Diritti in Comune sullo Statuto del Consorzio Bibliotecario

Ciampino, Diritti in Comune sullo Statuto del Consorzio SBCR: "Promozione turistica spetta ad altri, rilanciare le esigenze della nostra biblioteca"

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Consorzio SBCR
Ciampino ha adottato le modifiche allo Statuto dell’ex Consorzio Bibliotecario in gestazione da anni: da oggi il nuovo Consorzio Sistema Castelli Romani e le biblioteche territoriali che gestisce potranno occuparsi anche di altro. A giudicare dalle modifiche e dagli obiettivi perseguiti, il sistema bibliotecario si occuperà, oltre alla promozione culturale, di sviluppo del territorio a fini turistici, valorizzazione dei beni culturali e finanche di tutela archeologica sul territorio: un aggettivo distratto che cozza con l’art. 9 della Costituzione visto che questa spetta esclusivamente allo Stato. Dunque le biblioteche dei Castelli, svolgendo mansioni diverse, rischiano oggi di perdere di vista e allontanarsi dal loro scopo primario: offrire a tutte le cittadine e cittadini un’educazione permanente, libera, la possibilità di informarsi gratuitamente, di accrescere la propria preparazione culturale, sviluppare la propria personalità, utilizzare il tempo libero.  Da troppi anni la biblioteca comunale è ospitata nell’edificio della vecchia Galleria D’Arte, una struttura inadatta e insufficiente, con noti problemi strutturali e infiltrazioni d’acqua e pochi fondi che, solo grazie al lavoro dei dipendenti, con fatica riesce a far fronte al bisogno culturale della città. Diritti in Comune ha dunque votato contro il nuovo Statuto, pensando che i fondamentali compiti di promozione turistica potessero esser assegnati ad altri, ma da oggi rilancia l’azione politica per lo sviluppo di una biblioteca comunale moderna ed efficiente: una struttura inserita in un edificio idoneo, con la superficie necessaria e dotata dei fondi di spesa sufficienti a garantirne l’apertura anche il venerdì e sino alle 22; un luogo aperto che possa esser presidio e base per la promozione e diffusione della cultura, magari portando la lettura nei condomini, nelle attività commerciali e nei luoghi di aggregazione della città. Nell’era di internet e Google è più importante che mai potenziare uno spazio pubblico che raccolga anime diverse, recepisca le istanze dei giovani frequentatori, permetta lo scambio di idee differenti e sia una buona palestra della democrazia.