Dante Alighieri in Abbazia

Prosegue l'iniziativa dell'Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata con l'appuntamento di sabato 16 marzo

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Prosegue l’iniziativa promossa dall’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, che sta percorrendo, tramite l’itinerario Dantesco della Divina Commedia, quel viaggio “esistenziale”, che si gioca su questa terra e che si apre all’eternità.
Il fine del percorso formativo va ricercato nell’offerta in sé che parte dal contesto monastico, o forse meglio dire, dalla dimensione monastica, ovvero di un “mondo interiore” che si apre all’esterno, allo scopo di coinvolgere le persone ad una riflessione escatologica e spirituale sul senso della nostra esistenza, su ciò a cui più teniamo, o che più ci blocca nell’essere felici, e che spesso resta inespresso o nascosto in fondo a tutto.
“Ma perché i monaci approcciano l’esperienza dantesca per un percorso formativo? A questa domanda, uno studente di liceo un giorno ci ha risposto così: “Il monaco racconta…” Ecco, nella dimensione narrativa, a tratti meditativa, si manifesta l’offerta monastica di ricerca di senso e di presenza, nella profondità della preghiera e nella “tenerezza soave” della spiritualità orientale dei monaci basiliani”.
Il prossimo incontro di sabato 16 marzo tocca un tema di grande sensibilità emotiva e di sofferenza interiore nello smisurato umano bisogno di presenza: con la Dottoressa Francesca Bordin (Responsabile Unità Operativa di Cure Palliative, INI Grottaferrata) il momento spirituale sarà dedicato allo “stare accanto, alla fine della vita”.
“Con l’occasione si vuole ringraziare tutti coloro che stanno partecipando a questa esperienza formativo-esplorativa sia in presenza che a distanza, grazie alla trasmissione multicanale in streaming, che ha visto la partecipazione di tante persone che da lontano stanno seguendo gli incontri virtualmente”.