Dal punto di vista economico, uno dei crucci maggiori di aziende e singoli cittadini è quello di mettere al sicuro i propri risparmi da possibili pignoramenti ed interventi da parte della finanza. In questa pagina vogliamo presentarvi il servizio di uno dei Club più esclusivi del momento per porre fine a problemi con il fisco, Rewel Club.
Aprire un conto corrente non pignorabile con Rewel Club
Rewel Club è l’ideata nata da un gruppo di imprenditori per riunire tutto il know-how accumulato nel corso di anni di carriera e mettere al servizio di altri imprenditori e cittadini tutte le conoscenze necessarie per aprire il proprio conto corrente non pignorabile in Lussemburgo. Attraverso il supporto del Team di Rewel Club è possibile mettere al sicuro le finanze personali trasferendo tutto su un conto corrente anonimo non rintracciabile dalle autorità nazionali.
Con Rewel Club si può entrare in contatto con specialisti del settore capaci di indicare la strada migliore verso la realizzazione del conto corrente impignorabile. Sarà possibile prelevare il proprio capitale sotto forma di moneta FIAT in qualsiasi momento. Inoltre, il proprio credito sarà disponibile anche nelle principali valute digitali come Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash.
Il sistema di affiliazione a Rewel Club permette di inserirsi in modo totalmente gratuito e, aprendo il proprio conto corrente anonimo online, potrai godere di:
- Totale semplicità nella gestione delle tue risorse economiche
- Massima tutela della privacy assicurata dagli alti standard di sicurezza delle banche di riferimento
- Assistenza di primissima qualità
Cosa può essere pignorato dal fisco italiano
La necessità di affidarsi a servizi specializzati nella salvaguardia delle proprie finanze personali nasce dall’ampia varietà di modalità e tipologie di confisca che possono essere applicate in fase di pignoramento. Tutte le pratiche consistono nella sottrazione di beni per poterli trasformare in denaro da destinare al creditore.
La selezione dei beni da pignorare avviene secondo criteri di valore economico deducibile e importanza vitale che hanno per il debitore: i diritti dell’individuo vengono davanti a tutto, proprio per questa ragione c’è bisogno di mettere in salvo sin da subito i propri risparmi in quanto rappresentano la fonte di capitale più facilmente pignorabile e riconoscibile come non vitale (al di sopra di una certa quota).
I beni considerabili indispensabili sono infatti cibo, elettrodomestici o polizze. Il discorso invece è leggermente diverso per quanto riguarda la pignorabilità della casa e dello stipendio. Andiamo a scoprire tutto nel dettaglio.
La casa è pignorabile?
L’impignorabilità della casa è assicurata solo all’interno di un confine molto ristretto di proprietà. Le caratteristiche e le condizioni in cui si deve trovare il debitore sono molto stringenti: la casa deve essere l’unico immobile in possesso della figura debitrice e non deve essere considerabile come immobile di lusso, dal punto di vista burocratico deve essere riconosciuto al catasto in una delle categorie tra A/1, A/8 e A/9.
È fondamentale che tutte le condizioni precedentemente espresse siano soddisfatte contemporaneamente per poter evitare la confisca. La pratica si fa ancora più comune in tutti quei casi che vedono:
- Un immobile con valore stimato superiore ai 120.000 €.
- Una ipoteca sulla residenza da 6 mesi.
- Un debito superiore ai 120.000 €.
Lo stipendio e la pensione sono pignorabili?
Per quanto riguarda il discorso pensioni, la burocrazia italiana permette la pignorabilità delle pensioni fino al minimo vitale. L’ammontare del minimo vitale avviene togliendo alla pensione una quota corrispondente a 1,5 volte l’assegno sociale.
Altro discorso invece per quanto riguarda gli stipendi, la legge consente di applicare una percentuale impignorabile fino ai 4/5 del proprio stipendio. Questo significa che al creditore andrà fino al 20% dello stipendio totale.
Importate però sapere che la quota pignorabile può variare di molto a seconda della fascia di pensione e stipendio di cui si gode. In particolare, se la pensione o lo stipendio sono inferiori ai 2.500€ la quota pignorabile è di solo 1/10. Per gli stipendi che invece vanno dai 2.500€ ai 5.000 la quota sale ad 1/7 del salario. In conclusione, se dovesse ammontare a più di 5.000€ la cifra pignorabile può essere massimo di 1/5 del totale.
Ragione per cui è sempre bene assicurarsi che i propri risparmi finiscano nelle mani giuste in grado di tenerli al riparo da azioni esterne.