Diritti in Comune sul Piano Integrato di via Reverberi

Ciampino, nota della coalizione Diritti in Comune che ha sostenuto Dario Rose Sindaco: "Il piano integrato di via Reverberi, un terremoto per la Folgarella"

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Ciampino, Dario Rose in un evento di campagna elettorale (foto tratta dalla pagina social del candidato sindaco)
“L’approvazione della delibera da parte della Commissaria Moscarella alla vigilia del voto, con la quale è stato approvato lo schema di convenzione e ridefinita l’opera pubblica da realizzare dal soggetto attuatore, conferma la natura puramente speculativa del Programma Integrato d’Intervento di Via Reverberi come avevamo denunciato fin dalla sua adozione nel luglio del 2015. Un vero e proprio terremoto per il quartiere della Folgarella”. Lo dichiara la coalizione Diritti in Comune. “Comitati e associazioni del territorio avevano denunciato e puntualmente osservato nella fase di pubblicazione, che quello strumento in variante al Piano Regolatore metteva un’ipoteca definitiva sulla riqualificazione del quartiere, facendo venire meno la pianificazione unitaria del comparto G4 di 13 ettari, che avrebbe dovuto garantire 5 ettari di parco pubblico al territorio. Per questo le posizioni assunte nelle ultime ore dai due candidati al ruolo di sindaco su Via Reverberi, sono parziali e inadeguate. Per noi l’attuazione di quel piano integrato stravolgerà il quartiere della Folgarella, con o senza il servizio aggiuntivo, regalando cubature all’ormai noto imprenditore attraverso una variante cucita su misura. Su questo argomento il silenzio e l’inconsistenza delle argomentazioni avanzate dai due schieramenti, dimostrano ancora una volta che non c’è alcuna alternativa politica seria per il governo cittadino in campo e che questa opzione è tutta da costruire nello spazio politico aperto dalla coalizione Diritti in Comune. Per questo – conclude Diritti in Comune – stiamo valutando le condizioni per impugnare da subito l’atto davanti al TAR e al contempo lavoreremo fin dal primo consiglio comunale utile per promuovere l’annullamento in autotutela della delibera, a prescindere da dove è previsto il collocamento del ristoro”.