POLITICA – I Consiglieri comunali di opposizione hanno protocollato una comunicazione di rinuncia al gettone di presenza per la seduta del Consiglio di Albano Laziale che non si è svolta il giorno 6 febbraio scorso richiedendo che lo stesso, venga devoluto ai Servizi Sociali ed utilizzato come fondo per le famiglie meno abbienti”.
“Dopo aver firmato una risposta ufficiale circostanziata in merito a tale richiesta – dichiara in una nota il Presidente del Consiglio Comunale di Albano Massimiliano Borelli – essendo a tal proposito comparsi alcuni articoli sul web, mi corre l’obbligo di fare una precisazione anche qui, pubblicamente.
Il Ministero dell’Interno in data 29/9/2011 ha espresso un parere molto chiaro sull’Art. 82 (“gettoni di presenza per sedute andate deserte”) del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali): “in caso di sedute del Consiglio Comunale dichiarate deserte, il gettone di presenza non va corrisposto, nemmeno ai consiglieri comunali presenti”.
La logica – continua Borelli nella sua nota – che mi sento di condividere totalmente, è basata sull’applicazione della “Spending review”, un processo – lo ricordo – finalizzato a ridurre ogni forma di spreco nella Pubblica Amministrazione.
Perché i cittadini dovrebbero “pagare” i Consiglieri comunali per un compito che non hanno svolto visto che la seduta del Consiglio non si è mai aperta? La legge non è soggetta ad interpretazioni, in questo come in altri casi – conclude Borelli – neanche da parte di chi la omette per mera ricerca di visibilità”.