Disabile licenziato da una RSA tuscolana

L'incredibile storia di Vincenzo, 39enne di Frascati affetto da autismo

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palazzomarconi
Frascati Palazzo Marconi

Una storia di ordinaria discriminazione: è quella di Vincenzo Rossetti, 39enne di Frascati, affetto da autismo, che nelle ultime settimane è stato licenziato dalla Residenza Sanitaria per Anziani in cui prestava qualche ora settimanale di servizio.

Poche ore che per Vincenzo rappresentavano moltissimo, come per chiunque, avere un lavoro significa dignità, realizzazione personale, libertà e autonomia.

Una perdita che avrà significative conseguenze anche dal punto di vista clinico. E’ noto a tutti infatti, che per gli affetti da autismo, giungere ad un punto di equilibrio, costruito dopo anni di faticoso impegno e sostegno, nel momento in cui viene a mancare, produce una forte regressione della patologia, difficilmente recuperabile.

La riorganizzazione del personale, è questo il motivo, o la scusa, che la nota residenza sanitaria tuscolana in cui Rossetti era impiegato, ufficialmente produce a coloro che in questi giorni, attraverso una mobilitazione che ha coinvolto e scandalizzato cittadini ed istituzioni, chiedano conto di un atto incompresibile, discriminatorio ed ingiusto.

Nelle ultime ore però, anche grazie alla spinta popolare, pare si sia aperto uno spiraglio per Vincenzo. Secondo alcune indiscrezioni infatti, l’amministrazione comunale di Frascati e la stessa proprietà della RSA, stiano cercando di trovare una soluzione al caso.

Soluzione che a nostro avviso non può che essere la restituzione del posto di lavoro a Vincenzo, possibilmente corredata da opportune scuse, da parte di chi, della cura dei più fragili dovrebbe fare la sua missione.