Europee, Rosati: il PD vola grazie a Renzi

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Antonio Rosati, Arsial
Antonio Rosati, Arsial
Antonio Rosati, Arsial
Antonio Rosati, Arsial

Fonte: agenzia DIRE – www.dire.it

In questa fase il potere logora chi ce l’ha. In vista delle prossime elezioni europee, i partiti di governo sono destinati a perdere voti in 22 Paesi su 27. Fa eccezione in questo quadro solo il Pd che, rispetto alle elezioni del febbraio 2013, guadagnerebbe – stando alle ultime rilevazioni rese pubbliche – il 6,8%. A rivelarlo sono due ricercatori dell’Istituto Cattaneo, Marco Valbruzzi e Filippo Tronconi, che si sono soffermati sugli effetti che derivano dallo stare al governo nel proprio paese, arrivando a questa conclusione. Ma cosa ne pensano gli esperti di economia? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Rosati, ex assessore al Bilancio della Provincia di Roma, attualmente commissario straordinario Arsial.
“I partiti in Europa sono in difficolta’- dice Rosati alla Dire- e la stessa Europa, cosi’ com’e’, e’ in grande affanno in quanto tale. Basti pensare che nell’Unione europea il tasso di disoccupazione e’ all’8% con 45,2 milioni di disoccupati. È chiaro che questa situazione crea ansia e che quindi, di volta in volta, le forze di governo ne pagano le conseguenze. Le politiche di austerita’, d’altronde, hanno dimostrato in maniera chiara di aver fallito, anche sul fronte italiano”. Sommando le cinque manovre (tre di Berlusconi, una di Monti e una di Letta), Rosati ha calcolato che “siamo arrivati a 110 miliardi di tagli. E se prima di queste manovre il debito italiano marciava intorno al 114%-115% del Pil- spiega- ora stiamo andando verso il 135% del Pil. Questo conferma insomma che le politiche di austerita’, da sole, non sono risolutive”.
E il Pd, perche’ guadagna punti? Sempre secondo i due ricercatori, questa previsione si spiega, ma solo in parte, con l’effetto ‘luna di miele’ che avvantaggia i partiti al governo da meno di 180 giorni che riescono a contenere le perdite. Tesi, questa, condivisa dallo stesso Rosati: “Da questo punto di vista il Partito democratico fa eccezione- dice- perche’ e’ entrata in campo una grande novita’ con l’arrivo di Renzi, il quale, con grande coraggio, sta facendo un tentativo di riforme che guardano alle persone in carne ed ossa e alla nuova Italia”. E se e’ vero che le elezioni europee assumono spesso la funzione di referendum pro o contro l’esecutivo in carica, tutti sono concordi nell’affermare che “questo potrebbe indicare un incoraggiamento nei confronti delle politiche del governo Renzi”.
Intanto lo stesso Renzi afferma che le elezioni europee sono “molto complicate perche’ incentrate su un sondaggio di politica nazionale” e che “questo e’ un errore clamoroso, perche’ dovremmo mandare in Europa gente che si occupa di Europa. Pare invece che la questione sia di politica nazionale”. A tale proposito Rosati conclude affermando che “in Europa c’e’ ancora il sogno di Altiero Spinelli e di Ernesto Rossi, ma per arrivare ad una Europa unita c’e’ da fare ancora un lungo cammino faticoso. E se non riusciremo ad arrivare ad una convergenza fiscale- conclude- non arriveremo da nessuna parte”.