Comunità Montana, Serena Gara nuovo commissario straordinario

Con Decreto regionale è stata nominata Serena Gara nuovo Commissario straordinario della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini.

0
568

SERENA GARA NUOVO COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA COMUNITÀ MONTANA

Con Decreto regionale è stata nominata Serena Gara nuovo Commissario straordinario della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini.

“In un momento così delicato e in un contesto socio-economico così fragile, il compito di indirizzare le strategie di un Ente sovracomunale che racchiude 13 Comuni diventa una sfida importante e ambiziosa – spiega Serena Gara. – Conosco da vicino tutte le scelte prese finora: sarà mio compito renderle ancora più condivise, chiedendo la collaborazione, da subito, degli Enti locali che le hanno avallate. Dal Parco Archeologico del Tuscolo al Distretto dell’Economia Civile, passando per la CUC (Centrale Unica di Committenza), il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) o il Sistema Bibliotecario Prenestino, continueremo a proporre una visione unitaria che, allo stesso tempo, sia consapevole dei variegati bisogni di ogni Ente coinvolto. La Comunità Montana è una risorsa importante per tutti, non dobbiamo disperdere le risorse umane che vi lavorano, non dobbiamo cancellare quanto di buono è stato fatto per il territorio castellano e prenestino. Come Commissario sono chiamata a portare la Comunità Montana alla sua trasformazione in un’Unione dei
Comuni, adottando tutti gli atti necessari a garantire la prosecuzione dell’attività e delle funzioni di questo Ente sovracomunale. Desidero ringraziare il Commissario straordinario uscente, Danilo Sordi, per il lavoro svolto”.

“Lettera aperta di Maurizio Aversa a sostegno di Danilo Sordi. Contro le scelte di Zingaretti e Astorre. La presa di posizione a seguito della defenestrazione dell’ottimo reggente della Comunità Montana Castelli romani e Monti Prenestini.

La Comunità Montana dei Castelli romani e Monti Prenestini è un Ente sovra comunale. Territorialmente coincide con tredici comuni, appunto, dei Castelli romani e dei Monti Prenestini. Svolge una attività che vede il continuo confronto con l’economia di area, con il settore agrosilvopastorale, con la vocazione turistica presente ma sempre migliorabile, soprattutto in modo esteso. I piccoli borghi sono gioielli. Conta molto la passione e la conoscenza specifica del territorio. Chi ha diretto situazioni analoghe, come possono essere ex sindaci, o già responsabili di aree protette regionali come i Parchi, ha naturalmente più facilità di affrontare la quotidianità e, perfino, di misurarsi con inventiva verso approdi come i Cammini, come il turismo diffuso, come la cultura a servizio dei tanti centri e dei visitatori che ne vogliano godere. Boschi estesi, rocche palazzi antichi e castelli: attivi o sgarrupati. Tutte cose che Danilo Sordi, un uomo e manager semplice, non uno dei “ghe pensi mi”, ha sempre svolto con dedizione, successo e riconoscimenti (bipartisan come si dice). Tutte cose che Danilo Sordi ha sempre voluto conoscere direttamente: non con le carte, ma andando ai cammini, partecipando alle spiegazioni di guide etc.etc. Ma, questo bravo amministratore e ambientalista convinto (e senza essere un talebano dell’ambiente), non aveva fatto i conti – nonostante una sua antica conoscenza della materia – con la frase non più milanese, ma romana “a Fra che te serve?”. Eh si, perché Danilo Sordi, non è stato bocciato (unico di tutte le nomine riconfermate in Regione Lazio) per inefficienza, per incapacità, per errore, o per aver rubato la cassa. No, non avendo intercettato un qualche “a Fra che te serve?” – domanda che può essere svolta in entrata o in uscita – ha pagato. Che cosa ha pagato? Semplicemente che, avendo una propria testa, con propri pensieri, ed anche pensieri politici, questi stessi pensieri hanno scelto di svolgere una adesione ad un determinato partito (Europa Verde), lasciando una sua precedente adesione (di lungo corso e non opportunistica dunque)al PD. Ora, potremmo gridare allo scandalo non tanto e non solo per l’azione contro Sordi per motivo politico, ma vogliamo sottolineare di più, con semplici quesiti che mostrano quanta pochezza e inaffidabilità politica si registrano negli esponenti del PD che dirigono la Regione (Zingaretti) e il PD laziale (Astorre). Chiediamo a tutti e due o chi voglia di loro di rispondere a questa domanda: “intendo continuare il lavoro svolto egregiamente dai miei predecessori in pieno accordo con i sindaci. La Comunità Montana è una risorsa importante: non dobbiamo disperdere le persone che vi lavorano e non dobbiamo cancellare quanto di buono è stato fatto per il territorio castellano e predestino”, questa dichiarazione, secondo voi due, è quella di chi subentra ad una situazione di fallimento? Oppure è quella di chi si riconosce ed apprezza massimamente il lavoro svolto fin qui? E, quindi, se chi stava dirigendo non aveva posto necessità di lasciare perché mandarlo via? Eccolo lo scandalo: cacciare non un intruso che dall’opposizione per giochi strani si intrufola in una maggioranza. Ma si manda via una dignitosa persona che ben dirige, perché da una corrente di maggioranza (che appoggia Zingaretti) il PD, è approdato ad una altra corrente, Europa Verde, che ugualmente appoggia Zingaretti! E’ semplicemente folle, se non ritorsione che non ha nulla a che vedere con le istituzioni, con il bene dei cittadini, con la politica. E’ killer aggio gratuito. Sono grato a Danilo Sordi che non si piega a questo e ricorrerà contro tale decisione”. Lo rende noto Maurizio Aversa.