Esistono altri giovani, che sono la maggioranza

"Servirà riaprire le Università, con dovere civico e con il rispetto di tutte le regole" dichiara Luigi Dell’Orso, Coordinatore Italia Viva “Valle del Tevere”

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Luigi Dell'Orso

Esistono altri giovani, che sono la maggioranza.

Esiste il giovane che conserva voglia di vivere ed entusiasmo, esprimendo anche in tal modo la propria idea di libertà. Forse per questo motivo la spensieratezza, così fortemente associata in questi giorni alla gioventù, assume un valore anche difensivo e di conservazione, connotandosi come permanenza in una dimensione da non modificare. Sotto questo aspetto il richiamo ad una maggiore responsabilizzazione dei giovani, spesso osservato alla luce della sola funzione pedagogica, riemerge nella sua componente sociale attraverso un nuovo significato: quello del rifiuto, o della resistenza, da parte dei giovani a condividere aspetti simbolicamente correlati all’età adulta o, quanto meno, a rinviarne avanti nel tempo, la condivisione. L’Università è una comunità di persone che svolge un “ruolo costituzionale” per lo sviluppo culturale, sociale, scientifico e democratico di un paese. L’Università non è un ente di formazione: è un luogo di educazione e istruzione che mira a creare non solo professionisti di valore, ma anche e soprattutto cittadini consapevoli e maturi. Quindi il ruolo della formazione universitaria è fondamentale per la crescita del nostro territorio, per riportare competenza in tutti i giovani, per affermare sempre di più che la ricerca e la formazione sono aspetti cruciali per il rinnovamento vero da imporre dopo la pandemia. L’Università non è solo il possibile motore della crescita economica in quanto è in grado di influire sui costumi, sui comportamenti, sui modi di pensare, sullo stato della cultura per combattere il provincialismo culturale. L’Università deve sentire il dovere di essere sempre di più, il grande bacino nel quale vengono elaborati modelli concettuali, esperienze intellettuali, i saperi fondamentali che defluiscono nella società; dunque, la responsabilità dell’Università e della scuola in Italia, in particolare nel Mezzogiorno dove mancano risorse, dove le risorse sono rappresentate dai nostri giovani, avranno riflessi positivi sull’intera società. L’Università e la scuola non devono raccogliere solo i bisogni che emergono dalla società, ma devono essere capaci di guardare a questi bisogni con un punto di vista nuovo, contribuendo ad immaginare nuovi scenari, nuovi orizzonti per la cultura nazionale, anche per la capacità di anticipare le tendenze, anziché di inseguirle. Servirà riaprire le Università, con dovere civico e con il rispetto di tutte le regole. Ma la cultura ha bisogno di persone e di socialità, non permetteremo che si deroghi ancora questa funzione”. Lo dichiara Luigi Dell’Orso, Coordinatore Italia Viva “Valle del Tevere”