Daniele Brunamonti lancia Laboratorio Albano

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Daniele Brunamonti
Daniele Brunamonti Consigliere Comunale di Albano (Pdl)

Con la paralisi del governo nazionale sembra che anche la politica locale sia andata in letargo: cosa ne pensa?

“Qui purtroppo sembra che siamo stati precursori di questo clima: ad Albano infatti lo stallo politico amministrativo dura ormai da tre anni, non vorrei che i cittadini si abituassero a questo stato di cose. Da un lato chi governa non fa quelle scelte strategiche e di prospettiva per lo sviluppo ed il benessere del nostro territorio, mentre si attarda in litigi e battibecchi interni ai partiti di maggioranza che agli occhi dei piu sono semplicemente incomprensibili oltre che inconcludenti. Dall’altro l’opposizione ed il Pdl, partito di maggioranza relativa in città nelle ultime consultazioni municipali, di cui faccio parte, non è stata realmente credibile nella sua azione”.

Perchè?

“Questo lo dovreste chiedere a chi quell’opposizione doveva guidare, ossia l’ex assessore regionale all’ambiente Marco Mattei, il quale è sembrato ricordarsi di fare o far fare opposizione ad Albano soltanto quando ha perso il suo ruolo assessorile”.

Cosa si sente di dire in merito alle questioni piu’ calde della politica locale quali Inceneritore ed aziende partecipate?

“Sull’Inceneritore a parlare per me sono i fatti: sin dal 2007 infatti le mie prese di posizione concrete contro l’installazione dell’impianto di Roncigliano ed il settimo invaso sono note a tutti, essendo stato io l’unico esponente del centrodestra eletto in consiglio a tenere una posizione così chiara ed in modo coerente. A tal proposito mi fa piacere riconoscere che, se la battaglia contro l’inceneritore si può ancora vincere, un ruolo importante lo hanno ricoperto tutti quei cittadini che, in varie forme, in questi anni si sono mobilitati ed impegnati per il loro territorio fuori dai partiti tradizionali. Il Movimento No-Inc, eccetto alcune deteriori strumentalizzazioni ideologiche poste in essere da alcuni suoi esponenti facilmente riconducibili all’estrema sinistra, ha rappresentato un positivo momento di partecipazione civica. Sulle partecipate la mia posizione è chiara: l’obiettivo di tutti deve essere la salvaguardia del lavoro, per oggi e per domani. Per quanto riguarda Albafor, per il suo risanamento si agisca sulla pianta organica, analizzando i veri bisogni dell’azienda, tagliando sprechi e qualsiasi posizione di privilegio personale. Per Albalonga, se la giunta porterà in Consiglio Comunale un provvedimento serio sono pronto a votarlo e sostenerlo”.

Ma questo non è consociativismo?

“Consociativismo è spartirsi il potere ed i posti nelle segrete stanze mentre ai cittadini si raccontano bugie, la politica per come la intendo io invece si fa privilegiando gli interessi dei cittadini, dicendo si quando questi interessi a mio avviso vengono garantiti e dicendo no quando al contrario non è così, in modo palese e trasparente”.

Ci può fare qualche esempio?

“Nella nostra città ci sono ancora alcune aree che non usufruiscono di efficenti impianti fognari, come la zona di Monte Savello ad esempio. L’essere riuscito, senza troppo clamore, a porre la questione all’attenzione degli organi competenti per avviarne la definitiva risoluzione, mi riferisco in particolare alla zona di via Penna Fredda, senza fermarmi alla semplice invettiva contro la maggioranza, credo possa essere esemplificativo della logica secondo la quale agisco”.

Cosa dovrebbe fare l’opposizione secondo lei quindi?

“Se il nostro interesse fosse soltanto quello di tornare al potere ci basterebbe assistere silenziosi alle contorsioni del centrosinistra, che si fa da solo l’opposizione interna, a causa di una coalizione talmente disgregata e litigiosa che si sta dimostrando incapace di andare avanti con la necessaria risolutezza per rispondere ai problemi delle persone. La migliore campagna elettorale a nostro favore la stanno facendo gli esponenti dei partiti che oggi governano Albano, ma questo non può bastarci, perchè non affrontare ora alcune scelte importanti su problemi dirimenti rappresenta un danno economico per le famiglie di Albano, ecco perchè credo che sia il momento di una scossa vera”.

Vuole sfiduciare il Sindaco Marini?

“Le manovre di palazzo non mi hanno mai interessato ne rappresentano il mio modo di concepire la politica, l’L’alternativa non nasce dal notaio. Se c’è una critica che mi sento di fare alla mia parte, ossia il centrodestra di Albano, sta nel fatto che in questi due anni ci si è rinchiusi all’interno di logiche politicanti, rinunciando al confronto aperto con la città”.

Come ovviare a questo secondo lei?

“Chi oggi si trova ad opporsi all’attuale maggioranza deve d’ora in poi avere l’obiettivo di costruire l’alternativa. Ciò non si costruisce attraverso la distribuzione di posti o il rafforzamento di vecchie e logore clientele, magari attraverso vecchie logiche, queste si consociative; questi giochi li lascio volentieri ai Gambucci, ai Rovere ed ai Mollica di turno,  ma attivando un vero momento di ascolto e dialogo con i cittadini. Per rinnovare Albano occorre rinnovare la politica ed i suoi rappresentanti: per parte nostra continueremo con sempre maggiore forza, anche con il supporto dei nostri riferimenti politici regionali e nazionali, che non tutti nel centrodestra ad Albano possono oggi esibire,  nell’azione politica e sociale,  per creare le condizioni per un profondo rinnovamento, dando spazio ai giovani che già agiscono nelle strutture di partito ma soprattutto a quei tanti che sono fuori dalla politica ma hanno talenti ed energie da mettere a disposizione della nostra città da subito”.

Qualche proposta in merito?

“Penso ad un momento che funga da polmone di idee innovative, che raccolga le proposte delle persone, mettendo in sinergia le personalità migliori fino ad oggi lontane dalle Istituzioni. L’esperienza di Laboratorio Roma, potrebbe essere un buon punto di partenza per creare Laboratorio Albano, un luogo ove raccogliere le energie produttive e sociali, provenienti dal mondo universitario e delle professioni, per lavorare ad un programma che allo stesso tempo guardi al futuro ed alla proposta da presentare alle prossime elezioni comunali, e si occupi di trovare soluzioni per l’immediato, dato che si vive di presente e non solo di futuro. Ancorati ai valori del centrodestra ma aperti a varie esperienze ed appartenenze culturali, ci appelleremo a tutti coloro che hanno a cuore la nostra città”.

di Andrea Titti