Dura replica di Vivi Marino all’Assessore Tiberi

"Al Comune di Marino non è cambiato nulla" sottolineano nella nota

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Marino

Ci spiace leggere la dichiarazione dell’Assessore Tiberi che ci era stata annunciata come una manifestazione di scuse pubbliche e che invece si è rivelata un j’accuse senza senso a carico di ViviMarino. Tra l’altro citando leggi e regolamenti che niente hanno a che fare con la faccenda”. Così l’incipit di una lunga nota dell’Associazione Vivi Marino, in replica alle dichiarazioni dell’Assessore del Comune di Marino Tiberi.

“L’art. 2, comma 2, della Legge n. 241/1990, citato dall’Assessore Tiberi nella sua replica sulla mancata autorizzazione alla Festa delle Associazioni, dice: “Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni”.

La norma riguarda i tempi della pubblica amministrazione, sull’agire della PA, non c’entra assolutamente niente con la presentazione delle domande dei privati. Disciplina il tempo in cui l’amministrazione deve concludere un procedimento (appunto 30 giorni dalla presentazione), non quando un privato deve presentare la domanda. Inoltre, non riguarda né il partenariato né i termini di presentazione di una domanda, ma i termini in cui l’ente deve concludere l’iter per la stessa, quindi la citazione di merito è completamente inesatta e sbagliata.

Facciamo presente che in maggio e giugno sono stati richiesti vari altri partenariati al Comune. Per alcuni di noi la richiesta è avvenuta su consiglio stesso degli assessorati e del Dirigente, perché questa soluzione derivava dal fatto che il Patrocinio prevedeva tempi non percorribili e l’Amministrazione aveva inteso inserire il partenariato, senza limiti di tempo, per ovviare a questo problema.

Un esempio? La richiesta per ‘La Biblioteca dei Piccoli’, evento tenutosi il 9 giugno, è stata protocollata il 18 maggio e deliberata il 30 maggio 2017 dalla Giunta. Un altro esempio? La richiesta per la ‘Corsa contro la fame’ tenutasi il 19 maggio, è stata protocollata in due date, il 26 aprile e il 4 maggio ed è stata deliberata dalla giunta l’11 maggio 2017.

Vorremmo sottolineare – continua la nota di Vivi Marino – inoltre, che, al contrario di quanto affermato al punto 1 del Comunicato dell’Assessore Tiberi, per cui ‘il partenariato presuppone che sia il Comune ad organizzare l’evento chiedendo di collaborare ad un partner privato’, nessuno dei due eventi era stato organizzato o ideato dall’Amministrazione (è ben scritto sulle delibere che ideazione e organizzazione sono a pieno carico dei richiedenti), ma dalle Associazioni che lo hanno proposto all’ente, che non ha fatto altro che concedere lo stemma comunale.

Le regole sono uguali sempre e per tutti, non possono cambiare a seconda dell’umoralità e della disponibilità di uno o più assessori.

Abbiamo seguito passo passo l’iter che ci è stato indicato, così come nelle situazioni precedenti, presentando tutti i documenti necessari e attendendo le autorizzazioni per procedere con le altre richieste.

Abbiamo inoltre fatto presente durante una riunione con l’Assessore Tiberi e l’Assessore Santamaita tenutasi il giorno 28 giugno che non era giusto che le associazioni senza scopo di lucro dovessero pagare il suolo pubblico per qualsiasi evento anche minimo (come mettere un tavolino in esposizione) per raccogliere fondi di beneficenza e autofinanziamento e invece attività come i mercatini o affini, con evidente scopo di lucro, fossero esentati.

Siamo stati rassicurati sul fatto che la concessione del Partenariato (così come citato dallo stesso assessore nel punto 5) ci avrebbe esentato anche dal pagamento del suolo pubblico.

Per quanto riguarda il pagamento degli altri oneri, nessun palco è stato montato e nessun impianto acustico, essendoci solo due casse mobili di quelle usate che per le visite guidate e che non richiedono nessuna tassa.

Non è stato preparato in loco nessun pasto, perché la cena è stata preparata e offerta da Cantina Fabi e quindi, per informazione stessa fornitaci dall’Ufficio Suap, non era necessario nessun pagamento eventualmente dovuto solo in caso di preparazione in loco.

La notifica della mancata approvazione l’abbiamo avuta solo venerdì prima della festa e dopo un giro di consultazioni abbiamo deciso di annullare gli eventi che invece avrebbero richiesto altre autorizzazioni (che ormai era inutile chiedere) proprio per non infrangere alcun regolamento. Questo ha comportato un danno per noi, ripagato in parte solo dalla solidarietà dimostrataci dai cittadini.

Rimandiamo al mittente quindi queste accuse inopportune e assolutamente inaccettabili, pervenute tra l’altro dopo un messaggio scritto di scuse dello stesso assessore Tiberi, in cui si assume tutte le responsabilità della mancata autorizzazione. Questo spiacevole episodio è l’ultimo di una serie che ha visto le associazioni sempre più emarginate ed escluse dalla vita sociale e culturale del paese da parte di questa Amministrazione, senza che se ne capisca il motivo.

In quest’anno, come è successo negli anni precedenti, abbiamo collaborato gratuitamente con l’Amministrazione con tantissime manifestazioni e non ci siamo mai tirati indietro. Ora ci ritroviamo sul banco degli accusati, colpevoli di voler far partecipe il Comune ad un evento che celebrava l’unità delle associazioni.

Se lo scopo era dividerci, non ha avuto buon esito e non ha certo fatto fare bella figura a questa Amministrazione.

ViviMarino – conclude la nota – continua ad operare in serenità e con spirito di collaborazione, forte di un’intesa che deriva dal comune percorso del volontariato e dal semplice intento di crescere insieme al nostro paese. C’eravamo prima di questa amministrazione e ci saremo anche dopo e siamo abituati a non avere vita facile, ma non molliamo. Ci duole solo constatare che alla fine, a Palazzo Colonna non è cambiato proprio niente”.