Conversando con Grazia Distefano

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Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato, oggi per noi di “Meta Magazine”, la scrittrice Grazia Distefano.

INTERVISTA

ILARIA – Ciao Grazia e benvenuta su “Meta Magazine”. Grazie per aver accettato di scambiare quattro chiacchiere con me! Vorrei chiederti innanzitutto, come è nata l’idea di scrivere questi tuoi sei libri?
GRAZIA – Grazie a te, cara Ilaria, per il tuo invito, gradito ed inaspettato. E grazie di cuore per la tua professionalità e squisita attenzione nei miei riguardi. È la prima volta che mi succede e per questo sono molto emozionata. Non so come sia nata l’idea di scrivere e pubblicare i miei scritti. Calcola che da quando ho iniziato a scrivere ho contato ben circa 1500 poesie… mi nascevano dal cuore e poi le scrivevo. Certo, alcune poesie sono molto belle, apprezzate anche da critici letterari, altre sinceramente lo sono un po’ meno. L’idea della pubblicazione è nata un giorno in cui mi sono detta: ma perché non fare un libro tutto mio? In fondo è una soddisfazione personale, e così ho cominciato a pubblicare.

ILARIA – Raccontare tutta la tua carriera non è uno scherzo, hai fatto tantissime cose. Ci racconti il percorso emotivo, di studio e di ricerca che ti ha portato alla stesura di ognuno di loro?
GRAZIA – Come ti dicevo sopra, ho scritto più di 1500 poesie: a volte di notte mi alzavo e scrivevo le mie ansie, i miei dolori, le mie paure ad affrontare la vita dopo la morte di mio  marito. Scrivere mi faceva bene, era ed è un dialogo aperto con lui. La ricerca è stata ed è ancora per me un momento di dolore che poi si trasforma in versi. Ho letto e riletto molti poeti  e da quelle letture mi sono accorta che il dolore è universale, ma anche l’amore è un sentimento che spesso è nascosto nei meandri dell’anima, e solo nella scrittura viene fuori. Naturalmente amo Gabriel Garcia Lorca, Pablo Neruda e che dirti…..Emily Dickinson, Alda Merini etc..etc..

ILARIA – Quali messaggi speri di trasmettere a coloro che li leggeranno e a quale pubblico credi siano rivolti principalmente?
GRAZIA – Sai Ilaria, sarebbe bello pensare di trasmettere messaggi, ne sarei davvero orgogliosa. Vorrei dire a coloro che mi leggeranno che il dolore va oltre quella linea di confine tra cielo e mare, perché il dolore nasce pian piano, diventando parte di noi stessi, e come il mare e il cielo si incontra con l’anima per poi baciarsi.

ILARIA – Per te quali sono gli ingredienti per essere una scrittrice di serie A in Italia?
GRAZIA – Non so quali siano gli ingredienti. Sono molto sincera: a volte credo ci voglia un po’ di fortuna.

ILARIA – Sei una donna poliedrica e piena di sfumature, tra cui vi è quella di poetessa… Cosa provi esattamente quando dai vita alle tue opere? Raccontaci.
GRAZIA – Quando do vita a una poesia è un po’ come quando ero incinta di mia figlia: pian piano sentivo il suo respiro, pian piano sentivo che si muoveva dentro di me e così è quando scrivo. Comincia a muoversi qualcosa dentro, poi piano piano si plasma fino a che riesco a “partorirla”, ed è bellissimo.

ILARIA – Poesia: è davvero da considerarsi il terreno economico meno fertile? Cosa si può fare per far riconoscere e rivendicare la sua “prima” nobiltà?
GRAZIA – Ho sempre pensato che la poesia per certe persone sia solo “noia”, ed effettivamente l’ho anche toccato con mano.  Sicuramente non c’è da pensare al fatto economico, anzi, si spendono soldi per pubblicare, a meno che non si diventi famosi, e allora è altra cosa. Per far amare la poesia si dovrebbe cominciare a rivalutarla soprattutto nelle scuole, non insegnarla in maniera noiosa, ma magari facendo partecipare i ragazzi a laboratori poetici da loro stessi creati.

ILARIA – Cosa ti porti nel cuore circa ogni riconoscimento ricevuto per le tue opere?
GRAZIA – Ogni riconoscimento è una gioia, e sempre una domanda: ma sta capitando proprio a me?

ILARIA – Quali sono i suggerimenti che ti senti di dare a chi vuole intraprendere un viaggio nel mondo della poesia?
GRAZIA – Consiglierei ai ragazzi di intraprendere un viaggio nel mondo della poesia e forse riusciremo a essere migliori. La poesia potenzia le risorse umane, migliora  gli animi e nel mondo di oggi, violento soprattutto tra coetanei, credo che servirebbe molto.

ILARIA – I lettori come possono seguirti?
GRAZIA – I lettori mi possono seguire su Instagram,  sulla pagina FB Lanfranco_Grazia  e sul mio sito www.distefanograzia.it

ILARIA – Ci sono novità che ti va di condividere con i lettori? Quali sono i tuoi prossimi progetti letterari?
GRAZIA – Il mio prossimo progetto è un romanzo al femminile. Il titolo sarà NAMASTE’, uscirà a fine anno e nei primi del 2023 ci sarà anche il mio sesto libro di poesie.

ILARIA – Quale tuo libro regaleresti, qualora tu potessi, al Santo Padre? E perché?
GRAZIA – Al Santo Padre ho inviato il mio primo libro di poesie IL COLORE DI UNA LACRIMA e sorprendentemente mi ha risposto tramite il suo Segretario facendomi i complimenti e dandomi conforto per la perdita di mio marito.

ILARIA – Che rapporto hai con Dio?
GRAZIA – Bella domanda: Dio per me è nelle persone sofferenti, nei bambini malati, nei poveri. Dio per me è un Ente che esiste, ma che forse mai conosceremo.

Sito web ufficiale della scrittrice

www.distefanograzia.it