Di Giulio, “A Palazzo Colonna, prove di Gattopardismo in salsa grillina?”

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eleonoradigiulio
Eleonora Di Giulio
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Eleonora Di Giulio

Eleonora Di Giulio, capogruppo del Centro Sinistra a Marino, continua a incalzare la nuova amministrazione del Comune di Marino sulla gestione che, a dire dei suoi massimi esponenti, è condotta sul solco del #cambiamotutto.

“ In realtà – dichiara la Di Giulio – abbiamo fatto finora solo tre Consigli comunali per votare alla fine una delibera di indirizzo, sull’urbanistica, alla quale abbiamo dato il nostro voto favorevole a fronte di impegni che abbiamo presentato e che sono stati condivisi. Altre due delibere sono state ritirate in fretta  e furia, perché non rispettavano il regolamento comunale e, comunque, erano rivolte a personalità che nulla avevano a che fare, oggi, con Marino, se non, di una, si può rimarcare un impegno costante a fianco dei grillini. Fine.

E’ un’andatura lenta, senza un chiaro indirizzo ma comunque forzata nei modi (e nei toni). Il tutto condito con  sprazzi di gattopardismo – Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. –

Eccone alcuni esempi: innanzitutto la scelta di congelare gli incarichi di vertice all’interno dell’Ente, malgrado le inchieste ancora in corso. Poi la nomina della Presidente della Commissione delle elette. L’unica commissione in cui la maggioranza non aveva i numeri per eleggere un presidente, ha visto le opposizioni presentare due candidature (la Silvani per il centro sinistra e la Ermo per il centrodestra). Incredule di fronte alla  non preventivata possibilità di scelta, la maggioranza delle consigliere del Movimento non ha scelto una candidata nelle loro fila ma hanno sostenuto la candidatura della Presidente uscente…. la stessa persona scelta la scorsa legislatura dal centro destra! E con che motivazione poi…proseguire nell’attività svolta!!

C’è  poi stata l’elezione del presidente della commissione trasparenza. Altra commissione, altro segno di continuità … La maggioranza, in spregio a qualunque norma o prassi istituzionale, si è auto-assegnata la presidenza di quest’ultima. Una carica che, di norma, viene assegnata alle opposizioni, proprio come termine di garanzia. Persino al tanto bistrattato – e preso sempre come esempio della gestione pentastellata – Comune di Roma, è così. Ma, anche qui nessun segno di discontinuità … neanche il centro-destra d’altronde l’aveva assegnata alle minoranze, quindi perchè ci lamentiamo? In fondo sinora il senso istituzionale e il rispetto delle regole – siano anche contenute in un Codice – è ancora in fieri tra la maggioranza.

Ultima chicca: un avviso per l’affidamento degli spazi verdi – copia incolla di quello, da me già contestato ad aprile, e voluto dal Commissario. Nello specifico: si chiede, di nuovo, ai comitati di quartiere, a privati  o ad associazioni di gestire, per tre anni, uno spazio verde senza neanche un simbolico  contributo, della serie “fai il lavoro che dovrei fare io come Ente, ma gratis et amore dei”.

L’avviso scaturisce da un regolamento varato con i poteri del Consiglio sempre dal Commissario, nel quale da una parte di parla di coinvolgimento dei cittadini ( bene ) nella gestione, dall’altra si scarica su di essi tutti i costi, compresa un’assicurazione per le strutture e per i frequentatori ! Insomma, un Regolamento che forse andava rivisto in modo da prevedere semmai alcune somme a titolo di rimborso a carico della collettività. Cosa sulla quale, più o meno con sfumature diverse, avevamo concordato tutti in qualità di candidati a Sindaco, interpellati dalle varie associazioni del territorio. Ma la coerenza con quanto detto in campagna elettorale non rappresenta un obbligo per la nuova amministrazione marinese….l’affaire Divino Amore ne è il più recente ed eclatante esempio.

E poi – conclude la Di Giulio – non posso non considerare il lato umano e personale di questi primi mesi di consiliatura : una continua ricerca della rissa verbale, una arroganza mai sottaciuta anzi, condita con continui richiami al passato. Peccato.

I problemi, vecchi e nuovi, sono tutti ancora lì. Credo serva più umiltà, il rispetto reciproco e da parte di chi oggi governa una vera discontinuità per cambiare, davvero, la situazione. “