Comitato Pro-Case sul mancato incontro dell’8 febbraio

Nuova polemica tra il Comitato Pro-Case di Rocca di Papa e il sindaco Crestini sul mancato incontro di venerdì 8 febbraio

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Nuova polemica tra il Comitato Pro-Case di Rocca di Papa e il sindaco Crestini sul mancato incontro di venerdì 8 febbraio

Rocca di Papa, il Sindaco fa saltare l’incontro pubblico con il Comitato Pro-Case

“Il sindaco pro-tempore ha visto le brutte, ha sentito parlare di partecipazione, massima trasparenza e l’ha buttata in caciara. Risultato? Dopo diversi giri di parole con i quali ha tacciato il Comitato Pro-Case e il sottoscritto di perseguire interessi personali durante i colloqui, ha declinato l’invito a partecipare al confronto pubblico fissato per oggi pomeriggio, venerdì 8 febbraio. Il coraggioso primo cittadino s’è liquefatto nel momento in cui abbiamo puntato i piedi sul fatto che l’incontro sarebbe stato a carattere pubblico e non privato. Non comprendiamo l’origine della ritrosia del sindaco. Ha forse timore ad affrontare la cittadinanza? Cosa lo preoccupa? Sindaco si sente forse impresentabile agli occhi della gente? Ribadiamo l’impellente necessità di affrontare gli argomenti urbanistici in forma pubblica proprio per garantire la massima trasparenza. Parliamo di un atto dovuto verso la cittadinanza. Del resto, il passato ci insegna che gli altri incontri riservati, secondo le direttive del primo cittadino, non ci pare abbiano sortito gli effetti sperati. Pertanto proponiamo altre due date per un confronto 13 febbraio o 15 febbraio. Attendiamo una sua risposta sindaco”. Così in una nota il Presidente del Comitato Pro-Case, Alessio Iadecola.

Rocca di Papa, Iadecola (Pro-Case): «Nuovo no del sindaco a confronto pubblico e democratico, vuole l’inciucio e basta»

12 Febbraio h.8:30 – “Prendiamo atto dell’ennesimo diniego del sindaco pro-tempore a confrontarsi pubblicamente sul tema urbanistico dell’abusivismo. Il sindaco ha nuovamente messo nero su bianco che preferisce le segrete stanze del palazzo ai cittadini. Le motivazioni del perché sono chiare. Lui è interessato a scendere a patti, che ovviamente non manterrà mai, noi diversamente a fare chiarezza una volta per tutte su ogni singolo aspetto rimasto opaco per poter ripartire da lì. Il primo cittadino la pensa diversamente, ritiene che potrei utilizzare un incontro pubblico per denigrare le istituzioni e mi ha rimproverato di non lavorare per cercare una soluzione al problema. L’unico che non lavora caro sindaco, è lei. Questo è risaputo da sempre, anche da prima che vincesse le elezioni. Evidentemente il sindaco pro-tempore ha dimenticato che chi scrive subisce in prima persona la situazione e vive con il terrore di non poter più dare un tetto alla propria famiglia. Sindaco non posso accettare lezioni da chi ha usato gli abusivi in sede di campagna elettorale con promesse mai mantenute. È inammissibile essere giudicati da chi è in difetto rispetto ai propri impegni. Abbia lei, piuttosto, rispetto del ruolo che rappresenta e si metta finalmente a lavorare per risolvere i problemi di Rocca di Papa visto e considerato che la paghiamo mensilmente”. Così in una nota Alessio Iadecola, Presidente del Comitato Pro-Case.