Dal Festival di San Remo a Meta Magazine Matteo Gabbianelli dei KuTso

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KuTso
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Abbiamo avuto il piacere di intervistare Matteo Gabbianelli, frontman della rock band dei KuTso, dichiarati i vincitori morali della categoria giovanile del Festival di Sanremo. Si definiscono “Un dolce venuto male ma coloratissimo”. Noi di Meta Magazine siamo qui per farvi assaggiare una fetta di questo dolce dal gusto irriverente.

Matteo, sappiamo che il nome KuTso era una parola che usavi come “parolaccia” tra i banchi di scuola ma non sappiamo le vostre vere origini, raccontaci la vostra storia e di come è nato il gruppo dei KuTso.

“La band è nata nel 2006 e da allora non abbiamo mai smesso di fare concerti. Nel 2010 è uscito il nostro primo video autoprodotto e nel 2011 il nostro primo ep “Aiutatemi” (22r). Abbiamo dato alle stampe il primo disco nel 2013 “Decadendo Su Un Materasso Sporco” e abbiamo suonato nel 2014 al concerto del Primo Maggio a San Giovanni, abbiamo aperto il concerto di Caparezza a Miami e suonato come guest alle date italiane di Gogol Bordello e Primal Scream. Nello scorso anno abbiamo totalizzato più di cento concerti in giro per l’Italia”.

Grazie a Sanremo siete stati apprezzati in tutta Italia, ma per i Castelli Romani siete diventati un motivo d’orgoglio, se non sbaglio infatti siete di queste parti, tornerete a trovarci ogni tanto?

“Io sono di Marino, mentre Donatello (chitarrista) e Luca (bassista) vivono a Frascati. Simone (batterista) è di Sutri in provincia di Viterbo. In realtà siamo dei tipi solitari che non frequentano molto il loro ambiente natale. I castelli sono bellissimi, ma siamo quasi sempre in giro”.

Com’è salire sul palco dell’Ariston, cosa si prova a cantare per essere giudicati? Anche se abbiamo visto che eravate molto a vostro agio, possibile che non vi venga mai un pò di tremarella alle gambe?

“Non ci interessava la competizione, volevamo solo divulgare il nostro progetto a più gente possibile. Eravamo concentrati sulla performance. La tensione c’era ovviamente, ma abbiamo volutamente messo da parte ogni pensiero inerente ai “dati auditel” per non distrarci”.

Siete stati esilaranti in tutto, dai vostri balletti a Carlo Conti in versione doccia (che rimarrà nella storia) ed i vostri sfidanti quando vi guardavano negli occhi nonostante la tensione non riuscivano a non ridere. Siete una ventata d’aria fresca, anche nella vita di tutti i giorni? Qual’è il vostro trucco?

“Ci piace godere della vita e non abbiamo alcuna ossequiosa soggezione nei confronti dell’ufficialità, delle istituzioni e dell’autorità. Siamo tutti uguali di fronte al buon Dio”.

Per pochissimo siete arrivati secondi, proprio il romanticismo di cui spesso vi prendete gioco ha premiato Giovanni Caccamo, cosa ne pensate al riguardo?

“Che è giusto così, Sanremo è il festival della Canzone italiana, noi siamo una cosa a parte”.

Matteo so che mi pensi ogni giorno ed ogni notte, ovviamente scherzo e mi riferisco alla vostra canzone “Marzia”, ma tutte queste donne tra cui “Elisa” che avete portato a Sanremo esistono davvero? Dì la verità le hai conquistate con i tuoi balletti folli ed i tuoi costumini niente male…

“Marzia esiste e quella canzone fu scritta per convincerla a mettersi insieme a me nonostante i miei mille difetti. Elisa è una sorta di “consorzio di donne” a cui appartiene l’esperienza narrata nella canzone. Per quanto riguarda i balletti e i costumi ancora non siamo riusciti a capire se è una cosa che piace alle donne o le schifa. Probabilmente entrambe le cose”.

La copertina del vostro album “Musica Per Persone Sensibili” mi ha colpito, i KuTso nuotano in una piscina di colore, cosa rappresenta per voi il “colore”? Tra l’altro so che a breve sarete a Roma alla libreria Feltrinelli proprio per promuovere il vostro album.

“La nostra musica è un caleidoscopio di suoni ed impressioni, un guazzabuglio di invettive, lamenti e parole semplici rivolte all’Universo. Siamo un dolce venuto male, ma coloratissimo. Il disco contiene 14 canzoni di rock inopportuno dal sound duro e grasso.

Dal 19 al 25 febbraio saremo nelle Feltrinelli delle maggiori città per promuoverlo con dei minilive acustici dove si potrà acquistare “Musica Per Persone Sensibili”.

Dopo questa grande conquista quali sono gli obiettivi futuri dei KuTso?

“Diventare una realtà nazionale a tutti gli effetti.

A tutti i nostri lettori, i KuTso vi aspettano per un minilive il 24 Febbraio alle ore 18.30 alla libreria Feltrinelli di Roma in via Appia Nuova. Appuntamento da non perdere.