Ettore Apollonj e la sua associazione raccontati da nipote e pronipote

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Villa Apolloni a Frascati
Villa Apollonj
Villa Apollonj a Frascati

Intervista a Rosabianca Apolloni e Livia Frigiotti, rispettivamente nipote e pronipote di Ettore Apollonj. Un occasione per ricordare la sua figura e parlare dell’associazione che ne porta il nome, tracciando un bilancio dell’anno scorso2013 e “facendo le carte” al 2014 appena iniziato.

Qual’è il vostro ricordo di Ettore Apollonj?

Rosabianca
Ettore Apollonj, per noi tutti, nipoti e pronipoti “nonno Ettore”. Ha lasciato nei nostri cuori, ma soprattutto nelle nostre menti un grande insegnamento: L’amore per la cultura. Per sua natura era una persona fornita di una innata bonomia che riversava nel lavoro, nello studio e nella educazione che ha dato ai figli e poi a noi nipoti.
Aveva un carisma particolare, specie quando spiegava la storia, l’arte, la letteratura, la natura; riusciva a conquistare le persone con la sua semplice simpatia, sia che fossero ragazzi che prendevano da lui lezioni di latino o greco ( che impartiva solamente  per puro piacere di insegnare) sia che fossero alte personalità della cultura o della politica che incontrava per i suoi molteplici alti incarichi che ha ricoperto nel settore delle Biblioteche Italiane. Per noi nipoti era solamente “Nonno”, che d’estate, durante le vacanze a Frascati, ci leggeva e spiegava la “Divina Commedia” all’ombra del grande abete del giardino di Villa Apollonj  o che ci portava la colazione a letto la mattina dei giorni di festa.

Livia
Il ricordo del mio bisnonno è quello di una bimba piccola che vede un nonno molto anziano di fronte a se, ma dall’espressione molto dolce. E’ mamma che mi racconta sfumature, quando ci ha lasciati avevo sei anni, un po’ poco, ma forse ricordo di più le sensazioni. Ricordo però nettamente l’insegnamento da parte sua di come dovessi tenere una penna o una matita in mano. E nonostante fossi così piccola ho la certezza di una trasmissione del suo modo di vedere e vivere la cultura. Una figura molto imponente nella mia vita, ma che ho sempre rispettato e di cui mi sono sempre sentita fiera, ma non è stata mai una figura ingombrante. Piuttosto l’ho vissuto come una guida nella crescita.

Come nasce l’Associazione Ettore Apollonj?
L’Associazione Culturale  Ettore Apollonj è stata costituita dalla famiglia per ricordare la figura di uomo di grande e molteplice cultura sia nel campo del libro e delle Biblioteche  che di ogni settore delle scienze umanistiche e per porre in risalto la sua squisita curiosità culturale in un secolo, il XX°, che ha visto grandi rivoluzioni in campo politico, scientifico, culturale e in ogni settore della vita.Queste rivoluzioni lo hanno sempre visto serenamente all’avanguardia, consentendogli di accettare, lui uomo dell’ 800 che ha attraversato due guerre mondiali, il nuovo che avanzava con quei mezzi che amava definire “meccanismi” ma che lo vedevano ben felice di usarne. Amante del bello e del buono in ogni suo aspetto, Ettore Apollonj era un cultore della storia, dell’arte, della letteratura antica e moderna, della geografia, dei viaggi, del buon bere e del buon mangiare, della natura, insomma dell’arte in ogni forma che continuava a studiare nonostante la sua ormai tarda età e che amava condividere con gli amici, anche giovanissimi, con cui non si stancava mai di condividere la sua grande esperienza di vita.

Qual’è il bilancio del 2013 dell’associazione e le sue prospettive per il 2014?
L’Associazione, costituita il 26 ottobre 2011, ha, purtroppo, un bilancio economico piccolissimo! E quando le quote sociali non sono sufficienti – il che è avvenuto spessissimo – siamo noi soci fondatori ad intervenire con finanziamenti speciali. Inoltre, grazie alla grande disponibilità del nostro Presidente, Prof. Marcello Teodonio, molte delle iniziative hanno visto la partecipazione di grandi attori e personaggi dello spettacolo a titolo gratuito. Certamente riuscire a trovare degli sponsor sarebbe la soluzione ottimale. Ma siamo ancora agli inizi e non disperiamo! Il bilancio culturale, invece, è sicuramente in attivo; in questi due anni abbiamo ospitato, oltre a scrittori, eventi benefici e conferenze culturali, grandi artisti come Simone Cristicchi, Marina Tagliaferri, Marco Simeoli ,Angelo Maggi, Gigi Miseferi e molti altri ancora. Nel 2014 avremo ancora con noi i nostri amici scrittori di Noir che sempre con entusiasmo accettano di presentare a Frascati le loro opere; infatti abbiamo iniziato con la rassegna “Noir in Villa” nei giorni 11 e 12 gennaio, quindi martedì 11 febbraio l’Avv. Renato Mammuccari ci ha presentato il suo ultimo libro, “Roma incisa – Piante, vedute e costumi”. Sabato 8 marzo, dopo il gande successo dello scorso anno, si svolgerà la “Seconda giornata della medicina alternativa e complementare”; quest’anno si parlerà di “Alimentazione fonte di salute” (con il patrocinio della SIOV e della FIAMO Regione Lazio), parteciperanno omeopati, veterinari omeopati, psicologi, economisti e farmacisti esperti in fitoterapia; riproporremo anche quest’anno il martedì prima di Pasqua la vendita delle uova in favore dell’AIL accompagnato da un simpatico spettacolo e altri eventi ancora che sono in fase di studio e che a breve saranno pubblicizzati. E questo è il programma del primo semestre.  Le prospettive quindi sono di continuare il nostro lavoro con forza e passione.

Qual’è la risposta del territorio e degli associati alle tante iniziative organizzate in questi mesi?
La risposta del territorio è stata buona, all’inizio i nostri soci erano quasi esclusivamente gli amici e le persone che lo avevano conosciuto di persona o per fama, poi con il classico passaparola gli amici hanno portato altri amici e si è formato un pubblico fedele (che si è iscritto all’Associazione) e un pubblico che interviene saltuariamente.
Abbiamo capito che ci dobbiamo muovere di più sul territorio dei Castelli, dobbiamo cercare di capire quali siano davvero gli argomenti più interessanti, dobbiamo cercare collaborazioni con altre realtà culturali magari meglio e più radicate nel contesto e nel tessuto civico. Per fare questo ci vuole tempo, non sono cose che si realizzano in poco, anzi forse quelle che vanno subito rischiano di essere dei cerini che si spengono presto. Ci vuole pazienza e lavoro, tanto lavoro, assolutamente accompagnato da una passione per l’arte e la cultura che non ci mancano. Uno dei problemi che maggiormente riscontriamo sono nel tempo che le persone dedicano a queste realtà e il fatto che purtroppo negli ultimi tempi la cultura troppo spesso passa in secondo piano. Il nostro lavoro è grande e fatto con passione, cerchiamo comunque sempre di mantenere alto il livello delle nostre manifestazioni proprio per rimanere fedeli agli insegnamenti di Ettore Apollonj.