Come diventare insegnanti di italiano per stranieri: il percorso formativo e le certificazioni. Tutte le info utili a riguardo

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Come diventare insegnanti di italiano per stranieri: il percorso formativo e le certificazioni

La professione di insegnante di italiano LS/L2 (come lingua straniera/seconda lingua) offre una ricca serie di opportunità, all’interno di enti pubblici o privati, nazionali o internazionali, ma anche come libero professionista, specie attraverso il canale online.

Come diventare insegnante di italiano per stranieri?

Questa figura in Italia non gode ancora di un inquadramento specifico. Per questa ragione il percorso formativo e di professionalizzazione non è univoco.

In questo articolo, facciamo luce sugli iter che consentono di avvicinarsi all’insegnamento dell’italiano per stranieri, con un focus sulle principali certificazioni disponibili per l’arricchimento del proprio curriculum e bagaglio di competenze.

Il percorso formativo per gli insegnanti di italiano LS/L2

Il percorso formativo più indicato per la professione di insegnante di italiano per stranieri dipende dalla posizione alla quale si ambisce.

Nello specifico, per l’insegnamento della lingua italiana a studenti stranieri (alloglotti) nell’ambito della scuola pubblica, è stata istituita una specifica classe di concorso (classe di concorso A23).

Facendo riferimento ai titolo di accesso e ai requisiti di abilitazione alla classe di concorso A23, rientrano tra gli studi previsti per la figura del docente di italiano LS/L2:

  • lauree in Lettere, Materie letterarie, Filosofia, Pedagogia, Lingua e cultura italiana, Lingue e letterature straniere, Storia (lauree vecchio ordinamento);
  • Filologia moderna, Lingua e cultura italiana, Lingue straniere per la comunicazione internazionale, Linguistica (lauree specialistiche e integrazione vecchio ordinamento);
  • Filologia moderna, Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale, Linguistica, Scienze delle formazione primaria (lauree magistrali e diplomi di II livello per la scuola primaria e dell’infanzia).

Per l’accesso al concorso è inoltre richiesto uno dei seguenti titoli di specializzazione.

Questo, per quanto concerne la sopracitata classe di concorso pubblico. Come accennato, gli sbocchi professionali degli insegnanti di lingua italiana agli stranieri possono essere i più vari e, per i professionisti di esperienza documentata nella docenza, il titolo di studio universitario non rappresenta necessariamente un requisito essenziale.

I master, le certificazioni e i titoli di specializzazione

Tra i possibili iter per lo sviluppo delle proprie competenze nell’ambito dell’insegnamento dell’italiano LS/L2, spiccano le possibilità offerte dalle 3 storiche certificazioni relative alla didattica dell’italiano come lingua straniera:

  • la certificazione DITALS rilasciata dall’Università per stranieri di Siena;
  • la certificazione DILS-PG rilasciata dall’Università per stranieri di Perugia;
  • la certificazione CEDILS rilasciata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Ciascuno dei 3 titoli certifica il possesso delle dovute conoscenze teoriche (glottodidattiche, metalinguistiche e socio-culturali), di un corretto approccio didattico e di efficaci capacità operative (nella progettazione di materiali per l’insegnamento e nell’organizzazione e gestione delle lezioni).

Possono sostenere l’esame per il conseguimento delle certificazioni:

  • i cittadini italiani o stranieri in possesso di laurea triennale, specialistica, magistrale o vecchio ordinamento in materie umanistiche;
  • i docenti non laureati in servizio presso scuole di qualunque ordine e grado;
  • i professionisti in possesso di esperienza documentata nell’insegnamento dell’italiano a stranieri.

I corsi professionalizzanti per insegnare l’italiano agli stranieri

Ai percorsi sinora descritti, si aggiunge la possibilità di frequentare un corso incentrato sull’insegnamento dell’italiano online e attraverso Skype.

Questo tipo di servizio risponde alle esigenze degli studenti e dei professionisti residenti all’estero o in Italia che, per motivi personali o lavorativi, vivono la necessità di apprendere l’italiano o migliorare le competenze nella conversazione affidandosi ad un insegnante madrelingua. Il canale dell’insegnamento online, attraverso le videochiamate con Skype o strumenti simili, rappresenta un’alternativa alle lezioni in aula sempre più apprezzata, in virtù della flessibilità di questo sistema e, naturalmente, delle tariffe in genere accessibili.

Piattaforme quali Italki e simili consentono ad insegnanti e liberi professionisti con esperienza nella docenza di offrire questa tipologia di servizi in modo pratico e sicuro, rivolgendosi ad una platea di studenti molto ampia.

La frequenza di un corso online professionalizzante per l’insegnamento dell’italiano agli stranieri via web offre tutti gli strumenti necessari per imparare a padroneggiare questo canale di comunicazione, ad impostare le lezioni e a sviluppare un corretto rapporto con gli allievi. In genere, questa tipologia di corsi è tenuta da docenti esperti nell’insegnamento dell’italiano come lingua straniera ed è aperta a studenti diplomati o laureati, con o senza esperienza nella docenza.