Estate, consigli pratici su come superare depressione e stress

Ne parliamo con la Dott.ssa Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association

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Dott.sa Lucattini, negli ultimi anni, si sente parlare di Summer Blues, ovvero di quel senso di malinconia e tristezza che assale durante il periodo estivo e che spesso sfocia nella depressione. Quali sono i fattori scatenanti?

“L’estate è un momento di passaggio in cui si possono manifestare malinconia, tristezza, malumore e in alcuni casi anche depressione. Le cause sono molteplici, alcune squisitamente psicologiche, altre con una componente psico-organica ovvero un’implicazione anche metabolica e fisica. Una prima ragione, squisitamente psicologica, è il senso di vuoto causato dalla sospensione, per il periodo delle vacanze estive, della scuola, dello sport, del lavoro e di tutte quelle attività continuative e organizzatrici che scandiscono i tempi di tutti durante le altre stagioni. Se da un lato, le vacanze sono molto attese, dall’altro, si può avere una sensazione di difficoltà riorganizzare il proprio tempo, anche interiore, con un po’ di smarrimento e malinconia. Abitualmente negli studenti dopo circa due settimane, vi è un adattamento ai nuovi ritmi. Negli adulti, invece, che hanno dei periodi più brevi di vacanza questa sensazione può rendere le vacanze un po’ faticose e meno piacevoli.

Un secondo motivo è la perdita dei normali contatti sociali anche per la partenza degli amici. Negli adolescenti e nei giovani, in questo momento, in chi ha appena affrontato l’esame di maturità, una ragione è quella di vivere anche di notte, privandosi volontariamente del sonno nel tentativo inconscio di recuperare il tempo perduto.

Da un punto di vista psico-organico, una delle cause principali è la deprivazione di sonno a causa del caldo. Molte persone, infatti, non amano o non possono avere degli ambienti refrigerati nella loro abitazione, soprattutto nelle stanze in cui dormono, quindi, il sonno è superficiale e leggero. La mancanza di sonno e un’importante causa di disturbi depressivi.

Inoltre, in estate vi è anche un aumento dell’uso di alcol che di per sé causa di depressione. Infatti, con l’aumentare delle dosi, l’alcol ha un effetto depressogeno sul Sistema Nervoso Centrale, poiché inibisce la funzione esplicata dal glutammato, uno dei neurotrasmettitori eccitatori, per cui ne rallenta l’attività e il funzionamento, anche mentale”.

A Suo avviso, nel periodo estivo la depressione colpisce più chi vive da solo o interessa tutti?

“il Summer blues, la malinconia estiva, riguarda tutti, ma molto spesso è breve e si risolve da sola. Vi sono persone che soffrono già di depressione stagionale o che hanno già avuto degli episodi depressivi nei quali, invece, il rischio di sviluppare una depressione durante l’estate maggiore, i disturbi bipolari invece sono prevalentemente caratterizzati da episodi maniacali durante il periodo estivo.

Certamente, la solitudine è di per sé causa di malessere, disagio malinconia che possono trasformarsi in depressione. La solitudine in senso esistenziale se è ricercata, in quanto una condizione che procura benessere, ovviamente non ha implicazioni di questo tipo, ma lo stare da soli, la solitudine imposta dall’esterno o dalle circostanze, invece, è causa di grande sofferenza e talvolta anche di malattia, non solo psicologica, ma anche fisica. Basta pensare agli anziani soli che smettono di alimentarsi o i bambini separati dai genitori, talvolta per lunghi periodi durante l’estate, che possono diventare tristi, iperattivi e insonni”.

Negli ultimi tempi, è sempre più diffusa la depressione tra i giovani, che sicuramente hanno sofferto molto il periodo della pandemia. Ma ora che siamo tornati alla normalità, il problema sembra in crescita. Quali  sono, secondo Lei, i motivi che portano i giovani a vivere questo disagio psicologico?

“I giovani che hanno disturbi ansioso-depressivi e che non si occupano del proprio benessere psicofisico, che non fanno già un’analisi o che non hanno neppure un supporto psicoterapeutico psicoanalitico, certamente d’estate, possono soffrire di più per le ragioni che abbiamo elencato.  Se non c’è una percezione del proprio disagio psicologico, è facile cadere nelle abitudini pericolose e distruttive utilizzate per sentirsi un po’ più euforici, lo “sballo”, che nascondono la depressione sottostante e creano l’illusione di poter raggiungere un benessere fittizio, ma che altresì, producono dei danni molto seri. Basta pensare agli incidenti stradali, alle intossicazioni alcoliche acute, all’aggressività esplosiva che porta a risse e comportamenti violenti.

Molti adolescenti, ma anche giovani adulti, non si rendono conto che l’alcol causa depressione e che anche altre sostanze stupefacenti alterano negativamente il buon funzionamento psichico, personale, intimo, relazionale e anche sessuale”.

Stress e depressione possono essere maggiori in particolar modo, nei giovani che hanno  affrontato gli esami di maturità o che hanno sostenuto in questo periodo esami universitari?

“Dopo la maturità e dopo gli esami universitari, c’è sempre una ricerca spasmodica di recuperare i giorni passati a studiare, “perduti”, come se i mesi trascorsi sui libri non fossero stati l’impegno necessario e dovuto per raggiungere degli obiettivi che ci si è posti e desiderati, ma soltanto la privazione  di divertimento e piacere. Certamente, gli studenti hanno fatto grandi sacrifici e si sono davvero privati di tante cose, ma questa è la vita. I sacrifici sono sostenibili proprio perché ci si attende un risultato che senza di essi, non sarebbe possibile raggiungere.

Crea anche molto stress tensione e preoccupazione la scelta degli studi dopo l’esame di maturità che, in mancanza di un orientamento adeguato durante il liceo, lascia molti studenti e anche le loro famiglie in una situazione di confusione e difficoltà nel fare la scelta più appropriata, sia come tipo di studio, che come successive prospettive di lavoro. Non diversamente, anche gli studenti che si laureano alla triennale e devono scegliere il biennio specialistico, possono trovarsi in notevole difficoltà. E molte di queste scelte avvengono nel periodo estivo.

Uno sguardo particolare anche a chi non ha superato la maturità, o un esame universitario o un concorso che certamente possono sentirsi delusi, tristi, abbattuti, depressi”.

Dott.ssa Lucattini, in estate possono aumentare anche i disturbi bipolari, che vengono curati con stabilizzatori dell’umore e farmaci depressivi specifici. Può spiegare perché aumentano in particolare in estate? In quali casi, nello specifico, si possono verificare fasi di scompenso e come bisogna intervenire?

“L’estate è sempre un momento critico per le persone affette da disturbi bipolari, da un lato, poiché vi sono l’effetto dell’irraggiamento, dell’umidità e del caldo che agiscono sul tono dell’umore e la deprivazione di sonno che scatena sia crisi maniacali che depressive; dall’altro, gli aspetti esistenziali, la solitudine estiva, lo svuotamento delle città, la pressione sociale a divertirsi e recarsi in villeggiatura, hanno un impatto maggiore in chi ha un’instabilità del tono dell’umore o una fragilità emotiva”.

Parliamo ora invece della paura di non superare la “prova costume”. Una problematica, che rispetto ad altre, può far sorridere, ma che in questo periodo rappresenta un’ansia molto diffusa. Come si può uscirne fuori?

“L’ansia di mostrarsi scoperti, il ‘bikini blues’, è sia legata ad una percezione di disagio verso il proprio corpo, poiché visto o percepito come non corrispondente ai canoni estetici socialmente imposti e alla moda. Negli ultimi decenni, si sono accentuate le richieste sociali di essere in forma, tonici, allenati e nonostante alcuni movimenti come la ‘body positivity’, sono ancora molto forti pregiudizi rispetto al sovrappeso.

Inoltre, già dagli anni ‘80 vi è una spinta ad una magrezza o una perfezione fisica innaturale, sostenute da modelle, attrici e influencer che ricorrono con molta frequenza a un’elaborazione digitale delle foto e dei video proponendo quindi un modello di perfezione irraggiungibile, irreale.

Da un punto di vista inconscio, l’essere scoperti, il mostrarsi senza la protezione degli abiti, ha anche un valore profondo, perché implica il mostrare aspetti di sé stessi, uscire allo scoperto. Questo essere guardati, soprattutto negli adolescenti, ma accade anche agli adulti, può creare disagio, poiché sostenuto dall’impressione di poter essere visti anche nella propria interiorità, specialmente in quegli aspetti  di se stessi, che non piacciono. Vi è quindi, una proiezione sul corpo di angosce e di preoccupazioni che riguardano la propria personalità e anche aspetti segreti di se stessi”.

 

Come uscire dal bikini blues?

“Innanzitutto, è importante relativizzare e pensare che i modelli che vengono proposti sono legati alla realtà contingente all’ambiente sociale e culturale, dal momento storico. Naturalmente, è importante avere un corpo il più possibilmente in salute  e che ognuno possa avere tutto l’anno una buona “manutenzione” della mente e del corpo, stimolati proprio da sentirsi non in forma per la “prova costume”, uno stimolo a prendersi cura di sé impedisce che si trasformi in un’ossessione. Essere consci che la preoccupazione dell’essere visti ha come pensiero sottostante la preoccupazione di essere visti nella propria interiorità, può aiutare molto nel superare il bikini blues”.

Quali consigli si sente di dare ai giovani, ma anche agli adulti per affrontare al meglio l’estate e superare lo stress, vincendo in alcuni casi proprio la  depressione?

“-Se si è già sofferto di depressione stagionale è importante rivolgersi al proprio medico di famiglia e al proprio psicoanalista di fiducia per affrontare il problema alla sua prima manifestazione;

-Per i giovani che escono dalla maturità o dagli esami, è importante mantenere dei buoni ritmi di vita, certamente divertirsi, ma non cadere nell’inversione del ritmo sonno-veglia, per cui si vive di notte e si dorme di giorno. Il sonno diurno non ha la stessa qualità di quello notturno, che è più profondo. Utilizzare integratori se necessario.

-Ricordare sempre che il sonno è un elemento fondamentale per mantenersi in una buona salute psicofisica. Durante il sonno ci ricarichiamo fisicamente, vengono prodotti dei neurotrasmettitori, neuromodulatori e ormoni (dopamina, melatonina, etc.). Durante il sonno, inoltre, si sogna, e i sogni hanno un ruolo importantissimo nella nostra vita mentale.

-Indispensabili per avere un sonno ristoratore vivere in ambienti freschi durante l’estate, è necessario non essere timorosi nell’ investire in un sistema di raffrescamento almeno della stanza in cui si dorme, è un investimento sul proprio benessere psicofisico, sulla propria salute.

-Per tutti coloro che non hanno superato un esame o un concorso, è bene non perdere il ritmo e dopo un breve riposo, riprendere lo studio possibilmente evitando di rimanere da soli i primi giorni, la vicinanza di una persona cara aiuta sempre nei momenti di difficoltà. Per i genitori, è importante vincere la delusione e il rammarico, e superare la sensazione dolorosa di sentire di non essere dei bravi genitori. Trattenere la rabbia ed essere incoraggianti rispetto allo studio dei propri figli e dare loro sostegno emotivo e appoggio morale nei momenti di scoraggiamento o paura.  Le circostanze della vita sono complesse e talvolta, le prove non vengono superate al primo tentativo.

-In ogni circostanza, è importante che i genitori restino accanto ai figli, parlino con loro, cerchino di capire che cosa c’è che non va, diano consigli senza per questo, essere paternalistici o impositivi. Certamente, di fronte a dei comportamenti pericolosi o autodistruttivi spetta ai genitori prendere le decisioni e dare delle regole anche ai figli maggiorenni, ma sempre all’interno di un dialogo aperto e  costruttivo, e di un rapporto civile. Se i genitori si sentono in difficoltà, si possono rivolgere da soli o con i figli ad uno psicoanalista per affrontare e cercare di risolvere i problemi, per dipanare le matasse che la vita stessa crea.

  • Senza dubbio, l’estate è un momento di riposo e divertimento, ma è necessario assolutamente evitare l’abuso di alcol e anche l’uso di altre sostanze stupefacenti, poiché oltre agli effetti nocivi sulla salute fisica, possono causare e aggravare la depressione, portare a comportamenti pericolosi, alla guida di veicoli, in situazioni sociali, in famiglia.

-Approfittare dell’estate per impostare una buona alimentazione, fare moto e abbandonare la sedentarietà e alcune cattive abitudini di vita più tipiche dei mesi invernali.

-L’estate implica anche confrontarsi con il proprio aspetto fisico, è importante non cadere negli stereotipi e affrontare il momento di indossare abiti leggeri la prova costume con serietà. La paura di mostrarsi è legata, a volte, a stereotipi sociali, a cui non sempre è possibile adeguarsi e in alcuni casi, anche rispetto ad alcuni stereotipi, che sono proprio irraggiungibili.

È importante sapere che la paura di essere visti e di mostrarsi corrisponde anche a una paura inconscia di essere visti dentro e di mostrare aspetti intimi e profondi del proprio carattere e della propria personalità. La consapevolezza aiuta a non confondere i due piani: il mondo interno e la realtà esterna, e a vivere l’estate con maggior serenità e leggerezza”.