Dessì, “Vicende Poseidon Nettuno ed Sts Frascati, quante similitudini”

Nota del Senatore del Movimento Cinque Stelle Emanuele Dessì che fa un parallelismo tra la Poseidon di Nettuno e l'Sts di Frascati

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Emanuele Dessi
“La vicenda della Poseidon srl, società completamente partecipata del Comune di Nettuno e della quale a seguito del pronunciamento in appello dei giudici della Corte dei Conti si parla in queste ore, ricorda molto da vicino quella di un’altra partecipata, la Sts srl di Frascati che, come noto, intanto negli scorsi anni è stata “trasformata” nella Sts Azienda speciale. Con identici risultati di rendimento e con altrettante perdite rispetto a quanto lamentato dalla srl”. Il senatore del MoVimento 5 stelle Emanuele Dessì interviene su quanto sta accadendo nella città litoranea: in appello l’ex sindaco Alessio Chiavetta, il dirigente comunale Gianluca Faraone e il manager della partecipata Venanzio Cretarola sono stati condannati a risarcire complessivamente 93mila euro al Comune di Nettuno, con sentenza che aggrava di oltre 20mila euro l’addebito imputato ai 3 in primo grado.
“A Nettuno – prosegue Dessì – tra il 2008 e il 2013 si sono operati, secondo quanto hanno stabilito gli inquirenti e sancito i giudici, artifici contabili per coprire le gravi perdite della partecipata che per gran parte sono state imputate a quelle “facili assunzioni”, che gli stessi inquirenti non hanno esitato a definire “al limite del clientelare”, di 38 dipendenti in aggiunta ai 24 per la stabilizzazione dei quali la srl fu creata più di dieci anni fa. Un meccanismo che ha prodotto un ingente danno erariale. A Frascati lo scenario, sul quale proprio il locale MoVimento ha presentato tre mesi fa un esposto ai carabinieri, appare del tutto simile. E i primi anni di gestione della nuova Azienda speciale Sts non hanno affatto mutato, rispetto al passato della Srl, un quadro che registra un disavanzo di 2 milioni di euro e nel quale c’è il sospetto di 24 “facili assunzioni” sulle quali spetterà alla Procura fare luce. Come MoVimento abbiamo voluto dire basta a questa gestione della cosa pubblica che vede negli amministratori che si sono succeduti a Palazzo Marconi i responsabili politici dei buchi creatisi nei bilanci e che, questo è acclarato, pesano come un macigno sulla tenuta economico-finanziaria dello stesso Comune di Frascati”.