#EuroBasket2017, l’Italia vince ancora ma non convince

Dopo Israele l'Italia batte anche l'Ucraina

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Belinelli e Datome

Abbiamo vinto, questo è vero. Ed alla fine vincere è l’unica cosa che conta. Ma è una vittoria che anziché rafforzare le nostre consapevolezze incrementa i nostri dubbi. Ma andiamo per ordine. Vinciamo contro una modestissima Ucraina dal sistema di gioco da minibasket. Ucraina che comunque resta in partita fino alla fine grazie esclusivamente ai suoi due lunghi, lunghi veri, lunghi alti, grossi, atletici che dominano Cusin e Biligha (se il mio coach mi avesse guardato come Messina ha guardato Biligha a metà primo quarto penso sarei scappato dal palazzetto ed avrei preso il primo autobus per fuggire il più lontano possibile). A questo aggiungiamoci il solito importante numero di palle perse e, soprattutto che se si inceppa lo schema palla fuori e tiro dai 7 metri, o meglio, se si inceppa Belinelli, il nostro attacco rischia di girare a vuoto. La cosa positiva è che su tutti questi aspetti coach Messina può lavorarci con la tranquillità delle due vittorie su due incontri. E non è affatto poco. Ovviamente ci sono anche diverse cose che funzionano. È una squadra che ha piacere a passarsi la palla. Con anche eccessi di altruismo. Ma, per carità, ben vengano. Confermiamo le altissime percentuali al tiro da tre (stavolta sono 17 su 31) lasciando gli avversari a misere 3 triple. Grazie anche ad un grandissimo lavoro degli esterni in difesa. Un Belinelli mostruoso da 21 punti solo nel primo tempo davanti agli occhi del coach che lo ha reso grande, sua maestà Popovich (coach, camicia rivedibile). Ma anche Hackett da 7 assisti e 6 rimbalzi, Melli sempre presente quando conta, il nostro capitano Gigi Datome, vero collante della squadra ed oggi anche uno sfacciato Filloy che mette 4 triple ed un Aradori chirurgico nelle sue uscite dalla panchina. Ma domani tutti questi aspetti positivi non basteranno contro una Lituania grande e grossa come l’Ucraina ma con un tasso tecnico imparagonabile. Sarà la Lituania a dirci davvero quanto valiamo. Fossi Messina farei rivedere ai ragazzi le due azioni chiave della partita. Quelle che ci hanno consentito di vincere. Azioni fatte da atleti che hanno ormai maturato l’abitudine a giocare palloni pesanti in partite che contano. La prima. Siamo sopra di 4 a metà dell’ultimo quarto. L’Ucraina sta rientrando in partita e la sua rimonta sembra inarrestabile. Le mani tremano e il pallone pesa. Ma arriva in angolo al nostro numero 70, al capitano, a Gigi Datome che mette una tripla eroica. La seconda. Dopo la tripla di Datome continuiamo comunque ad annaspare in attacco. Belinelli manda due triple sul ferro. Ma Belinelli è uno che ha vinto il campionato NBA. Non un Baldi Rossi qualunque. E cosa fa? Torna in difesa. Faccia cattiva. Si prende uno sfondo e sull’azione successiva mette la tripla che chiude la partita. Ecco io la Lituania voglio aspettarla così. In bocca al lupo ragazzi. L’Europeo inizia domani.