“Domenica 29, anche se qualche pezzo dei media locali non ha visto l’appuntamento, i Comunisti marinesi – si legge in una nota diramata dal Pcdi Marino – sono stati in piazza (Sciotti) a S. Maria delle Mole per incontrare i cittadini. Molti i commenti e gli scambi di opinione con i compagni e le compagne del Comitato Direttivo presenti. Sui temi generali, sulla morsa della crisi, sulla questione del lavoro, sui venti di guerra e sulle politiche locali. Ci sono stati compagni che si sono avvicinati mostrando il ciondolo d’oro della falce e martello che indossano da sempre. Ci sono stati cittadini che hanno preso le cartoline che erano in distribuzione – dietro sottoscrizione facoltativa – raffiguranti Berlinguer, Che Guevara, il PCI e altri temi. C’è stato chi ha annunciato una riflessione di qualche giorno per fare la scelta di iscriversi al Partito: nell’ultima settimana sono – continua la nota – stati quattro i nuovi iscritti. In particolare sui temi locali – la destra cacciata ignominiosamente da Palazzo Colonna e le elezioni amministrative di primavera – due le indicazioni pervenute: 1. Ci vorrebbe un altro PD a Marino così almeno si cambierebbe del tutto lo scenario ultimo. 2. In mancanza di un PD differente che non verrà, tenere unita la parte sinistra della politica marinese. E’ singolare, come in queste stesse ore, evidentemente o ricevendo altri input, o forse non tenendo conto dei desideri politici dei cittadini, il PD locale commenta ruota libera creando una confusione che neppure a carnevale coi coriandoli tirati per aria. Il PD dice che se ci sono le primarie, si svolgono con gli alleati e non quando dice Renzi ma prima. Però dice che le primarie possono non esserci perché (senza citare il programma, forse è un dettaglio secondario) si può trovare un accordo nel centrosinistra. Inoltre dice, come ben augurante, che sono in corso colloqui con IDV e UCS. Quindi, nei commenti giornalistici non attribuiti direttamente al PD, ma evidentemente suggeriti dalla logica colloquiale, viene scritto esplicitamente che i Comunisti non sono neppure presi in considerazione. Quindi, tornando ai cittadini che noi comunisti abbiamo incontrato in piazza, dovremmo concludere che: 1. È vero questo è un PD non utile e non intenzionato a cambiare totalmente lo scenario marinese. 2. Che questo PD persegue la rottura della Sinistra “cercando UCS e IDV” ma non i comunisti. 3. Che il successo di questa rottura perseguita, spera nel “cedimento” degli altri interlocutori con la solita tecnica delle mance. Il Partito Comunista d’Italia, conferma che il perno alternativo vero che occorre a Marino si deve basare sulla Sinistra Unita: Comunisti, Sel, Socialisti, forze nuove a sinistra ancora non radicate sul territorio ed esperienze importanti già affermatesi nella precedente esperienza marinese (comprese le liste civiche). Non a caso le convergenze programmatiche tra queste forze, sono tutte nell’alveo della passata esperienza di opposizione istituzionale ed extraistituzionale svolta negli ultimi anni a Marino. Siamo impegnati a continuare – conclude la nota – il confronto coi cittadini che continueremo ad ascoltare anche domenica prossima, a Marino, in piazza San Barnaba, dalle 9.00 alle 13.00”.