Crea, Credi, Cambia, il patto generazionale dei giovani amministratori della destra

Elisabetta Cecchitelli a Campagnano e Alessandro Sancamillo a Bellegra sono gli esempi della giovane classe dirigente di Gioventu Nazionale - FdI eletti lo scorso 3 Ottobre

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Elisabetta Cecchitelli e Alessandro Sancamillo - Gioventu Nazionale Provincia di Roma

Sono 300 i giovani amministratori espressione di Gioventu Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, eletti nell’ultima tornata di elezioni amministrative in tutta Italia, che si sono riuniti in assemblea per sottoscrivere un Patto Generazionale. La destra è storicamente terreno fertile per i giovani militanti politici. Tutti gli ultimi leader dei partiti che della destra italiana sono rappresentanti, sono nati e cresciuti all’interno delle organizzazioni giovanili. La stessa classe dirigente di FdI proviene per gran parte da quello che fu il serbatorio giovanile di An, Azione Giovani, di cui Giorgia Meloni è stata Presidente nazionale. A guardare bene l’intero panorama politico della penisola, Fratelli d’Italia è l’unico partito che vede il suo movimento giovanile come principale palestra di crescita per la sua classe dirigente.

Anche in Provincia di Roma i “giovani patrioti” si sono fatti valere ed iin alcune realtà sono stati chiamati ad amministrare i loro territori con incarichi importanti. E’ il caso di Alessandro Sancamillo a Bellegra ed Elisabetta Cecchitelli a Campagnano di Roma. Sentiamo cosa hanno da dire:

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Alessandro Sancamillo – Consigliere Comunale di Bellegra

Alessandro Sancamillo, 32 anni, laureato in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione alla Sapienza, dipendente presso il Ministero della Difesa come civile. Secondo più votato con 122 preferenze, all’interno della lista Sviluppiamo Bellegra, guidata dal riconfermato Sindaco Flavio Cera. In seno all’amministrazione municipale, detiene le deleghe alla cultura, turismo, marketing territoriale, eventi ed associazionismo.

“Sono una persona solare, dinamica, determinata, testarda. Amo interagire con le persone. Dicono che faccio parlare anche i muri. Vivo la politica come una passione, la pratico da circa 15 anni, anche se questa è stata la mia prima candidatura. L’appartenenza al mondo della destra per me è stata naturale, non solo perché mio padre è un ex Carabiniere e sono stato educato a certi valori, ma soprattutto perché un certo modo di essere e vedere la vita ha fatto sempre parte del mio vissuto. La cultura della legalità è stata per me un punto fermo. Ho letto tanti libri sulla storia della mafia e sulla storia italiana in generale, da cui spesso ho preso spunto, ma il mio impegno è nato prima di tutto per il mio territorio e la mia comunità.

Ho iniziato svolgendo attività di associazionismo nella Pro-Loco a Bellegra, di cui sono stato Vice- Presidente, rivolgendo sempre particolare attenzione al mondo giovanile, creando per i ragazzi e le ragazze del mio paese un punto di ritrovo, che negli anni è cresciuto, fino a fondare il Movimento Giovanile Sviluppiamo Bellegra, composto da quasi 30 ragazzi, molti per i numeri di Bellegra che arriva a 3mila abitanti. Abbiamo una sede operativa, dove abbiamo promosso convegni su temi importanti come violenza sulle donne, bullismo), organizzato le giornate ecologiche, la raccolta degli abiti usati da donare alla Caritas, fondato il giornalino del Paese, e svolto attività in sinergia con l’amministrazione. Da qui è cresciuto in me l’interesse per l’impegno diretto in politica, che mi ha portato a questa bella campagna elettorale.

Come l’hai svolta?

“Semplicemente, lealmente e onestamente, con l’aiuto della mia famiglia, mia madre, mio parde e mio fratello,  parte dei miei ragazzi, che non finirò mai di ringraziare: Mariangela, Laura, Fabiana, Barbara e Fausto). Ci riunivamo 2 volte a settimana nella mia seconda casa, e davanti a pizza, patatine, Coca-Cola organizzavamo idee ed incontri con gli elettori”.

L’emozione più bella?

“Il giorno dello spoglio delle schede, l’ansia mi assaliva, fino a quando, verso le 18:00, abbiamo capito di aver vinto ed io ho realizzato di essere stato eletto”.

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Alessandro Sancamillo

Al termine di questi 5 anni sarai soddisfatto se?

“La soddisfazione più grande sarà quella di dare maggiore visibilità ai giovani, creando altri spazi di aggregazione, di far rimanere vive le associazioni, perché sono la tradizione del nostro Paese, di sviluppare un progetto turistico-culturale che faccia conoscere le grandi potenzialità di Bellegra a livello nazionale. Ciò che sono oggi però, non sarebbe stato possibile senza Fratelli d’Italia, il partito ha cui appartengo ed a cui ho creduto sin dal primo istante, e Gioventu Nazionale, di cui sono dirigente provinciale. Una comunità di ragazzi e ragazze con cui si può crescere e ci si può confrontare come una vera squadra”.

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Elisabetta Cecchitelli – Consigliere Comunale Campagnano di Roma

Elisabetta Cecchitelli: diplomata in Scienze Umane, laureanda in Lettere Moderne; già autrice di tre libri pubblicati; “L’ultimo,in particolare mi ha donato molte soddisfazioni, tra cui una generosa recensione di Francesco Storace su “Il Tempo”. Amo scrivere e leggere da sempre, i libri sono il mio rifugio e la cultura, in generale, è la mia più cara amica, pronta sempre ad insegnarmi qualcosa. La mia passione, la scintilla che mi accende, tuttavia è la politica. Essa mi ha preso per mano e mi ha trascinato in un’esperienza bellissima e fortissima; infatti mi sono candidata nel mio paese, Campagnano di Roma, con la lista civica Cambiare Davvero per Alessio Nisi Sindaco, in una coalizione di centro-destra, per Fratelli d’Italia. Il risultato è che oggi ho l’onore di ricoprire la carica di Consigliere Comunale, delegata alla cultura”.

“Sono una persona spigolosa – confida Elisabetta – a tratti istrionica, semplice, ma al tempo stesso difficile da capire; sono estroversa e difficilmente non riesco a fare amicizia, tuttavia necessito spesso di momenti di introspezione e quindi di introversione. Insomma sono una persona un po’ particolare, ma la cosa più importante è che se prendo un impegno lo porto avanti sempre, anche se ci sono tante difficoltà; non mi arrendo mai e credo fortemente nelle mie idee e in me stessa”.

Come nasce la tua passione per la politica?

“Non nasce in un momento preciso, ce l’ho dentro da sempre. Infatti quando qualcuno mi pone questa domanda, rispondo sempre che la politica è un qualcosa che ho dentro da ancor prima di nascere; nasco infatti in una famiglia che è sempre stata esposta e attiva politicamente, da generazioni, quindi è un po’ come se fossi “figlia d’arte”.

Perché hai scelto di impegnarti a destra?

“Perché è qui che riesco ad essere davvero me stessa; è qui che posso essere libera di pensare e di esprimermi senza preconcetti e senza limiti inutili. Ad esempio, essendo io amante della cultura, sono dell’idea che essa sia di tutti e che sia bella e interessante tutta; a sinistra questa cosa è inaccettabile e certe parti della storia e dell’arte per loro andrebbero debellate come un male. Ho scelto di stare a destra perché amo il mio Paese, confido nell’Italia, nella sua bellezza e nella sua forza; credo nell’identità nazionale e in tutti quei valori che essa rappresenta, dalla famiglia al lavoro. Ho scelto la destra italiana perché nella vita mi piacciono le cose concrete, il pragmatismo, e non le ideologie campate in aria. Ho scelto Fratelli d’Italia perché sono una patriota ed ho deciso di mettermi al servizio della mia Nazione. Non c’è un tema in particolare per cui ho deciso di fare politica; è l’insieme dei principi con cui sono cresciuta che, sicuramente, mi hanno spronato a non accontentarmi del mediocre che mi circonda ma ad alzarmi per cercare di cambiare io stessa la realtà. Mahatma Gandhi insegna: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

Come hai vissuto la campagna elettorale?

“La mia campagna elettorale è stata un’esperienza davvero illuminante e formativa; ho avuto l’occasione, per settimane, di stare a contatto con ogni realtà del mio paese e ogni persona che incontravo mi insegnava qualcosa. Mi sono resa conto che spesso diamo per scontato molte cose, quando invece dietro ad ogni realtà, ad ogni servizio che la cittadinanza mette a disposizione, ad ogni impresa, ad ogni attività commerciale e così via, c’è un’infinità di problematiche e di responsabilità che non vanno assolutamente trascurate. La campagna elettorale è stata organizzata in incontri, con stand e gazebi, in tutte le aree del paese, da quelle più centrali a quelle più esterne; abbiamo fatto visita a tutte le attività commerciali, incontrato delle associazioni, e fatto sentire la nostra presenza in tutte le istituzioni, dalla scuola alla chiesa. Una delle cose che mi ha molto colpito è stata la reazione dei bambini: così piccoli e così ingenui, molti di loro hanno concepito la campagna elettorale come una gara tra squadre e quando incontravano la mia “squadra” facevano il tifo per noi. È stato davvero toccante, come lo è stato anche vedere gli anziani, che ci sorridevano perché stimavano il lavoro che stavamo svolgendo e il programma che portavamo avanti. È stato bello vedere quasi tutti i commercianti schierarsi dalla nostra parte, senza paura di ripercussioni in caso di una nostra perdita, perché ci ha fatto capire che stavamo andando nella direzione giusta.

Nel complesso quindi, è stata una campagna elettorale davvero emozionante e che mi ha regalato molte soddisfazioni; e nel lavoro che andrò a svolgere in questi 5 anni, cercherò di tenere sempre bene a mente gli sguardi e i sorrisi di stima e di incoraggiamento che i cittadini mi hanno regalato in quelle lunghe settimane. D’altronde è per loro che sono qui, no?”.

Tra 5 anni sarai soddisfatta se?

“Se avrò riportato in vigore il Polo Culturale del mio paese e se sarò riuscita a creare e svolgere delle iniziative culturali in grado di togliere dalla strada i ragazzi, di coinvolgerli in qualcosa di costruttivo e di canalizzare le loro forze e le loro menti in qualcosa di grande e bello per il paese, in particolare con l’apertura di un teatro e di un circolo letterario”.

Progetti futuri per te stessa?

“Ne ho diversi: primo fra tutti sicuramente finire gli studi, infatti tra pochi mesi dovrei laurearmi, impegni amministrativi permettendo! Poi vorrei continuare a scrivere e pubblicare i miei libri, perché è il mio modo per esprimere parti di me, che magari nella vita di tutti i giorni non riesco a tirar fuori; fin da piccola, infatti, il mio sogno è fare la scrittrice. Parallelamente a ciò, vorrei continuare il mio percorso politico con Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia, perchè voglio essere parte integrante e attiva del cambiamento che auspico avvenga al più presto.

Voi amministratori di Gioventu Nazionale avete sottoscritto un patto: cosa significa?

“Il Patto Generazionale che ho sottoscritto è per me una sorta di programma politico che noi nuovi eletti promettiamo di andare a realizzare; un programma etico ma anche pragmatico, che ci accingiamo a seguire. Lo considero anche come una sorta di giuramento, un po’ come facevano i soldati nell’esercito; d’altronde cosa siamo noi, se non “soldati” che si schierano e lottano per salvare e cambiare il paese? I contenuti del patto sono i principi e i valori che abbiamo scelto di seguire: dalla coerenza al coraggio; dalla difesa dei diritti della nostra generazione, alla protezione della bellezza e della storia della nostra città e del nostro Paese; dall’attenzione per l’ambiante che ci circonda, alla promozione di stili di vita sani, contro soprattutto l’uso e la diffusione di droghe tra i giovani; dalla difesa della famiglia, all’incremento della sicurezza. Insomma il Patto Generazionale è l’impegno che noi giovani amministratori ci prendiamo per il futuro, per essere una classe dirigente degna della nostra Nazione”.

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Elisabetta Cecchitelli

TESTO COMPLETO DEL “PATTO GENERAZIONALE – CREA, CREDI, CAMBIA:

“Ci impegneremo a restituire dignità alla politica, la più importante forma di impegno civile che si possa abbracciare.

Ci impegneremo ad essere un esempio fondato sulla coerenza, sul coraggio, sulla preparazione che rappresenterà il più grande nemico dell’antipolitica, del compromesso al ribasso, dell’inciucio e dell’improvvisazione.

Ci impegneremo a difendere strenuamente il nostro territorio, onorando il mandato popolare affidatoci.

Ci impegneremo a dar voce alla nostra generazione, a difendere i loro diritti, lo studio, il lavoro, la felicità, la vita.

La nostra passione è rivolta ai tanti ragazzi fagocitati dall’indifferenza, disillusi e che non nutrono aspettative nella politica e nel futuro.

Ci impegneremo a proteggere la bellezza e la storia delle nostre città e il loro tessuto produttivo di prossimità. Tutto ciò le rende dei luoghi unici e irripetibili, ma fragili. E’ cruciale, in nome della giusta battaglia, tutelarli dalle mire espansionistiche del globalismo, dall’edilizia selvaggia, dalla precarietà economica.

Ci impegneremo a proteggere il nostro ambiente, il nostro verde, la natura che abita le nostre città. L’ecologia, l’equilibrio tra la difesa dell’ambiente e la crescita socioeconomica, è la sfida della nostra generazione.

Ci impegneremo nella promozione di stili di vita, lottando contro il consumo e lo spaccio di droga, soprattutto fra i giovani.

Ci impegneremo a tenere lontani dalle scuole e dai luoghi di aggregazione delle nostre città, ogni forma di discriminazione, abuso, sopraffazione. Esalteremo i valori provenienti dallo sport, dal volontariato, dalla scuola, per cancellare ogni forma di delinquenza e violenza.

Ci impegneremo a difendere la famiglia, nucleo fondamentale su cui si fonda la società. Ad essa riconosciamo il prima dell’educazione, della formazione, della crescita di ogni uomo, poiché è da essa che nasce la vita.

Ci impegneremo a rendere le nostre città sicure, perché la sicurezza è una condizione necessaria per sentirsi liberi. Difenderemo la libertà di vivere la città in sicurezza, dal centro alle periferie, in pieno giorno come di notte.

Ci impegneremo ad essere una classe dirigente degna per la nostra Nazione.

Con umiltà e caparbietà ci faremo valere in ogni sede, anteponendo gli interessi dell’Italia ad ogni interesse particolare.

Saremo la spina nel fianco di chi vuole negare una speranza alla nostra generazione e alla nostra Terra.

Saremo la destra del futuro”.