Dal Consiglio di Stato stop all’Inceneritore di Albano

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Inceneritore
Impianto di incenerimento dei rifiuti urbani

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di sospensiva del Comune di Albano Laziale sulla recente approvazione di un nuovo cronoprogramma da parte della Regione Lazio per la costruzione dell’inceneritore di Roncigliano. Dopo la sentenza avversa del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, nel primo pomeriggio il Consiglio di Stato ha reso pubblica l’ordinanza con cui blocca nuovamente l’avvio del cantiere, accogliendo l’istanza presentata dal Comune di Albano Laziale.

Il Consiglio di Stato motiva in modo preciso: «il Comune appellante ha evidenziato che la richiesta di tutela cautelare è tesa ad evitare l’aggravamento dell’inquinamento dell’aria su cui sorgerà l’inceneritore, anche se non è ancora in esercizio, perché i lavori relativi dovrebbero iniziare a giorni interferendo con le attività di caratterizzazione del territorio e di bonifica sollecitate dalla Regione». «Detto Ente – si legge nel Decreto – ha aggiunto che l’interesse alla realizzazione dell’impianto è recessivo a quello della tutela del territorio e della salute dei cittadini in virtù del principio di precauzione e rispetto all’interesse a non avviare inutilmente i lavori». E ancora: «Appare preminente, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, quello dell’Ente locale ad evitare l’apertura di cantieri che potrebbero rivelarsi dannosi per l’integrità del territorio».

“Il Consiglio di Stato – dichiara il Sindaco Nicola Marini – accoglie di fatto le nostre ragioni, quelle che da tempo, con tenacia e fermezza, portiamo avanti: un territorio già così sofferente in termini igienico-sanitari e ambientali non può sostenere la presenza di questo impianto. Anche il Consiglio di Stato mette in luce le contraddizioni con cui ha agito la Regione Lazio, e che il nostro Comune ha legittimamente evidenziato. La Regione da una parte firma un nuovo cronoprogramma e dall’altra chiede a Pontina Ambiente una caratterizzazione dell’area, che poi il Comune dovrà valutare in sede di conferenza di servizi, tra l’altro già convocata dalla nostra Amministrazione. Siamo ovviamente molto soddisfatti di questa pronuncia, ma la nostra azione di certo non si ferma e continueremo ad opporci alla costruzione dell’inceneritore con atti concreti, amministrativi, legali e politici. Le nostre ragioni evidentemente valgono”. La discussione in Camera di Consiglio è fissata per il 7 maggio prossimo.