Questa mattina alle 7:35 si è spento Papa Francesco, a dare l’annuncio della porte di Jorge Bergoglio è stato il Cardinale Kevin Farrell.
che ha saputo parlare al mondo intero con il linguaggio della pace, della giustizia sociale,
della fraternità. Come Sinistra Italiana Aprilia, ci uniamo al cordoglio collettivo esprimendo la nostra riconoscenza per un pontificato che ha saputo incarnare, con coraggio e coerenza, molti dei valori che ci accomunano: il rispetto dei diritti umani, l’attenzione agli ultimi, la difesa della dignità delle persone, l’impegno per la pace e l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani. Papa Francesco è stato una voce limpida contro le guerre, le disuguaglianze, le
discriminazioni. Ha rappresentato un faro per chiunque creda in un mondo più giusto, più
umano, più solidale. La sua testimonianza ci accompagnerà ancora, e sarà ispirazione viva
nelle lotte che continueremo a portare avanti. Grazie, Papa Francesco, per averci insegnato la forza della tenerezza e il valore dell’impegno per il bene comune”. Lo rende noto Sinistra Italiana – Aprilia Circolo “Anna Pezzotti”
“Il pontificato di Bergoglio va ricordato e sempre più attuato. Le diocesi, proprio in memoria di Papa Francesco, proseguano dunque nell’attuazione della loro nuova pastorale di ascolto e confronto con le comunità lgbt+ dei vari territori”- aggiungono il presidente Luca Maggioni e il segretario di GayLib, Daniele Priori. “È questo il modo migliore per rendere davvero universale il messaggio di una Chiesa che vuole essere sempre più aperta al mondo, anche quando i poteri del mondo sembrano andare in un’altra direzione”.
Messaggio del vescovo Vincenzo Viva ai fedeli della Chiesa di Albano per la morte di Papa Francesco
“Con profonda tristezza e commozione, apprendiamo la notizia della morte del nostro amato Papa Francesco nella mattina di questo Lunedì di Pasqua. La coincidenza con la Pasqua del Signore ci invita a vivere questa grave perdita con sentimenti di fede e di speranza cristiana, proprio come ci insegna la Risurrezione di Cristo. Papa Francesco lascia alla Chiesa e al mondo intero un magistero straordinario, caratterizzato dalla sua incessante attenzione verso gli ultimi, dal suo impegno per la pace e dalla sua costante esortazione alla misericordia. La sua testimonianza di umiltà e semplicità evangelica rimarrà certamente indelebile nei nostri cuori. Il suo essere “venuto dalla fine del mondo” per guidare la Chiesa ha portato una ventata di freschezza e di grande rinnovamento, che ha ispirato anche il cammino della nostra Chiesa di Albano. La sua scelta del nome Francesco ha segnato fin dall’inizio il suo pontificato, ispirandosi al Santo di Assisi nel suo amore per i poveri e per il creato, testimoniato con tanti gesti indimenticabili. In questo momento di dolore, mentre lo affidiamo alla misericordia del Padre, raccogliamo la sua eredità spirituale e il suo esempio di vita, impegnandoci a proseguire con maggior vigore sulla strada che ci ha indicato: quella della fraternità universale, della riforma sinodale ed evangelica della Chiesa, dell’apertura al mondo e dell’accoglienza di tutti, della cura per gli ultimi e per la casa comune e dell’annuncio gioioso del Vangelo. La sua morte nel Lunedì dell’Angelo e nel cuore dell’Anno Giubilare ci ricorda che, come discepoli di Cristo Risorto, siamo chiamati anche noi a essere messaggeri di speranza. Papa Francesco ha vissuto e predicato questa speranza fino all’ultimo, lasciandoci non solo insegnamenti ma soprattutto l’esempio di una vita spesa interamente al servizio di Dio e dell’umanità. Personalmente porto nel cuore il grato ricordo di avermi chiamato al ministero episcopale, affidato la Chiesa di Albano e incoraggiato con la sua parola in diverse circostanze. La nostra Chiesa di Albano lo ricorda poi con affetto e gratitudine per le diverse occasioni in cui ha manifestato la sua paterna vicinanza con le sue indimenticabili visite, durante l’episcopato del cardinale Semeraro. Chiedo a tutte le parrocchie e comunità religiose di pregare per lui, grati per il dono che è stato per la Chiesa, per la nostra Diocesi di Albano e per il mondo intero, certi che dal cielo continuerà a vegliare su tutti noi. In segno di comunione con tutta la Chiesa vi chiedo di suonare le campane a lutto alle ore 12.00 di oggi”. Lo rende noto il Vescovo di Albano Laziale Vincenzo Viva.
Gianluca Quadrini, Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone, si unisce al cordoglio per Papa Francesco
“Con profonda commozione mi unisco al dolore della Chiesa, della cristianità e del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco. La sua testimonianza di fede, umiltà e dedizione agli ultimi ed agli emarginati ha segnato un’epoca e toccato il cuore di credenti e non credenti. A nome del Consiglio Provinciale di Frosinone che rappresento ed a titolo mio personale, mi unisco alle preghiere di chi oggi, ovunque in ogni paese del mondo, piange un grande testimone del Vangelo e della carità Cristiana. Uomo semplice che più di tutti noi ha creduto ed ha sostenuto la pace dei popoli con il suo nobile insegnamento di fede ed amore.” Lo rende noto Gianluca Quadrini, Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone.
Salvatore Ladaga, Presidente del Consiglio Comunale di Velletri, ricorda Papa Francesco
“A poche ore dalla sua scomparsa, voglio esprimere profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, figura di riferimento spirituale universale e ponte di dialogo interreligioso. Con il suo impegno instancabile per la pace, la giustizia sociale e l’umanità, Papa Francesco ha lasciato un segno indelebile nei cuori di milioni di persone nel mondo.
La sua leadership compassionevole e il suo messaggio di inclusione hanno ispirato non solo i fedeli della Chiesa Cattolica, ma anche persone di ogni credo e cultura. Mi unisco al dolore globale per questa perdita irreparabile rendendo, attraverso queste mie parole, omaggio alla sua vita di dedizione al servizio degli altri.
In questo momento di lutto, esprimo le più sentite condoglianze ai fedeli cattolici, alla Santa Sede e a tutti coloro che sono stati toccati dal suo messaggio di speranza e fraternità. Il suo esempio di umiltà e compassione rimarrà un faro di luce nelle nostre vite e continuerà a guidare il nostro impegno per un mondo più giusto e solidale”. Lo rende noto Salvatore Ladaga, Presidente del Consiglio Comunale di Velletri.
Roma. Potenziato dispositivo di controllo del territorio nell’area del Vaticano in vista delle esequie del Santo Padre.
“È stato attivato a vista il Centro per la Gestione della Sicurezza dell’Evento presso la Sala Operativa della Questura di Roma in seguito all’annuncio della scomparsa del Sommo Pontefice.
Sotto il coordinamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica da parte della Questura capitolina, l’attivazione della task force, insieme ai militari dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, nonché della Polizia di Roma Capitale, assicura in tempo reale un’efficace azione di coordinamento di tutte le risorse in campo.
Contestualmente, dopo una prima consultazione tra il Prefetto ed il Questore di Roma, quest’ultimo ha disposto una rimodulazione nel segno dell’intensificazione dei dispositivi di controllo del territorio in tutta l’area orbitante la zona di Piazza San Pietro in cui insiste l’omonima basilica.
Già dai primi minuti immediatamente successivi all’annuncio della scomparsa del Santo Padre, infatti, un intenso flusso di fedeli sta interessando le aree urbane prossime ai siti vaticani.
Oltre al potenziamento del piano di impiego dei contingenti della forza pubblica, pattuglie della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, in aggiunta rispetto alle risorse già impiegate in ossequio al piano di sicurezza varato ed in atto per il Giubileo, hanno moltiplicato gli occhi rivolti ai flussi di fedeli in transito in un’ottica di prevenzione rispetto ai reati predatori, così come rispetto ad ogni ulteriore fattore di rischio fisiologicamente indotto dai luoghi caratterizzati da una elevata concentrazione di pubblico.
Tra le forze schierate, anche la Polizia Fluviale per il pattugliamento del Tevere e delle banchine.
Il piano potenziato proseguirà nelle prossime ore senza soluzione di continuità fino alla data in cui sarà calendarizzato il rito funebre, in occasione della cui circostanza scatterà il piano di sicurezza dedicato su cui la Questura di Roma è già al lavoro.
Sono in atto iniziative di coordinamento con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza che ispireranno il prosieguo dei servizi dei prossimi giorni anche in ragione delle direttive del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza”. Lo rende noto la Questura di Roma.
I ritratti di Papa Francesco nei suoi dodici anni di Pontificato
“Si è spento all’alba, lasciando un mondo ferito, un mondo a pezzi, proprio come lui aveva detto. Papa Francesco, il Pontefice della Pace, ha chiuso gli occhi alle 7:35 del 21 aprile 2025 nel lunedì dell’Angelo e nel silenzio, il cuore del mondo ha battuto più forte, colmo di un dolore che non si può misurare.
Nei suoi dodici anni di Pontificato, ha sfidato le ombre della guerra e della povertà, ha parlato ai potenti senza paura ed ha abbracciato gli ultimi con amore. Era un uomo che portava la speranza sulle spalle, un pastore che non temeva il buio, ma che cercava sempre la luce. Ora quella luce si è fatta eterna, nel cielo che lo accoglie come un padre stanco, tornato finalmente a casa.
Francesco Guadagnuolo, con pennellate delicate e colori vibranti, ha raccolto nel tempo il volto di questo Papa, anno dopo anno, come un diario dipinto della sua missione sulla terra. Dieci ritratti pittorici, e poi due ancora (collage e tecnica mista), dopo che le campane hanno pianto la sua scomparsa. Nei colori di Guadagnuolo si ritrovano le sue parole, quelle parole che risuonano ancora nel vento: “il mondo è a pezzi”, aveva detto alla Via Crucis del Colosseo, e forse nessuno aveva compreso appieno quanto quel grido fosse vero.
I ritratti non sono solo immagini, non sono solo omaggi: sono testimonianze della lotta di un uomo per la Pace, sono preghiere dipinte, sono lacrime silenziose, che raccontano di un cuore sincero. Lo sfondo delle sue opere muta con il tempo, dal verde della speranza al rosso del sacrificio, dal giallo del sole, all’azzurro di un cielo che ora lo custodisce.
E oggi, che il Pontefice della Pace non cammina più fra noi, il suo messaggio diventa ancora più prezioso. Non basta piangerlo, bisogna seguirlo, bisogna credere nella Pace come lui ci ha insegnato. È il momento di ascoltare, di agire, di abbracciare il mondo, perché il suo sogno non sia vano, perché le sue parole non si dissolvano nel vento.
Papa Francesco non c’è più, ma la sua voce resta, viva più che mai, incisa nel cuore di chi crede ancora nella luce, nella speranza, nell’amore”. Lo rende noto il Maestro Francesco Guadagnolo.
Papa, Borsotto (Focsiv): Avanti con sua diplomazia di fraternità
“In un tempo di guerra ispira la cooperazione”
22 Aprile 2025 – La diplomazia come “espressione di carità e fraternità”, una grazia da riscoprire nel nostro mondo “proprio mentre sembra annullata da relazioni muscolari e irrispettose”: è una delle dimensioni del magistero di Papa Francesco sulle quali riflette oggi Ivana Borsotto, presidente di Focsiv.
La sua prospettiva è quella della federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana, una rete di associazioni e operatori di cooperazione presente in 80 Paesi svantaggiati e vulnerabili, dal Medio Oriente all’Africa all’America Latina.
E dalle “periferie” e dalla “fine del mondo”, citando le parole di Jorge Mario Bergoglio dopo l’elezione del 2013, comincia Borsotto. “Il papà”, sottolinea in un’intervista con l’agenzia Dire, “ha dato voce alle ingiustizie del mondo e soprattutto a chi fa più fatica, a chi non ha garantiti i diritti, a chi durante il giorno non è sicuro di poter assicurare un pasto o la scuola ai figli o magari ancora le cura nel caso si ammalino”.
Secondo Borsotto, sapersi porre in questa prospettiva è decisivo. “Papa Francesco ci ha fatto sentire accompagnati, non soli, e soprattutto ci ha permesso di condividere ciò che chi si impegna nella cooperazione internazionale fa tutti i giorni” evidenzia il presidente. “Oggi lascia un vuoto immenso ma anche una immensa e profondissima gratitudine per ciò che ha detto, ha fatto e ha ispirato”. E ancora, sull’andare e lo stare nelle periferie del mondo. “Sentiamo forte”, evidenzia Borsotto, “la responsabilità di continuare nella prospettiva delle enciclica ‘Laudato sii”, che chiede di prendersi cura del Creato, e poi ancora della ‘Fratelli tutti’, che invita al dialogo tra le religioni e insegna che la diversità è grazia”.
Torna poi la riflessione sulla diplomazia. “Quello di Francesco”, sottolinea il presidente, “è stato un appello a non avere paura delle differenze e allo stesso tempo un invito al dialogo, come categoria fondamentale delle relazioni internazionali”.
Un’ultima battuta, riguarda la povertà. “Francesco l’ha definita tante volte violenza e scandalo” ricorda Borsotto, citando un’omelia pronunciata dal papa nel 2023 nella basilica di San Pietro”.
SCOMPARSA PAPA FRANCESCO: COMMOZIONE E CORDOGLIO SIFO
“Il presidente Arturo Cavaliere e tutta la SIFO esprimono la loro commozione per la scomparsa di Papa Francesco, pontefice che ha illuminato con personalità profetica il tempo complesso che stiamo vivendo.
In questa giornata SIFO intende ricordare soprattutto l’udienza privata che il pontefice ha concesso alla Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri. In quell’occasione durante il reciproco scambio dei doni, era stato consegnato dal presidente SIFO al Santo Padre il Libro Bianco della Farmacia Ospedaliera, un volume che raccontava valori, etica e storia di una professione, riaffermando temi assolutamente consoni al pensiero ed alla predicazione del Pontefice che nel suo indirizzo aveva invitato i farmacisti ospedalieri a proseguire il loro impegno seguendo tre direttrici: la preziosità del servizio nascosto, la professionalità e la dimensione etica della professione, sotto gli aspetti personali e sociali .
In questa giornata Arturo Cavaliere sottolinea “che il Santo Padre ha affermato: non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”. “Ci sembra – ha dichiarato il presidente SIFO – che queste parole siano per ogni associato della nostra Società scientifica e per tutto il SSN, una consegna umana e professionale definitiva da parte di Papa Francesco”.
L’ATTENZIONE AI PIU’ FRAGILI, UNA TESTIMONIANZA CHE HA ACCESO NUOVE SPERANZE: CREDO RICORDA PAPA FRANCESCO
Il Collegio Reumatologi Italiani-CReI intende comunicare il suo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco , eccezionale figura religiosa, umana e culturale. La sua “paternità” in questi anni di guerre, tragedie, conflitti sociali ed epidemie, sottolinea il CReI, ci ha offerto luci con cui vedere in situazioni buie, speranza con cui affrontare i dubbi, umiltà con cui affrontare le complessità del tempo presente. Nel 2022 – in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Reumatologiche – il Santo Padre aveva espresso la sua paternità proprio ricevendo il Collegio (guidato dall’allora presidente Daniela Marotto e dal vicepresidente Alberto Migliore) in udienza in compagnia di tanti pazienti provenienti da tutta Italia. “Il nostro pensiero si rivolge grato al Santo Padre per tutto quello che ci ha comunicato in dodici anni di pontificato”, dichiara il presidente CReI Severino Martin Martin. “Come operatori sanitari della reumatolo gia italiana non possiamo dimenticare la sua attenzione quotidiana verso i più fragili, verso i malati, verso chi soffre nello spirito e nel corpo, verso tutti coloro che non sono agili, forti e performanti”. Con la sua testimonianza, conclude il presidente CReI, “ha riacceso speranze, ha condiviso le sofferenze ed ha offerto nuove motivazioni ai professionisti della salute per non smettere mai di offrire la massima competenza e disponibilità a tutti i pazienti che cercano risposte di salute nei luoghi di cura e nelle terapie”.
FOAD AODI: PAPA FRANCESCO IL PONTEFICE PIÙ AMATO NEL MONDO ARABO E MUSULMANO.
CO-MAI, UNIONE ARABI DEL 48: Il mondo arabo e musulmano, sia in Italia che all’estero, piange e ringrazia Papa Francesco. Nessuno, prima di lui, aveva teso così le mani, con tanta determinazione e genuinità, verso questa realtà, affrontando sfide, pregiudizi e resistenze. Un atto epocale, destinato a rimanere impresso nella memoria di milioni di persone.
Aodi: “Il suo insegnamento sia di esempio per tutti, il suo impegno per il dialogo interreligioso è indelebile. Abbiamo paura che non ci sarà più un Pontefice come lui e che si tornerà a pontificati più rigidi e tradizionalisti.”
“Un dolore profondo attraversa oggi il mondo arabo e musulmano in Italia e all’estero, dopo la scomparsa di Papa Francesco, uomo di fede, coraggio e visione, rivoluzionare e unico nel suo genere, capace come nessun altro prima di lui di costruire ponti tra le religioni e i popoli nel mondo, anche sfidando resistenze interne ed esterne.
A unirsi in un commosso e grato omaggio sono la Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), l’Unione Internazionale Arabi del 48, l’Amsi (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), l’Umem (Unione Medica Euromediterranea), il Movimento Internazionale Uniti per Unire, insieme con AISC News e Radio Co-mai Internazionale.
A parlare, insieme ai rispettivi Consigli Direttivi, è il Prof. Foad Aodi, leader delle associazioni, medico, giornalista internazionale, esperto in salute globale, fondatore di Co-mai, presidente di Amsi e di Uniti per Unire, direttore di AISC (Agenzia Mondiale Britannica Informazione Senza Confini), docente universitario e punto di riferimento del dialogo interculturale in Italia: “Papa Francesco è stato il Papa in assoluto più amato dal mondo arabo e musulmano. È stato il Pontefice più aperto, il più coraggioso, il più umano. Nessun altro prima di lui ha avuto la forza di abbracciare il nostro mondo, quello arabo, con tanta sincerità, parlando di pace vera, denunciando ingiustizie e difendendo i più deboli, anche quando questo gli ha attirato nemici perfino dentro il Vaticano.”
Un Pontefice rivoluzionario
Papa Francesco è stato il primo e unico Papa a visitare due volte la Penisola Arabica, lasciando un segno indelebile nel cuore del mondo islamico.
“È stato il Papa che più di tutti ha difeso i cristiani nei paesi musulmani, ma anche la causa palestinese, e il diritto alla indipendenza di ogni popolo arabo. Ha parlato più di tutti di pace, dialogo interreligioso e rispetto reciproco. Il mondo arabo non lo dimenticherà mai”, afferma Aodi.
La sua figura ha ispirato milioni di persone. Il suo pontificato è stato rivoluzionario proprio perché non ha mai avuto paura di schierarsi per il dialogo, per l’apertura, per la verità.
“Le sue origini argentine lo hanno reso capace di capire le periferie, le ingiustizie, i drammi umani. E ha scelto di stare dalla parte dei popoli. Questo lo ha reso un gigante”.
Un’eredità viva nei cuori delle comunità arabe e musulmane
La voce del Prof. Aodi, a testimonianza del rapporto tra il Papa e il mondo arabo, è stata in queste ore richiesta da numerosi media arabi internazionali, a dimostrazione dell’amore e del rispetto profondo che Papa Francesco ha saputo guadagnarsi nel mondo islamico e che Aodi racconta con il cuore:
“Mai nessun Papa ha ricevuto così tanto affetto dal mondo arabo. Mai nessuno ha mostrato tanta sensibilità e tanta forza nell’andare controcorrente per promuovere il dialogo. Con lui se ne va un pezzo della nostra speranza, ma ci lascia una missione chiara”, dichiara Aodi.
La pagina più alta del dialogo interreligioso in Italia
Durante il pontificato di Papa Francesco, le associazioni Co-mai e Uniti per Unire hanno scritto una delle pagine più importanti della storia del dialogo interreligioso in Italia. Parliamo di eventi storici come “Musulmani in chiesa” e “Cristiani in moschea”. Si tratta di momenti unici di fratellanza tra le fedi, celebrati in date simboliche, come il 31 luglio 2016 il primo, e l’11 settembre 2016 il secondo, che hanno ottenuto l’apprezzamento diretto del Papa tramite messaggi di incoraggiamento sui suoi canali social ufficiali.
“Fu il riconoscimento più alto per il nostro lavoro: ricevere parole di gratitudine da Papa Francesco per un’iniziativa storica di pace, nata dal basso e portata avanti con amore e coraggio come quella di #CristianinMoschea”
In Vaticano, davanti a 50.000 persone, il Prof. Aodi ebbe l’onore di leggere il messaggio di pace di Papa Francesco rivolto a Shimon Peres e Abu Mazen, pronunciato nei giardini del Vaticano: un momento indelebile per tutte le comunità arabe e musulmane.
Oltre 1.500 eventi di dialogo interreligioso promossi in Italia e all’estero nel 2017 (tra cui a Gerusalemme e Nazareth), culminati con la creazione del Dipartimento per il Dialogo e il Rispetto Interreligioso, all’interno di Co-mai e del Movimento Uniti per Unire, ispirato direttamente dal lavoro costruttivo del Pontefice nato nel giorno 11.09.2016.
Un appello per il futuro
Il Prof. Aodi, pur celebrando l’immenso valore del pontificato di Papa Francesco, lancia un appello carico di timore per ciò che potrebbe venire:
“Abbiamo paura che il prossimo conclave venga influenzato per correggere l’apertura di Papa Francesco. Temiamo un ritorno alla chiusura, a un rapporto più freddo e tradizionalista con il mondo arabo. Noi continueremo a combattere per non perdere l’eredità straordinaria che ci ha lasciato”.
Dal Vaticano al Medio Oriente: il Papa che abbraccia il mondo
Papa Francesco si è distinto come uno dei pontefici più attivi nel promuovere il dialogo interreligioso e la pace globale. Il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi, ha firmato uno storico documento insieme al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb: un patto di fratellanza umana che ha segnato una svolta nei rapporti tra cristiani e musulmani, ponendo le basi per una collaborazione fondata su rispetto, tolleranza e convivenza pacifica. Oltre al dialogo tra le religioni, il Papa ha mostrato grande sensibilità verso le popolazioni colpite da guerre e crisi umanitarie, in particolare nei Paesi arabi e africani. Durante il suo viaggio in Iraq ha voluto portare un messaggio di speranza alle comunità martoriate dai conflitti. Ha poi costantemente richiamato l’attenzione su emergenze sanitarie e situazioni drammatiche in Siria, Libano, Yemen e in diverse aree del continente africano, ribadendo l’importanza delle cure per i feriti e del sostegno ai più vulnerabili. Con queste iniziative, Papa Francesco continua a essere un riferimento per la promozione della fratellanza e la difesa dei diritti umani nel mondo. Anche il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyib, quindi, ha espresso cordoglio per la morte di Papa Francesco, definendolo un’icona di umanità che ha sempre difeso i più deboli e promosso il dialogo interreligioso. Il Grande Imam di Al-Azhar, che rappresenta la massima autorità religiosa dell’Islam sunnita, ha reso omaggio a Papa Francesco, sottolineando il suo impegno a favore dei più fragili e il suo ruolo nel favorire il dialogo tra diverse religioni e culture. “Papa Francesco, che era il 266° Papa della Chiesa cattolica, è stato un leader religioso globale rispettato, e la sua morte ha suscitato grande commozione in tutto il mondo”, ha dichiarato l’Imam.
Conclusione
Papa Francesco lascia una traccia luminosa e incancellabile nella storia delle religioni e nel cuore delle comunità arabe e musulmane. Le associazioni promotrici del dialogo interreligioso in Italia e all’estero promettono di continuare la sua missione di pace, dialogo, inclusione e coraggio. “Il suo esempio è indelebile. Non lo dimenticheremo mai. Il mondo arabo piange oggi, ma promette di portare avanti la sua visione con amore, coerenza e determinazione”. “Le sue parole, azioni e la sua voce rimarranno una fonte di ispirazione per generazioni di uomini e donne di buona volontà. Anche nella morte, c’è ancora una luce che guida i cuori verso il bene comune,” afferma affranto il Prof. Foad Aodi, con un cuore spezzato e commosso. #IlPapa più amato dalle comunità e dalle istituzioni arabe e straniere in Italia; #IlPapa che ha costruito ponti e dialogo tra le religioni, con l’Al-Azhar e l’Islam; #IlPapa che ha difeso il popolo palestinese e i popoli arabi; #IlPapa che è stato costantemente presente nei media, con dichiarazioni trasparenti e sincere, mantenendo una buona relazione con i giornalisti e i media; #IlPapa che ha difeso i diritti umani, i migranti e i poveri in Italia e nel mondo; #IlPapa che ha difeso i cristiani nei paesi arabi; #IlPapa che ha contrastato le questioni poco chiare all’interno del Vaticano, in particolare quelle legate ai bambini ; #IlPapa che ha supportato il rinnovamento in Vaticano; #IlPapa che ha avuto nemici all’interno del Vaticano; #IlPapa più vicino al mondo arabo e al mondo islamico; #IlPapa più vicino al mondo giovanile. Queste sono le parole conclusive da parte del Prof. Foad Aodi, a nome di tutte le associazioni che rappresenta e in qualità di direttore responsabile dell’AISC, Agenzia britannica mondiale Informazione Senza Confini, esperto di salute globale, di dialogo interreligioso, nonché da parte dei membri del consiglio Direttivo della comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), il Presidente Kamel Belaitouche ed i vicepresidenti Daoudi Tilouani e Neserat Hakim insieme al Presidente dell’Unione Internazionale Arabi del 48, Wafaa Nahhas di Tarsheha (Nazareth)”.
L’amministrazione comunale si unisce al cordoglio per la morte di Papa Francesco. Le modifiche al programma di “Vinalia Priora”
L’Amministrazione Comunale di Frascati esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025. Il Pontefice ha segnato un’epoca con il suo messaggio di umiltà, giustizia sociale e vicinanza agli ultimi . In segno di rispetto e partecipazione al lutto che coinvolge l’intera comunità cattolica e la società civile, il Comune di Frascati ha deciso di apportare alcune modifiche al programma dell’evento “Vinalia Priora”, previsto dal 25 al 27 aprile:
– I concerti previsti in Piazza San Pietro a Frascati saranno cancellati, per rispetto del momento di raccoglimento e preghiera che accompagna le esequie del Santo Padre.
– La masterclass inizialmente programmata per la mattina di sabato 26 aprile sarà posticipata a domenica 27 aprile, al fine di evitare sovrapposizioni con le celebrazioni funebri previste per le ore 10.
Rimangono confermate le altre attività culturali e di degustazione, che si svolgeranno in un clima di sobrietà e riflessione, coerente con i valori promossi da Papa Francesco.
Con queste decisioni, l’Amministrazione Comunale intende manifestare concretamente la propria vicinanza alla Chiesa Cattolica e a tutti i fedeli, condividendo il dolore per la perdita di una guida spirituale di straordinaria umanità e visione.
Confidiamo nella comprensione e nel sostegno di cittadini, visitatori e operatori coinvolti nell’evento, certi che la memoria di Papa Francesco continuerà a ispirare le nostre comunità.
IL PROGRAMMA DI VINALIA PRIORA
Giovedì 24 aprile
- SALA ANTICA PERGOLA – RISTORANTE CACCIANI
h 12-14 I Ristoranti di Frascati: un omaggio al Territorio
I Ristoranti di Frascati si sfidano amichevolmente in cucina alla ricerca
dei piatti che sappiano rappresentare la sua Storia, la sua Stagionalità e
il suo Vino.La “sfida” tra i ristoranti Cacciani, Zarazà, Alloro, ConTatto,Il
Posticino, La Bottega Frascatana, Ninfa, Noah, Belvedere dal 1933, ‘Na
Fojetta sarà giudicata da una giuria d’eccezione:
Arcangelo Dandini chef Ristorante L’Arcangelo
Sonia Ricci Gambero Rosso
Ernesto Di Renzo docente di Antropologia dei patrimoni culturali e gastronomici Università Tor Vergata
Luigi Jovino giornalista Il messaggero
Lavinia Martini giornalista enogastronomica
Giulia Mancini giornalista il gusto
Mattia Chiusano Giornalista Repubblica
coordinata da Ilaria Giardini (sommelier e conoscitrice del territorio)
Venerdì 25 aprile
- Scuderie Aldobrandini h 12.00 MASTERCLASS Viticoltura e
Paesaggio: Il Nuovo Consorzio dei Vignaioli del Lazio si presenta con
Jacopo Manni
- Scuderie Aldobrandini h 16.00 MASTERCLASS Vulcano Laziale:
Emozioni dal Profondo.Viaggio sensoriale tra vini, suoli e identità
vulcaniche con Francesco Radiciotti
- MUSEO DELLE SCUDERIE ALDOBRANDINI
h 16.30 Inaugurazione mostra “In vino laetitia”: le Ceramiche
Squarciarelli e il vino dei Castelli Romani. A cura di Flavio Altamura e
Alfredo Moraci
- h 16-22 PERCORSO DI DEGUSTAZIONE CON OLTRE 50 AZIENDE
VITIVINICOLE PROVENIENTI DA TUTTO IL LAZIO
- Scuderie Aldobrandini h 18.30 MASTERCLASS Geografie dei Vini
Pontini: tra il Mito, la Bonifica e il respiro del Ponentino con Umberto
Trombelli
Sabato 26 aprile
- Scuderie Aldobrandini h 16.00 MASTERCLASS Geografie della
Ciociaria Naturale: Il Vino come dialogo tra Uomo, Natura, Spazio e
Tempo con Jacopo Manni
- Scuderie Aldobrandini h 16-22 PERCORSO DI
DEGUSTAZIONE CON OLTRE 50 AZIENDE VITIVINICOLE PROVENIENTI
DA TUTTO IL LAZIO
- Scuderie Aldobrandini h 18.30 MASTERCLASS Spazio, Tempo e
Vino: Evoluzione e Identità del terroir di Bolsena. Un viaggio tra spazio e
tempo in collaborazione con il magazine Verticale: una degustazione di
6 annate dell’Alea Viva di Andrea Occhipinti con Jacopo Cossater e
Matteo Gallello
- Ristorante “Il Torchio” h 21 Vino sul Divano. Live podcast con Jacopo
Cossater con ospite Daniele Presutti di Cantina Ribelà
Domenica 27 aprile
- Scuderie Aldobrandini h 12.00 MASTERCLASS Vini, milieu e terroir
della Tuscia. Un viaggio tra monti, vulcani, mare e laghi con Carlo
Zucchetti
- Scuderie Aldobrandini h 16.00 MASTERCLASS Le geografie del vino
nell’Infosfera: tra tradizione liquida e futuro digitale. L’intelligenza
artificiale in dialogo con i vini del Lazio con Andrea Gori
- Scuderie Aldobrandini h 18.30 MASTERCLASS Geografie del Vino
Laziale: un Viaggio tra Vini e Vitigni Storici e Terroir Unici con Vinario 4
DON DI NOTO RICORDA PAPA FRANCESCO: UNA CAREZZA COSTANTE PER METER E PER I BAMBINI VITTIME
“Con affetto e stima, Papa Francesco ha sempre fatto sentire la sua vicinanza.”
Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter, ricorda con commozione e gratitudine il sostegno costante di Papa Francesco verso la Giornata Bambini Vittime e verso l’intera missione dell’associazione.
Dal primo telegramma ricevuto nel dicembre 2013, fino ai tanti messaggi successivi inviati in occasione della Giornata, Sua Santità non ha mai fatto mancare la sua voce, la sua preghiera e il suo incoraggiamento. Momento memorabile e di svolta fu l’Udienza privata del 2021, un vero spartiacque per Meter, riconosciuto ufficialmente nella e per la Chiesa. Quella giornata rappresenterà non solo un segno di attenzione, ma un impegno tangibile a favore della lotta contro ogni forma di abuso sui minori.
“Sugli abusi bisogna fare ancora tanto”, ha detto Papa Francesco, ribadendo il suo impegno costante nel combattere ogni forma di violenza sui più piccoli. Questo messaggio ha sempre risuonato nel cuore della missione dell’associazione Meter.
“Quando, dalla Piazza, mi salutò chiamandomi per nome e cognome – racconta don Di Noto – sentii la forza di una carezza paterna che raggiunge tutti i bambini vittime, i sopravvissuti agli abusi. Fu un segno di amore e di fiducia che ci accompagna tutt’ora, ogni giorno.”
Oggi, mentre piangiamo la scomparsa di Papa Francesco, il ricordo di questi gesti di vicinanza diventano ancora più forte e significativo. La sua parola e la sua presenza hanno illuminato il nostro cammino e continueranno a guidarci. La sua eredità spirituale e morale rimane viva in ogni passo che compiamo nella protezione dell’infanzia e nella lotta contro ogni forma di violenza.
Il 4 maggio 2025, presso la Basilica di San Pietro, si terrà la XXIX Giornata Bambini Vittime , un appuntamento che, come ogni anno, rinnova l’impegno di Meter nel sensibilizzare e denunciare gli abusi su minori, in sintonia con i valori e gli insegnamenti che Papa Francesco ci ha trasmesso. La sua vicinanza, anche oltre la sua morte, resta un faro di speranza per chi lotta per la tutela dei più vulnerabili.
Papa Francesco, Tiso (Accademia IC): “Lascia una eredità di valori da non disperdere”
23 Aprile 2025 – “Con la scomparsa di Papa Francesco il mondo perde una guida spirituale che ha saputo indicare, con semplicità e forza, la strada dell’amore, della solidarietà e della giustizia. La sua voce, sempre vicina agli ultimi e ai dimenticati, continuerà a risuonare in chi ogni giorno si impegna per costruire una società più giusta e umana. Così, in una nota stampa, Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune, ricorda Papa Francesco, sottolineando l’attualità e la forza del suo messaggio: “Il suo costante richiamo alla pace, al contrasto delle guerre, delle disuguaglianze e delle illegalità, rappresenta una bussola morale per tutti noi. Sono gli stessi valori che ispirano l’azione quotidiana dell’Accademia IC e che continueremo a promuovere con ancora maggiore convinzione. Non disperdere la sua eredità – aggiunge Carmela Tiso – significa trasformare le sue parole in gesti concreti, scegliere ogni giorno da che parte stare: accanto ai più deboli, dalla parte della legalità, della pace e della dignità umana”, conclude il portavoce di Accademia IC.