Marco Tosini, attuale Responsabile Regionale per il Calcio a Cinque della Lega Nazionale Dilettanti del Lazio, è pronto a ripresentare la sua candidatura per il nuovo quadriennio olimpico. Farà parte della squadra, in larga parte composta dagli attuali consiglieri, che sostiene la figura di Roberto Avantaggiato nella corsa alla Presidenza del Comitato Regionale del Lazio FIGC LND.

Tosini, qual è lo spirito alla base della sua candidatura?

“Unicamente uno spirito di servizio, alimentato dalla passione che nutro per questo sport e per il calcio in generale. Fin da bambino, e nelle mie esperienze giovanili da calciatore (ho giocato fino in Seconda categoria), il calcio mi ha conquistato per la sua straordinaria forza di aggregazione e per i valori che riesce a trasmettere soprattutto ai più giovani. E poi il Calcio a cinque ha mantenuto una caratteristica importante, soprattutto in provincia riesce ad essere un punto di riferimento per intere comunità. Me lo hanno confermato le visite e gli incontri che in questi due anni dopo la pandemia, ho effettuato su tutto il territorio del Lazio.”

La valorizzazione della Provincia è uno dei punti di forza della sua azione.

“Certamente. La realtà romana, intesa come area metropolitana, è ormai consolidata, mentre in provincia c’è ancora tanto da lavorare. E questo è uno dei temi che continuerò a sviluppare, se avrò confermato il mio mandato, nei prossimi quattro anni. Nella scorsa stagione, abbiamo portato le Finali a Viterbo (Montefiascone) e Latina (Cisterna), oggi stiamo lavorando perché anche la Ciociaria e il reatino siano egualmente protagonisti. È indispensabile sostenere le società che si impegnano sul territorio dando la massima visibilità al Futsal, e l’organizzazione degli eventi apicali è uno degli strumenti che intendiamo continuare a adottare. A tale proposito stiamo adoperandoci per formare un team in grado di affiancare il Comitato Regionale nella organizzazione di queste manifestazioni, coinvolgendo le realtà del territorio, da quelle sportive, alle Amministrazioni locali. Il Futsal deve rappresentare sempre più un valore aggiunto nelle comunità di riferimento.”

Sport e politica, una opportunità o un problema?

“Facciamo chiarezza su questo argomento. Lo sport è una cosa e la politica è un’altra. Soprattutto se per politica si intende l’ingerenza dei partiti nelle scelte degli uomini e delle linee di indirizzo. Lo sport deve dialogare con tutto il territorio, sostenere le realtà presenti con le istituzioni, di qualunque colore esse siano. Chi fa sport deve essere valutato e scelto, secondo me, per le sue competenze e il suo impegno e non per la tessera che porta in tasca! Se poi per politica intendiamo le idee e le linee guida che vogliamo seguire nell’organizzazione delle nostre attività, è tutto un altro paio di maniche. Ma, tengo a ribadire, lotterò con tutte le mie forze perché i partiti restino fuori dalla porta del Comitato Regionale Lazio. Sarebbe, sempre a mio parere, un evento disastroso per tutto il movimento calcistico regionale. Nel privato ciascuno di noi è libero di schierarsi con chi vuole, e, anzi, è bene che lo faccia, ma il calcio è di tutti e è fondamentale che preservi la sua autonomia. Solo così può presentarsi a testa alta in ogni consesso e sostenere, come dicevo, prima, le istanze di tutte le amiche e gli amici che fanno parte delle realtà della nostra grande famiglia sportiva.”

Che ruolo ha il volontariato nella sua idea di sport?

“Credo che lo sport, e la vita sociale in generale, non possano prescindere dal volontariato. Molte delle società della nostra regione si sostengono proprio grazie all’impegno di tanti amici e di tante amiche che si mettono a disposizione, sacrificando il proprio tempo, le proprie famiglie e, talvolta, anche i propri interessi professionali. Il mondo del Dilettantismo si regge sul volontariato e sui volontari.

Io stesso, ma non amo parlarne, vengo dal volontariato e tutt’ora una parte del mio tempo la metto a disposizione della mia comunità parrocchiale per opere di carità e assistenza, soprattutto verso i giovani. Ma, ripeto, sono cose talmente private e personali, che vanno fatte nel silenzio e nella riservatezza. Lo dico solo per rimarcare la mia vicinanza a un mondo, quello della solidarietà e del servizio, che, comunque ha rappresentato, e continua a rappresentare, la cifra del mio percorso umano e anche sportivo.

Mi auguro anche le nuove normative sul lavoro sportivo, che coinvolgono anche il ruolo dei volontari, siano di aiuto ad un riordino generale del sistema calcio, così come la Legge sulla Tutela Minori e sul contrasto a abusi, violenze e discriminazioni che prevede, entro la fine dell’anno, la nomina del Safeguarding Officer per tutti i club. Anche su questo, a proposito di volontariato, stiamo lavorando con un gruppo di esperti che si sono messi a disposizione gratuitamente, per garantire alle Società di Calcio a cinque del Lazio una adeguata formazione sull’argomento.”