Dante e gli omosessuali nella Commedia

Dante Alighieri e gli omosessuali nella Commedia è il titolo dell'ultimo saggio con prefazione di Daniele Priori scritto dal Prof. Aldo Onorati

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Dante e gli omosessuali nella Commedia

La Società Editrice “Dante Alighieri” ha pubblicato uno studio del prof. Aldo Onorati dedicato alla visione di Dante Alighieri circa gli omosessuali dal titolo “Dante e gli omosessuali nella Commedia”. L’opera è contenuta nella importante collana dantesca diretta da Massimo Desideri, il quale ha stilato la prefazione a cui ci rifaremo nel corso della recensione. Il libro, ora ampliato con “la prova del nove”, era uscito con una piccola e distinta casa editrice (Anemone Purpurea) nel 2009, con saggio critico di Daniele Priori che, nella presente stampa, ha riproposto la sua introduzione aggiornandola secondo le aggiunte e le scoperte fatte dal prof. Aldo Onorati negli anni. Di che si tratta? Come ormai sembra assodato, il sommo poeta mette i gay all’Inferno dove devono stare sotto l’eterna pioggia di fuoco che li scortica. Onorati, esaminando il canto XV della prima cantica, l’incontro con Brunetto Latini maestro dell’Alighieri e sodomita, si spinge oltre: approfondisce anche il XVI canto, gemello del precedente, in cui Dante incontra altri omosessuali e parla con essi come ha fatto con Brunetto. Anzi, lo stesso Virgilio dice al pellegrino: «Se non ci fosse questa pioggia infuocata, ti consiglierei ardentemente di andare ad abbracciare quelli che vedi, poiché furono onesti e illustri in vita». Ma c’è vicino a loro un vescovo di cattiva fama e Dante lo disprezza. Allora si chiede Onorati: il trattamento da parte del poeta non è lo stesso per qualunque sodomita, come se Dante tralasciasse il pur condannabile peccato e vedesse “oltre”. Infatti, in questa nuova edizione, c’è la prova del nove. Nel Purgatorio, al XXVI canto, proprio sotto il Paradiso Terrestre, Dante incontra due schiere di lussuriosi: gli ermafroditi e gli omosessuali. Dipende dalla gravità della colpa la sistemazione anche nel regno della purgazione.  Essi, finita la purgazione, andranno in Paradiso. Una volta per tutte è cancellata l’opinione per cui i gay stanno e restano in Inferno. Il Poema Sacro, come insiste Aldo Onorati, è molto più trasgressivo rispetto ai canoni religiosi e politici di quanto si sia fatto credere addomesticando la Divina Commedia. Non si dimentichi che l’opera di Dante fu bruciata in piazza a Bologna nel 1380 dai domenicani. Questo libro, che già “incompleto” ebbe straordinario successo, pone ormai Onorati fra gli studiosi più interessanti e originali del Sommo Poeta a livello nazionale ed oltre.