Dargento, “Salvini unico a parlare un linguaggio di centrodestra”

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Mario Dargento, Noi con Salvini Albano Laziale
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Mario Dargento Consigliere Comunale di Albano Laziale – Lega Nord

Meta Magazine ha intervistato in esclusiva Mario Dargento, il primo consigliere comunale eletto ai Castelli Romani ad aderire alla Lega di Matteo Salvini.

Perchè ha deciso di aderire alla Lega di Matteo Salvini?

“Era un po di tempo che, ascoltando le varie dichiarazioni di Salvini, pensavo che molte affermazioni, molte prese di posizioni erano da me condivise. Diciamo che oggi Salvini è l’unico, nel panorama politico nazionale, che sposa tesi care ad una mentalità di centro destra. In più si caratterizza per il linguaggio semplice ed immediato e questo lo avvicina molto alla gente. Con questo non rinnego il mio passato “civico”, anzi. Però di fronte alla possibilità di intraprendere un nuovo percorso non ho avuto esitazione e, devo dire, il passo è stato fatto con il pieno e completo assenso della Lista Civica Il Cigno che, come al solito, ha dato prova di ampia democrazia”.

La Lega nella sua storia si è caratterizzata per toni e comportamenti non proprio amichevoli per Roma ed i nostri territori: non si sente un po’ a disagio nel dover rappresentare la bandiera della Padania ad Albano?

“Parliamo di un’altra Lega, quella di bossiana memoria. Non credo di dire il falso se affermo che la strada intrapresa da Salvini è molto ma molto differente. Ha notevolmente abbassato toni che molte, troppe volte, camminavano border line con una visione … poco incline alla tolleranza, il fatto che abbia allargato il raggio d’azione al centro –sud Italia è un messaggio chiaro che la Lega del “terroni” è finita per aprire ad una Lega da forti contenuti politici, sia nazionali che internazionali. Mi sembra che i risultati, clamorosamente positivi, inizino a farsi vedere. Speriamo di poter contribuire a renderli ancora migliori”.

Lei è stato da sempre autorevole esponente, dentro e fuori l’assemblea consiliare di Palazzo Savelli, del Cigno, e della realtà civica che esso esprime: ha cambiato idea sull’importanza delle liste civiche visto che ha aderito ad un partito?

“No e lo dico nella maniera più energica. Le Liste Civiche rimangono quanto di più importante si possa esprimere a livello territoriale, vivendo tra la gente e conoscendone i problemi. Detto questo ritengo anche che la Lega sia quanto più vicino possibile ad una mentalità “civica”. Il suo continuo riferimento al territorio la rende, di fatto, una lista civica nazionale e l’appoggio di Liste Civiche locali può solo contribuire ad una analisi ancor più dettagliata delle varie problematiche locali. In questo senso la mia provenienza dal Cigno, e la continuazione di un rapporto personale inscindibile mi aiuterà nel mio lavoro futuro”.

Veniamo ad Albano: nelle opposizioni c’è fermento su chi dovrà guidarle in qualità di candidato Sindaco; la Lega da lei rappresentata in consiglio comunale come si pone?

“Si pone come elemento di mediazione con la speranza che il centrodestra si presenti alla prossima elettorale nella maniera più coesa e compatta possibile. La priorità non può e non deve essere di stampo personalistico, ma quella di togliere dalla testa dei cittadini di Albano la spada di Damocle rappresentata da questa giunta e da questo sindaco. Cercheremo di coinvolgere ed includere, cercheremo di eliminare veti e proveremo a rasserenare un ambiente che, comunque, sembra incamminarsi già verso soluzioni condivise. Andremo a vincere queste elezioni e su questo non nutro nessun dubbio. Le persone, i cittadini, messi allo stremo da cinque anni di evidente incapacità amministrativa sanno già cosa fare. Pensiamo a liberare Albano, prima di ogni altra cosa”.

Sosterrà la candidatura di Mattei lanciata dalla Federazione delle Liste Civiche oppure è orientata altrove, magari su Giorgio Battistelli, Gino Benedetti o Fabio Ginestra per fare dei nomi oggi in campo?

“Comprendo la curiosità per un argomento che sta appassionando gli addetti ai lavori (chissà se appassiona anche la gente comune? Ho i miei dubbi) ma, capirà che è troppo presto per esprimere una opinione. Come Lega dei Popoli e come Mario Dargento continuerò, sicuramente, la mia battaglia contro questa amministrazione ed a favore dei cittadini di Albano, equesta è l’unica cosa certa. Il resto va discusso aspettando che le varie candidature abbiano una ufficialità, senza la quale, il quadro rimane incompleto e di conseguenza senza soluzioni”.

Quali le priorità programmatiche della Lega per Albano e quali le iniziative in cantiere per i prossimi mesi?

“Potrei rispondere che continuerò nel lavoro intrapreso come consigliere del Cigno ma so che questo non è più sufficiente. Sono consapevole che altre responsabilità adesso mi aspettano e farò del mio meglio per onorarle. Come detto sopra, la Lega per natura ama essere presente sul territorio ed in questo cambierà poco nella mia attività. Quello che dovrà cambiare è la incisività che il mio lavoro dovrà dimostrare, il respiro che dovrà per forza essere più politico, la proposta che dovrà essere più … importante. Ma argomenti quali: la crisi del commercio, la disoccupazione, la sicurezza, lo stato di abbandono in cui versano Albano, Cecchina e Pavona continueranno ad avere un posto predominante nella mia agenda”.

Ci saranno altri ingressi in Lega ad Albano? Ci può fare dei nomi?

“Tante trattative sono già aperte, qualcuna già chiusa. Ma i problemi non sono i nomi (tanti vorrebbero entrare nella Lega dei Popoli) ma il filtro rappresentato dalla condivisione di idee, programma e voglia di mettersi al servizio della città. Questo è uno dei primi punti: capire che, come politici, dobbiamo essere al servizio della città e non intendere la città come qualcosa al nostro servizio. Se ci capiamo su questo, direi che abbiamo percorso un bel pezzo di strada per trovare un accordo politico. Fatto questo i nomi non sono importanti”.