Discarica di Albano, i soldi ‘guadagnati’ dall’interramento dei rifiuti romani nel VII invaso non vadano nelle tasche del Gruppo Cerroni, ma vengano utilizzati a difesa di cittadini e territorio!
Abbiamo chiesto ai due commissari Paola Ficco e Andrea Atzori che stanno gestendo il VII invaso dal 13 luglio (nominati dal Prefetto di Latina con l’interdittiva antimafia del 12 luglio scorso) di rendere pubblica su un apposito sito internet la lista delle entrate ed uscite settimanali/mensili della Ecoambiente. Una volta pagate le spese vive (operai, mezzi, etc) chiediamo che il resto dei soldi non finiscano nelle tasche del Gruppo Cerroni (su cui pendono 4 interdittive antimafia!) ma utilizzati per finanziare:
– un nuovo e aggiornato studio Eras Lazio per monitorare le condizioni igienico-sanitarie dei cittadini che vivono entro un raggio di 7 km dalla discarica;
– una nuova caratterizzazione geologica ed idrogeologica dell’area della discarica (ossia uno studio approfondito del sottosuolo e, più in generale, del territorio) nonché delle aree limitrofe a valle e a monte del sito, a cominciare da Albano-Cancelliera e da Ardea-Villaggio Ardeatino;
– per la bonifica (attesa da decenni!) e chiusura definitiva del sito, incluso il capping del VII invaso, non appena esaurito.
Non permetteremo che il commissariamento della Ecoambiente (che nel 2020 ha subaffittato dalla Pontina Ambiente-Gruppo Cerroni il VII invaso della discarica di Albano) si trasformi in un modo per consentire al ‘supremo’ di fare più soldi di prima, come già accaduto con il commissariamento di Malagrotta.
Abbiamo chiesto ai sindaci di Albano ed Ardea di farsi promotori di un incontro tra noi e i due commissari prefettizi!
Associazione Salute Ambiente Albano;
Comitato UST-Uniti per la Salvaguardia del Territorio;
Associazione Latium Vetus;
Associazione Pavona per la Difesa della Salute.